10.

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A malincuore, chiusi il libro, lo posai sul letto e scesi per il pranzo; non che mi dispiacesse mangiare il cinese, ordinato dai ragazzi, ma volete mettere a paragone mangiare dei ravioli a passare del tempo nel mondo che la lettura crea? Correre ed uccidere orchi con Legolas, oppure Volare su un drago con Hiccup, lanciare incantesimi con Ron o combattere al fianco di Achille; non so voi, ma io sceglierei senza dubbio la seconda opzione.

Ad ogni modo, scesi al piano di sotto e con mia grande sorpresa, ma neanche troppa a dire il vero, trovai mio fratello che bofonchiava parole senza senso mangiando il suo pranzo. Presi la confezione cubica di carta bianca contenente i miei noodles e mi avvicinai a Ted. "Che diavolo gli prende? Fino a poco fa era normale" scherzai sull'ultima parte per poi mangiare i miei 'spaghetti', il riccioluto rise con ancora un raviolo in bocca poi mi rispose, "Nulla di che, è solo arrabbiato perché si è reso conto che facendo il giro della foresta oggi pomeriggio il suo itinerario perfetto salta".

Guardai mio fratello allibita, "Non farai sul serio?" Ash mi guardò accigliato e si rimise a borbottare cose senza senso. "Ok,ok sentiamo quale era questo impegno del tuo bel programma che salterebbe a causa del giro nel bosco?" domandai rassegnata mentre con una mano, appoggiata sullo schienale del divano, mi davo una spinta, per finire poi al di sopra di esso accanto a mio fratello.

Ash girò lo sguardo e poi disse qualcosa "ciemmm...." anzi biascicò qualcosa è più adatto ora che ci penso, "E'èèèèè che minchia hai detto?" domandai io non capendo "cittmmmm...", |a ri-daje con sto sbiascichio|, "Ash o parli italiano e magari anche comprensibile, o dubito di capire l'ostrogoto" lo rimbeccai io. "Città, città... oggi saremmo dovuti andare a visitare una città..." sbottò alla fine lui tutto due fiato, "E ci voleva tanto" esclamai io portandomi le mani alle tempie.

"Ad ogni modo che problema c'è? Ci saranno pur dei giorni in cui non hai pianificato niente, dei giorni vuoti, sposta la girata per città in uno di quei giorni e festa finita, no?"proposi in maniera abbastanza ovvia, "Hai ragione perché non ci abbiamo pensato prima?" esordì Samuele per poi sbattersi una mano in fronte, "Visto era più semplice del previsto. Quante storie per una cavolata. Certo che voi maschi vi dovete sempre complicare la vita", finito il mio discorso tornai a mangiare il pranzo.

Ash sembrò tranquillizzarsi, sapeva che avevo ragione ma orgoglioso com'era non lo avrebbe ammesso mai; finimmo tutti di mangiare e finalmente potei concedermi un po' di tempo nel mio mondo, immergendomi nella lettura.

15:48 del pomeriggio

Dormivo serena sul mio letto, con il libro appoggiato sulla pancia, cosa che tra parentesi capita spesso dopo pranzo, quando venni scossa da qualcuno.

"Alzati...Dai andiamo siamo gli ultimi!", "Mh...si, cosa...che succede... sono sveglia sono sveglia" biascicai ancora mezza addormentata e strofinandomi gli occhi, cercando di mettere a fuoco la figura davanti a me.

"Theo! che diavolo ci fai in camera mia?" domandai mentre mi mettevo seduta, "Ti sono venuto a svegliare. Stavi dormendo così abbiamo pensato di farti riposare e svegliarti più tardi" mi rispose tranquillamente il biondo, "Ah...allora mi sa che gli altri aspetteranno ancora perché non sono per nulla pronta" dissi con una risatina nervosa alla fine della frase.

"Gli altri sono già alla riserva da una mezz'ora buona se ti interessa. Sono rimasto io qui per portarti, dato che da quanto mi risulta non hai la patente" aggiunse scherzando, risi a quella battuta. "Già...per il momento" aggiunsi io, "Per fortuna vorrai dire" disse il ragazzo ridendo, "Eiii, sarò un'ottima guidatrice"  mi finsi offesa, era un gioco tra noi due, come due fratelli, lui provocava me ed io provocavo lui, ma quando una delle due parti non sapeva che rispondere si fingeva offesa e poi scoppiava una risata generale, come in quel caso.

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora