page XIV : niente di risolto.

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Giù in Texas il suocero di Baji morì e Lureen, che aveva ereditato l'azienda di attrezzature agricole, si rivelò molto in gamba a mandarla avanti e combinare affari

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Giù in Texas il suocero di Baji morì e Lureen, che aveva ereditato l'azienda di attrezzature agricole, si rivelò molto in gamba a mandarla avanti e combinare affari.

Baji si ritrovò a frequentare le mostre di bestiame e di macchinari provvisto di una vaga qualifica di direttore.

Adesso disponeva di un po' di soldi e trovava il modo di spenderli nei suoi viaggi di acquisti. Nella sua parlata si infiltrò un leggero accento texano.
Si era fatto limare e incapsulare i canini aguzzi, diceva che non era stato doloroso, si vestiva alla texana, con un gran cappello bianco. 

Con il lavoro di Laureen che la teneva costantemente occupata, ogni tanto capitava che il figlio del moro dovesse rimanesse solo a casa quindi, sotto scelta di Chifuyu, ogni qualvolta i due si impegnavano nel ruolo di "babysitter".
Baji era disteso a terra, a torso nudo un braccio sotto la testa come fosse un cuscino.
Chifuyu si sedette in modo più formale sul letto, mentre teneva la testa del bimbo sul braccio, intento a mangiarsi la piccola manina grassa e bavosa. Aveva gli occhi socchiusi.

-"Meleagro era il guerriero più forte dei suoi tempi, ma anche il più orgoglioso, si aspettava di ricevere il meglio di ogni cosa, e dal momento che la gente lo amava, il meglio era ciò che otteneva..."-.
Il suo sguardo scivolò su Baji.
Stava muovendo le dita sul manto scuro e morbido di Peke J, un gatto vivace e mangione -più di Baji, ecco perché lo aveva preso in simpatia- trovato qualche anno prima in un vicolo, poco lontano dalla famigerata lavanderia.

-"Ma un giorno, il re di Calidone disse: "perché dobbiamo dare così tanto a Meleagro? A Calidone ci sono altri uomini degni"-.
Baji si spostò e i suoi muscoli definiti si tesero.
-"Così disse: "Non combatterò più per voi".Tornò alla sua casa e cercò conforto tra le braccia della moglie"-.
Si sentì tirare un piede.
Era Baji e lo guardava sogghignando dal pavimento.
Stando al gioco, Chifuyu spinse il piede leggermente verso di lui. Le dite callose si strinsero attorno alla sua caviglia.
Baji diede uno strattone e il biondo dovette tenersi alle coperte imbottite per non finire sul pavimento.

-"...papà tai acoltando?"-. chiese il bimbo mettendosi a gattoni sul letto.
-"Si, peste"-.
-"Non è velo! tai dando fatidio allo zio"-.
Chifuyu cercò di assumere un'aria divertita. Ma non sentiva altro sulla caviglia dove fino ad un istante prima erano state le dita del moro.
-"Non importa, sono stanco. Continueremo la storia un'altra volta"-.
Baji si alzò prendendo il bimbo in braccio per poi adagiarlo nel suo lettino.
Al ritorno, sorridendo, si diresse verso il biondo e prendendolo per la cravatta lo avvicinò a sè.
-"Si, sono proprio stanco.."-.

Nel maggio del 1983 trascorsero insieme alcuni giorni freddissimi presso certi fiumi d'alta quota, gelati e anonimi, poi passarono nella valle dell'Hall Strew River. I monti.
I monti dove si conobbero.

I sassi sul fondo del fiume erano freddi e scivolosi di muschio e si spostavano sotto le dita di Chifuyu quando si immergeva.
Gridavano e spaventavano i pesci che scappavano a nascondersi nei ripari fangosi controcorrente, verso acque più tranquille.

I swear it [Chifuyu and Baji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora