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"Il tuo ragazzo tira ancora la corda?", "Non essere esagerata Rosalie" controbattei chiudendo l'armadietto e rivelando alla mia vista la ragazza ed il ghigno divertito.

"Non sto esagerando. Da quando è venuto a sapere che sei amica nostra ti sta così tanto col fiato sul collo che mi sembra di vedere un padrone che cerca di fermare un cane che tira il guinzaglio", "Ed io sarei il cane che tira?" domandai sarcastica girandomi verso di lei.

"Rose non ha tutti i torti. Non gli stai di certo rendendo la vita semplice", si intromise Jasper saltando giù dalle scale. "Non è affatto vero" esclamai io indispettita mentre scansavo degli studenti.

"Insomma. Già non si fidava a mandare da noi Seth, che è come un fratello minore, pensa quanto sia tranquillo a sapere che la sua imprinter, la sua amata Anna, sia da sola in una casa di vampiri succhia sangue" replicò Jasper ridacchiando.

Mi feci scura in volto di colpo, | Non l'avevo mai vista sotto questa luce. Non avevo mai provato a pensare a come si sentisse Jake|, "Sì, ma lo fa solo perché la ama. Un po' esagerato, ma pur sempre in buona fede" aggiunse Rose facendomi sorridere, probabilmente accortasi del mio repentino cambio di umore.

"Puoi invitarlo da no...", "Ei Michelle, tienimi il posto a fisica", "Contaci Jones", "Scusami Alice, e comunque buongiorno anche a te. Stavi dicendo", "Tranquilla; buongiorno. Dicevo che se vuoi puoi invitarlo a casa nostra oggi pomeriggio" propose la vampira sorridendomi, "Se per voi non ci sono problemi", "Per me va bene", "Certo", mi risposero in coro i fratelli Hale.

"Grandioso. Allora gli mando un mes....Eiii!!!!" strillai indispettita quando un ragazzo, passandomi a fianco, mi diede una spallata facendo volare il mio cellulare, e tutta la mia roba, in terra.

"Perché non stai un po' più attento biondino. Il corridoio non è solo tuo" lo rimproverò Rose aiutandomi a recuperare le mie cose.

"Scusami tesoro. Non ti avevo vista", fermai il mio movimento, lasciando il quaderno sul pavimento. Il sangue smise lentamente di fluire al cuore, che d'altro canto stava accelerando il suo battito all'impazzata.

"Puoi ripetere scusa?" domandai timorosa, quasi balbettando, mentre mi alzavo. "Ho detto che non ti avevo visto...Anna", al sentir pronunciare il mio nome mi voltai di scatto e mi paralizzai. Andrew era in piedi davanti a me e mi fissava sorridendo, "Beh, vorrei restare per i saluti di ben ritrovamento e magari a chiacchierare un po', ma devo andare in classe. È stato un piacere conoscerti biondina" aggiunse sogghignando verso Rose, per poi voltarsi ed andarsene.

"Ma tu guarda che maleducato", commentò Rosalie passandomi la mia roba. "Potete chiamare Jacob al mio posto? Sono in ritardo per la lezione" chiesi sbrigativa recuperando i miei libri e dirigendomi verso l'aula. "Va bene, ci vediamo a pranzo", mi rispose Jasper prima di sparire insieme alla sorella e alla sua ragazza nel corridoio semi vuoto.

Entrai in classe e cercai di sembrare il più normale possibile mentre mi scusavo con il professore per essere arrivata per ultima in classe. Scrutai la stanza in cerca del mio solito posto vuoto di fianco a Michelle, ma con mio grande rammarico l'unico posto rimasto libero era quello accanto ad Andrew, in ultima fila. •Che fortuna•

"Se ti azzardi a fiatare giuro su Dio che ti sbrano qui, davanti a tutti" sentenziai scostando la sedia dal banco e sedendomi. "Ma come? Non eravamo amici del cuore noi due?" ribatte ghignando, "Hai detto bene, eravamo. Verbo al passato" lo corressi appoggiando, anzi sbattendo, il mio quaderno sul banco.

Il biondo era evidentemente tentato di dire qualcos'altro, ma il professore lo precedette. "Lei deve essere il nuovo studente, il signorino Torre", "Sì, sono io" rispose lui cordialmente.

"Molto bene. Mi vuol fare la cortesia di venire qui davanti in prima fila al posto della signorina Scott? Non che la signorina Jones non sia brava in fisica, maaa, sà, preferirei averla qui davanti per la prima lezione"

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora