Capitolo 11 ~ Labbra

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I suoi passi scanditi ti precedevano sicuri accompagnati dal solito ticchettio.
Segui il ragazzo tirando su la gonna del vestito troppo lungo per quell'alta scalinata in marmo.
Si volta per guardarti salire gli ultimi scalini e riprende a camminare verso camera sua mentre lasciavi il vestito dalla tua presa iniziandolo a seguire un po' più titubante.
La musica proveniente dal fulcro della festa vi arrivava ovattata, lontana.

- Regulus sei sicuro che-

- vieni con me

Il suo tono di voce era tranquillo ma l'ansia ti divorava lo stesso lo stomaco.
Raggiunta camera sua, Regulus aprí la porta e la lasciò aperta facendoti segno di entrare.
Entri guardandoti intorno mentre il ragazzo entrava subito dietro di te.
L'amaro dell'alcol era ancora presente nella tua gola.

Un fruscio di vesti ti fece voltare facendoti sgranare leggermente gli occhi mentre le guance ti si stavano arrossando: Regulus, di spalle si stava sfilando la camicia rimanendo a petto nudo.
Il rossore passò dopo che hai notato lunghe righe bianche sulla sua pelle candida.

- Regulus...

Il suo nome uscì come un sussurro, il ragazzo si voltò lo stesso guardandoti negli occhi.

- se ti senti a disagio la rimetto eh.

Disse ma tu scuoti la testa avvicinandoti al ragazzo che teneva la camicia piegata sull'avambraccio destro mentre ti guardava con un velo di curiosità nelle iridi smeraldine.
Distogli lo sguardo e lo scruti con attenzione notando altri segni come quelli sulla schiena presenti anche sul suo petto.
Alzi lo sguardo incontrando i suoi occhi sperando di capirvene l'emozione ma non avevi ancora imparato a leggerli completamente.

- cicatrici.

Constati tranquillamente.

- tuo zio?

Lo guardi, la sua schiena si raddrizza maggiormente guadagnando ancora qualche centimetro dal sopra il tuo viso.

- non sono affari tuoi.

Si voltò verso uno specchio a muro iniziando a passare la sua bacchetta sulle contusioni violacee che gli impestavano il viso.

- sei molto bravo in questo genere di incantesimi.

Noti con leggerezza.

- l'abitudine.

Bofonchia.

- aha. Hai ammesso che hai bisogno di questo genere di incantesimi spesso.

Si volta verso di te, il viso oramai quasi completamente pulito dai lividi.

- cosa non ti è chiaro della fottuta frase "non sono affari tuoi"?

Alzi le mani in segno di resa.

- scusa, volevo solo aiutarti.

- rompendo i coglioni?

Fai roteare gli occhi.

- non era mia intenzione toccare il tuo punto debol-

- non ho fottuti punti deboli.

Ti interrompe.
Lo guardi alzando un sopracciglio.

- impossibile.

Si volta appoggiando la camicia sullo schienale della sedia.
Un senso di nausea ti seccó la gola.

- Regulus-

- CHE CAZZO VUOI ANCORA LUPI-

Si volta verso di te, guardandoti freddo negli occhi.
I suoi terrorizzati nei suoi improvvisamente turbati.
Ha avverato.

Occhi Di Smeraldo || Immagina Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora