1963: due giovani ragazzi in cerca di un lavoro stagionale si presentano a un allevatore e vengono ingaggiati per condurre al pascolo un gregge di pecore in un luogo fittizio durante l'estate.
I due hanno un carattere molto diverso: Keisuke Baji è...
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A metà gennaio, la donna, rimase incinta.
Chifuyu si era da subito prodigiato a cercarsi un lavoro stabile con scarso successo. Si trovò diversi e brevi ingaggi in alcuni allevamenti, ma niente che potesse superare il lavoro estivo sui monti.
Lavorava ancora là, in settembre, quando, Alma Jr -come chiamava sua figlia, decisamente bizzarro- venne al mondo e la stanza da letto fu impregnata dell'odore di sangue vecchio e latte e cacca di bebé, e risuonò di strilli e rumori di poppate e dei mugolii di Alma nel sonno, tutti a promettere fecondità e perpetuazione di vita per chi lavorava con il bestiame.
Quando anche l'ultima agenzia in cui aveva lavorato chiuse, si trasferirono in un appartamento a Riverton, sopra ad una lavanderia. Era proprio un appartamento brutto, da quel che so. L'entrata della casa era caratterizzata da un lungo e stretto corridoio, vi era sempre difficile camminare per colpa di Chifuyu abituato a lasciare gli scarponi dove più gli piaceva e dalle scarpe rosa di sua figlia, Alma Jr, di cui aveva preso il vizio del padre.
Il piano cucina ricopriva tutta una parete, anch'esso situato in una stanza, più che una stanza pareva un corridoio messo li tanto per creare una stanza in più, una porta e una finestra grande tutto il muro. Il salotto era grande, molto, librerie con vinili di tutti i tipi mischiati con libri - sugli animali - ricoprivano la parte sinistra e destra della stanza, al centro un grande tappeto marrone, si intonava con la moquette. Il bagno- forse, forse è meglio se non ne parlo.
La casa era sicuramente povera, ma a Chifuyu andava bene così, in un certo senso, gli dava quella sensazione di stare ancora in quella canadese sui monti. Insistette per comprare dei saponi al muschio bianco, l'odore che si sentiva tutte le mattine presto. Costrinse persino Alma a comprare le Chesterfield Rosse piuttosto che quei sigari che fumava ogni tanto, quando leggeva in solaio.
-"Non sono belli da vedere sul tuo piccolo viso"-. Si era giustificato.
Chifuyu passò alla manutenzione stradale, tollerando la cosa, ma nei fine settimana lavorava al Rafter B e in cambio poteva tenerci i suoi cavalli.
Nacque una seconda bambina. Alma volle restare in città, vicino all'ospedale: la piccola soffriva d'asma.
-"Chifuyu, per piacere, basta con questi ranch sperduti in capo al mondo"-. disse, seduta in grembo a lui, cingendolo con le braccia esili, lentigginose. -"Troviamoci una sistemazione qui"-.
Chifuyu a quella proposta sentii uno strano vuoto, dentro di sé. Non era mai stato un grande amante dei ranch, non gli dava problemi cambiare sistemazione, eppure qualcosa lo fermava. Decise di non dare ascolto al suo cuore, ma alle parole della donna sopra di lui.
-"Perché no"- , disse Chifuyu infilando la mano nella camicetta di lei a vellicare i peli morbidi dell'ascella, facendo scorrere le dita più giù verso il seno molle, il ventre arrotondato, il ginocchio e poi su nel varco umido fino al polo nord o all'equatore, a seconda di dove uno si immaginava di navigare, lavorandoci fino a che lei ebbe un brivido e si scostò dalla sua mano e lui la rigirò e fece in fretta quel che lei detestava. Fecero l'amore, ma Chifuyu non sentì niente.