-Il Branco-

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Allora riprendiamo il nostro racconto più o meno da dove mi ero fermata; il branco. Che cos'è un branco? Beh la risposta più logica sarebbe: è un insieme di lupi che vivono e si spostano insieme, aiutandosi a vicenda per sopravvivere, insomma un po' una definizione alla Wikipedia, ma vi dirò, per una come me, che in un branco ci vive, è molto di più; il branco è la tua famiglia, il tuo punto fisso, un qualcosa che sai che nonostante tutto e tutti non ti abbandonerà mai, è qualcosa di troppo complicato da descrivere così, a semplici parole.

Ma ora procediamo per gradi; il mio branco è formato da ben 7 membri: io, mio fratello Ash, Matteho, Alessandro, Ethan, Ted e Samuele. Essendo tutti e cinque maggiorenni, come mio fratello, i ragazzi hanno deciso di trasferirsi qui, nella nostra stessa città, ed hanno preso una casa tutti insieme. "Voi siete matti!!", è esattamente questo che io ed Ash abbiamo esclamato quando ce li siamo ritrovati davanti alla porta della nuova casa e ci hanno dato la notizia, ma d'altronde cosa ci potevamo aspettare? Erano pur sempre gli stessi ragazzi che quando mi ruppi una gamba iniziarono a zoppicare per non farmi sentire esclusa o svantaggiata rispetto a loro, insomma se non lo aveste capito siamo una banda di matti; ma bando alle ciance, e ciance alle bande, ora ve li presento (in breve perché se mi fossi dimenticata di dirvelo, sono anche un po' pigra).

Matteho Colombo, o Theo come piace chiamarlo a noi, è un ragazzo alto occhi verdi e capelli biondi, leggermente riccioluto. Possiamo identificarlo come il vice alpha o beta, come preferite. E' come un secondo fratello, si preoccupa per me, se mangio, se non lo faccio, e non si fa alcun problema a picchiare quelli che mi danno fastidio; due anni fa per esempio, ha quasi perso il controllo e stava per trasformarsi e sbranare un ragazzo nel cortile della scuola perché mi aveva buttato in terra e si era messo a ridere. Lo conosco da quando ho 3 anni, siamo praticamente cresciuti insieme, immaginarmi senza di lui sarebbe come immaginare un modo senza pizza.

Alessandro Bianchi, è un ragazzo abbastanza basso capelli castani e occhi del medesimo colore. Fa parte di quello che mia madre definisce il trio dei combina guai, non fa altro che fare stupidi scherzi, battute pessime o cazzate, ma se riuscite a farlo incazzare allora sì che vi consiglio di cambiare stato, anzi pianeta. Diventa una vera furia, specialmente se vi azzardate a toccare le persone a cui tiene.

Ethan Ferrari, è un ragazzo alto, molto alto, forse troppo a mio avviso, capelli neri ed occhi blu. Adora suonare la chitarra e lo adora di più se c'è una bella ragazza che lo ascolta; è il terzo membro del trio dei casinisti, insieme ad Ale ed ovviamente la sottoscritta, e fatemi pensare, o si, è il re delle risse,da quando lo conosco non ne ha mai persa una, anche se a volte esagera un po' con l'alcol (qui in America non può più bere ed io e Ale non facciamo altro che ricordarglielo).

Ted Morelli, è un ragazzo alto qualche centimetro più di me, riccio con i capelli ambrati e gli occhi verdi. E' il pacifista del gruppo, ama leggere ed odia il disordine, è per questo che noi ci divertiamo ad incasinare la sua stanza o a lasciare cose in giro, poverino lo facciamo rincretinire. È quel classico membro del gruppo di cui tutti i genitori si sono sempre fidati, il primo con cui leghi appena ci conosci, ma il più facile da spezzare; avvolte avere un gran cuore equivale anche ad essere un bersaglio più semplice per gli idioti, e lui purtroppo lo sa bene.

Samuele Mancini, è un ragazzo castano con gli occhi gialli. Non so se sono attratte dai suoi occhi particolari o dal suo fisico perfetto, ma quasi tutte le ragazze che incontra gli sbavano dietro, insomma anche lui è un donnaiolo, ma a differenza di mio fratello lui è anche un genio. Ha i miglior voti di tutto il suo anno ed era anche rappresentate di classe, prima che ovviamente lasciasse il posto per potersi trasferire.

Vi dirò la verità vivere con loro, anche se non siamo sotto lo stesso tetto, è difficile, molto difficile; sono sempre a casa nostra o noi siamo sempre da loro, perché ci chiedono di venire, e come si fa a dire di no agli occhini di Theo? Ve lo dico io, non si può.
Tra chi lascia calzini e mutande sporche in giro, chi 'cucina', per modo di dire, e fa esplodere qualcosa, chi gira con solo un asciugamano legato in vita e chi entra nella mia stanza senza bussare, anche mentre mi sto cambiando, la calma e la privacy non esistono più da tempo (forse non sono neanche mai esistite in casa mia).
Sapete penso che 'vivere' con sei uomini, per di più tutti in fase ormonale, possa essere paragonato al suicidio, o quantomeno ad una forma di auto lesioniasmo; anche se a dir la verità non li cambierei mai, forse mio fratello sì, ma voi non diteglielo.

Bhe che dire questa in sintesi è la mia piccola, grande famiglia allargata, non è perfetta ma d'altronde cosa lo è?

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E con questo si concludono le presentazioni, dal prossimo capitolo inizierà la storia vera e propria. Vi avverto che la narrazione varierà dal punto di vista di Anna, al mio, a quello di altri personaggi (quando succede mettere il nome di chi espone i fatti in grassetto prima del paragrafo).

Il Mezzo Lupo  |Jacob Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora