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13 mesi dall'addio a Forks, Norvegia

13 mesi...13 mesi, 2 settimane, 4 giorni, 5 ore e 26 minuti fa salii su quel maledetto aereo, 13 mesi fa gettai il telefono, 13 mesi fa esclusi la mia famiglia dalla mia vita.

Forse dovrei fare un piccolo passo indietro e chiarire la situazione. Dopo essere salita sull'aereo spensi il telefono e mi addormentai, o almeno ci provai visto che degli strani incubi mi perseguitarono per tutto il volo. Una volta atterrata gettai il cellulare a terra e lo distrussi, non volevo accenderlo per ritrovarmi mille messaggi e chiamate piene di bugie.

Alex, mio padre, mi ha spiegò sin da subito il motivo della nostra permanenza in un villaggio a qualche chilometro da Vardo, Norvegia. Un posto isolato, perfetto per allenarmi con i miei poteri senza che qualcuno si facesse domande, un luogo sconosciuto persino ai Volturi, perciò praticamente un luogo impossibile da trovare, o meglio, impossibile trovare me.

A quanto pare però le temperature e la vegetazione Norvegese favoriscono anche lo sviluppo e la resistenza delle mie forze, ●Se permetti aggiungerei grazie al cazzo. Dopo più di un anno a vivere con 3°/6° chiunque aumenta di resistenza fisica, altrimenti muore●

Come è possibile notare la mia adorata coscienza è ancora con me, ● Sempre presente●, ma non posso dire lo stesso dei miei sentimenti. Da quando mi sono voltata l'ultima volta nell'aeroporto non l'ho più sentita, è come se mi mancasse una parte di me. Ogni volta che ho provato a farla tornare però quell'immagine ripercorre la mia mente, nitida come un'anno fa...Jacob e quella ragazza a casa sua, ed un brivido mi percorre la schiena.

Ho scoperto che Andrew lavora per mio padre, quindi l'ho sempre intorno. Cerca continuamente di invitarmi ad uscire, ma non si è ancora mai scusato per quello che ha fatto; l'unica cosa soddisfacente dell'averlo sempre intorno è che mi alleno con lui, quindi posso divertirmi a schiantarlo contro gli alberi o a schiacciarlo al suolo.

Sono ancora qui, come quasi ogni giorno ormai, seduta su una roccia a lasciare sassolini sul piccolo laghetto ghiacciato davanti a me. "Sei migliorata moltissimo nell'ultimo anno", "Grazie papà. Vorrei solo essere altrettanto migliorata nel controllare le mie emozioni". "Gli incubi ti tormentano ancora?", "Non gli incubi, a quelli ormai c'ho fatto l'abitudine. Sono i ricordi, vorrei..." provai a dire, ma le parole mi morirono in bocca e dalle mie labbra fuoriuscì solo una piccola nuvoletta di fumo caldo, mentre stringevo le ginocchia più vicine al mio petto.

"Non aver mai buttato il tuo telefono?" domandò l'uomo al mio fianco come se mi avesse letto nel pensiero. "Sì. Ma non perché io voglia tornare indietro, sia chiaro, non voglio tornare a vivere nelle menzogne. Ho solo bisogno di sapere che stanno bene, sono comunque stati la mia famiglia per sedici anni".

L'uomo chiuse gli occhi, esalò un respiro e, anche se evidentemente scocciato, aggiunse, "Se ci tieni così tanto posso mandare Andrew a fare delle foto e dei video. Così puoi vedere come stanno", il mio volto si illuminò in un nano secondo e gettai le braccia al collo di mio padre, "Grazie, grazie, grazie. Sei il miglior padre del mondo, giuro che troverò un modo per ringraziarti come si deve", "Non serve, consideralo come un regalo per i tuoi diciassette anni in ritardo", "Ma tu me l'hai già fatto un regalo di compleanno" controbattei tirando fuori dalla felpa il magnifico pendente di rubino che mi aveva regalato. "Allora consideralo come un regalo in anticipo" scherzò lui alzandosi. "Ed ora ad allenarsi su" aggiunse, in risposta mia alzai in piedi e feci uno scherzoso saluto militare.

ALEX'S POV

"Vado a farmi una doccia", "Va bene tesoro, ci vediamo dopo" salutai Anna che si avviava a casa.

"Ragazzino!" chiamai Andrew quando fui sicuro che la ragazza non fosse più a portata d'orecchio, "Si?", "Ho detto ad Anna che avresti fatto delle foto e dei video della sua famiglia a Forks", "Perciò devo andare a Forks a fare dei video? Ma così vedrà Matteho in ospedale e Jacob. Non hai paura che possa decidere di tornare lì?", "Pensi che non lo sappia razza di idiota!?! Tu devi andare a Forks per controllare la situazione e riferirmi che succede, alle foto e ai video ci penserò io. Prenderò qualche filmato dal vecchio cellulare di Anna e lo adatteremo perché sembri attuale"

"Ma il vecchio telefono di Anna è distrutto" obbiettò il biondo, |Ma perché è così stupido|; "Il telefono, ma la scheda di memoria no" lo corressi sorridendo mentre estraevo dalla tasca il piccolo oggetto elettronico. "C'è un'esperto in città, la porterò da lui e mi farò mettere i video su un nuovo telefono. Tranquillo, è un'amico fidato"

JACOB'S POV

Nel frattempo a Forks e Baves

Sono 13 mesi che non vedo Anna, che non la sento, che non so se stia bene o no. Continuo a mandarle messaggi, video, email e chiamate, ma non mi risponde, probabilmente mi ha bloccato, ma non voglio arrendermi.

I Cullen la stanno cercando ovunque da quando gli abbiamo detto cos'è successo, Esme e Carlisle sono disperati, sono andati dai Volturi per sapere qualche informazione in più su Alex, a quanto pare Aro si è rifiutato di dargli risposte, si è limitato ad irrigidirsi nel momento in cui il nome Alex Mcnivor era saltato fuori, per poi congedarli bruscamente. Emmett dice che Rosalie non è più in se, si dimentica persino di andare a caccia se Bella non glielo ricordasse ed è più irascibile che mai. Ha provato ad uccidermi quando gli hanno raccontato cos'è successo, ma si è fermata quando Edward gli ha detto che non ero io ma un'illusione.

Sei mesi fa un gruppo di vampiri, probabilmente un seguaci di Alex, ha attaccato casa Jones, la madre di Ash non è sopravvissuta e la sedia vuota di Anna al funerale non ha aiutato nessuno.

Theo è stato dimesso mesi fa dall'ospedale, non vuole parlare con nessuno, solo con Ted qualche volta, ma lo fa sempre svogliatamente a suo dire. Tutti lo sentivo piangere al piano di sopra, tutti sappiamo delle sue uscite serali e tutti lo controlliamo per evitare che faccia sciocchezze, ma si rifiuta ancora di entrare in camera di Anna. Ha chiuso la porta a chiave, non vuole che nessuno tocchi nulla o che ci entri, più volte infatti si è confrontato con Ash su questo punto, ma la fine è sempre la stessa, cala il silenzio e Theo si chiude nuovamente in camera sua; qualche volta entro dalla finestra senza che lui se ne accorga, ma il suo dolce profumo ha ormai abbandonato quelle quattro mura.

Il giorno del suo diciassettesimo compleanno abbiamo provato a mandarle un video messaggio tramite Sofia ed Ylenia, ma neanche loro hanno ricevuto risposta.

Ci manca, mi manca, più di ogni altra cosa; potessi tornare indietro mi fionderei all'aeroporto per fermarla come voleva che facessi, ma quel maledetto biglietto l'ho trovato solo settimane dopo per puro caso, anche se mi chiedo ancora perché, se voleva che qualcuno lo trovasse, lo abbia gettato sotto il letto. Forse dovrei solo accettare l'idea che non vuole essere trovata, come dice Lea, ma non posso e non voglio accettare questa opzione, non finché non sarò sicuro che lei sappia la verità.

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Ciao a tutti!!
Sono tornata, con il continuo del "libro" come vi avevo promesso. Mi dispiace averci messo un po' ma la scuola quest'anno è un'inferno da me. Spero di riuscire a pubblicare più di un capitolo a settimana 🤞🏻🤞🏻, ma per ora l'unico che posso dirvi con certezza è che ne pubblicherò uno ogni sabato sera.

Da qui in poi la storia sarà un po' complicata, almeno nei primi 10/15 capitoli, per via dei molteplici punti di vista che si succederanno (se avete domande o dubbi scrivetemi pure, capisco che in certi punti possa risultare difficile da comprendere, mi sono dovuta andare a rileggere i capitoli prima anche io delle volte 🥲😅)

(Penso di far tornare anche i mini dialoghi tra i personaggi e le "coscienze"a fine capitolo nello spazio autrice come nell'altra storia. Che ne pensate? Vi piacerebbero o no?)


Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora