Domenica Sera 7 Dicembre
Tyler
Questi due giorni sono stati piatti, monotoni.
Samir non l'ho più visto, se non in videochiamata.
Ha passato tutto il tempo in strada per vendere la droga che gli era rimasta.
Per fortuna ci è riuscito quasi del tutto.Dopo il nostro bacio la situazione è stata strana per qualche ora, anche tramite messaggio eravamo trattenuti, quasi in imbarazzo. Ma successivamente siamo tornati i soliti, o per lo meno io fingo di essere quello di sempre. In realtà non faccio altro che pensare alle labbra di Samir, a quanto mi abbia eccitato...
Per sfogarmi sono stato costretto a chiamare Chris ieri sera, diciamo che è stata la scopata più decente degli ultimi tempi. Ma soltanto perché ero in astinenza e tutto mi è sembrato migliore.
Solo che adesso lui si è fatto strane idee ed è tornato a chiamarmi in continuazione.
Mi toccherà ignorarlo di nuovo.Stasera finalmente vedrò il mio migliore amico. Mi è mancato da pazzi.
Stamattina ci siamo accordati per incontrarci a casa sua e, anche se non mi risponde da più di due ore, sto già salendo le scale che conducono al suo piano.Abita abbastanza lontano da me, ho fatto la strada di corsa quindi ho il fiatone, il petto sembra andare a fuoco per lo sforzo a cui sono stati sottoposti i polmoni.
Non so perché sia così su di giri, è solo Samir.
Il migliore amico con cui ho limonato nel mio letto.
Oddio...Come farò a rimanere nella stanza sua stanza senza saltargli addosso?
Arrivo fuori dalla sua porta e suono prepotentemente il campanello.
Non sposto il dito da lì mentre osservo gli altri due appartamenti che di trovano su questo piano. L'ambiente non è cambiato per nulla in questi anni, è sempre il solito pianerottolo malandato, con le luci a neon e la moquette macchiata in più punti.La porta viene aperta da Samir, ma prima che possa guardarlo mi dà le spalle e cammina verso il corridoio.
Aggrotto le sopracciglia, confuso.
Non mi ha salutato, anzi, ha finito che non esistessi."Samir?" Lo chiamo mentre entro e richiudo la porta.
Fortunatamente l'interno è molto più carino dell'esterno, ci sono pochi mobili ma ben abbinati, la cucina ha l'essenziale, però profuma di casa.
Questo posto è forse il secondo luogo in cui mi sento al sicuro davvero.Samir non si volta e barcolla verso la sua camera. Ovviamente lo seguo.
Dall'andatura sembrerebbe ubriaco, ma non sento puzza di alcol.
Affretto il passo, guardando nelle varie stanze noto che sua madre non c'è. Per fortuna."Samir!"
Lo raggiungo e gli stringo il polso, costringendolo a voltarsi.
Ciò che vedo mi fa spalancare gli occhi, inorridito.
Ha il viso completamente ricoperto da lividi, un occhio semichiuso e le labbra spaccate e gonfie.Mi porto le mani alla bocca, sconvolto.
Non riesco nemmeno a parlare e lui rimane immobile, mi fissa con l'occhio sano, sembra sia imbarazzato, quasi si senta umiliato."Mio Dio, Samir. Chi è stato?" Chiedo con voce flebile.
Non ho neanche la forza di parlare. Vederlo così devastato mi provoca un dolore fisico vero e proprio, vorrei averle io quelle ferite pur di non farlo soffrire.
Mi prende la mano e delicatamente mi tira verso la sua camera. Non appena entriamo chiude la porta a chiave, quindi suppongo che sua madre potrebbe tornare in qualsiasi momento.
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Unstable In My Body
RomanceDisturbo Mentale: stato di alterazione patologica che colpisce in vario modo le funzioni cognitive Tyler è l'esatta rappresentazione di questa definizione. L'unico ragazzino bianco in una scuola di gente nera, nel Bronx. Mentalmente instabile e di...