Capitolo 3 ~ Domande

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Lo guardi negli occhi mantenendo il tuo atteggiamento rispettoso ed elegante rimanendo seduta sulla poltrona nera davanti a lui che ti osservava con occhi indagatori rendendoti quasi difficile respirare a causa dell'intensità dello sguardo che ti lanciava, il quale ricambiavi a testa alta.
I suoi gomiti erano appoggiati sulla scrivania in legno scuro tenendo le mani incrociate davanti al suo viso senza distogliere lo sguardo.

Il suo nel tuo.
Stabile.

Deglutisci una grande quantità di saliva prima di schiarirti leggermente la gola per distogliere il nodo che vi ci si era formato.

-vorrei porle alcune domande signorino Black.

Stai attenta al modo in cui ti rivolgi a lui, badando di usare la forma formale e rigorosamente il cognome: già ti sembra assurdo il fatto che abbia acconsentito a portarti in camera sua per parlargli.
Trattieni il respiro per la strana tensione e il senso di ansia che ti seccava la gola quando era in tua presenza.
Emette un piccolo sbuffo mozzato mentre sorrideva con un ghigno appoggiandosi con la schiena alla sedia elegante su cui sedeva.

-in cosa posso esserti utile?

Mordicchi leggermente il labbro inferiore catturando la sua attenzione esattamente lì, sulle tue labbra.
Il suo sguardo si alza subito dopo, veloce, quasi spaventato per poter essere scoperto ad aver posato lì lo sguardo anche solo se per qualche attimo.

Prendi un respiro di preparazione ed emetti un impercettibile sospiro prima di porgli la prima delle domande che ti ronzavano in testa.

-come hai saputo che io non sono davvero una Lupin?

Alza le sopracciglia scure facendo corrugare leggermente la giovane pelle lattea della fronte.
Si ricompone poco dopo, riassumendo lo sguardo neutrale e indifferente che aveva sempre, una palese maschera, un muro per evitare alle emozioni di trasparire.
Si schiarí la gola con un leggero suono gutturale per poi fissare di nuovo lo sguardo nei tuoi occhi accesi dall'emozione e dalla curiosità.
Quello sguardo penetrante ti fa perdere un battito mentre trattieni il respiro a causa dell'ansia che ti opprimeva.

-lo so e basta.

Distoglie lo sguardo dal tuo iniziando a giocherellare con l'anello del suo casato, tenendo gli occhi fissi su quell'ultimo.

-non è una risposta.

Alza lo sguardo di colpo per riunire i vostri occhi, un brivido lento di percorre la schiena facendoti stringere i denti per non darlo a vedere.
È colpito dalla tua audacia, sinceramente colpito.
L'alto ragazzo si alza iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza reggendosi sempre al bastone.
Un'altra domanda ti balena in mente.

-quel bastone è dipinto nel quadro in camera mia. Andrew Riddle è l'uomo ritratto e mi è capitato di scambiarci due parole... Mi ha detto che tu gli hai riferito riguardo alla mia ignota discendenza. Hai incolpato Sirius per nascondere il fatto che tu sapevi che non appartengo realmente al casato dei Lupin.

Si ferma e ti guarda, il mento alto e con un'espressione seria e calcolatrice ti osserva da metà stanza, in piedi, reggendosi a quel misterioso bastone e soggetto della domanda che hai intenzione di porgli a breve.
Sei consapevole del fatto che ti sei rivolta a lui con un fare autoritario e eccessivamente informale per i gusti del giovane uomo ma la tua spontaneità ti ha tradita.
Vedi una serie di emozioni che non sei in grado di riconoscere balenargli in un piccolo lampo luminoso negli occhi smeraldini.
Ti alzi dalla poltrona nera e ricambi con sguardo sicura di te.

-quel bastone. Perché te lo porti sempre dietro? Perché è ritratto anche nel quadro?

Un fremito di determinazione e adrenalina, per l'alta tensione che si contrappone a tra voi, ti scorre veloce nelle vene facendo si che tutto intorno a voi sparisse dal tuo campo visivo escluso Regulus.
Sei focalizzata su di lui come un cecchino deve osservare solo il centro del mirino.
Nel tuo mirino, c'è lui.

Occhi Di Smeraldo || Immagina Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora