COME TUTTO E' INIZIATO

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Il quarto anno a Hogwarts era iniziato da qualche mese. 

Ariana Parkinson era una Grifondoro, amava studiare insieme alla sua cara amica Hermione Granger. So cosa penserete, "Parkinson" è anche il cognome di Pansy. Proprio così, durante la Cerimonia dello Smistamento, Ariana aveva implorato il Cappello Parlante di andare nella casa di Grifondoro, questo perchè sapeva che la maggior parte dei maghi oscuri aveva frequentato la Casa dei Serpeverde. A sua sorella invece non era importato, era entrata nella Casa Serpeverde con orgoglio.

Ariana era solare, bella, con i suoi capelli scuri e gli occhi ancor più scuri, amava studiare tanto così da riempire di punti la sua Casa.

C'era però, una faccenda che teneva all'oscuro tutti, infatti, lei era pazza d'amore per Draco Malfoy, un ragazzo Serpeverde.

Draco aveva gli occhi grigi, stupendi, i capelli chiarissimi e la carnagione altrettanto chiara. Il suo sorriso illuminava le giornate di Ariana, anche se non avevano mai parlato tra loro.

Pansy, spesso era col gruppetto di Draco, ma lei non si è mai permessa di avvicinarsi loro, questo perchè sua sorella la prendeva in giro per aver scelto Grifondoro.

Quest'anno ad Hogwarts si svolgeva il Torneo Tre Maghi, ciò significa che ci sarebbero stati tanti altri ragazzi provenienti da un'altra scuola, ma lei aveva gli occhi solo per Draco Malfoy.

I giorni passavano senza che nessuno li fermasse e si ritrovarono alla settimana del Ballo del Ceppo, una tradizione del Torneo Tre Maghi.

Tutti i ragazzi invitavano le sue amiche, addirittura Hermione era stata invitata, ma Ariana no.

Magari perchè se ne stava sempre per le sue, magari perchè non aveva il coraggio di parlare con qualcuno ma era sola e doveva accettarlo.

Stavano studiando al Lago Nero mentre ne parlava con Hermione, finito lo studio tutte le sue amiche andavano via, mentre lei raccoglieva i suoi libri iniziò a piovere.

<Per la barba di Merlino! Mi potrebbe andare peggio di così?!>: Urlò a tutta voce guardando il lago.

Con violenza buttò a terra i libri, poi diete loro un calcio. Si sfogò di nuovo urlando contro il lago, mentre i tuoni le rimbombavano in testa: <Mi comporto sempre bene! Prendo sempre ottimi voti! Ho addirittura preferito la buona strada a mia sorella! Perchè tutte devono avere un ragazzo e io no?!>

Poi cadde in ginocchio sotto l'acqua piovana davanti al lago. Piangeva davvero tanto, questo perchè si sentiva come punita dal fatto che non aveva un fidanzato.

<Tutto bene?!>: Sentì dietro di lei una voce familiare.

Con le lacrime agli occhi e totalmente zuppa dall'acqua piovana si voltò, i capelli le ricadevano mossi sulle spalle, gli occhi rossi dal pianto ma sempre neri, era infreddolita e triste.

Il ragazzo davanti a lei era proprio Draco Malfoy, anche lui totalmente bagnato dalla pioggia, i suoi capelli biondi che di solito tirava un pò su, adesso gli ricadevano davanti agli occhi, aveva un'espressione preoccupata.

<Ti chiami Ariana Parkinson, vero?>: Le domandò.

La ragazza annuì, poi Draco continuò: <Ti stavo cercando, sai. Le tue amiche mi hanno detto che eri qui. Posso aiutarti?>

La ragazza era di nuovo d'accordo, così il bel biondino le offrì la sua mano per tirarla in piedi, poi raccolse da terra i libri di: Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure e Erbologia.

<Grazie>: sussurrò Ariana con un ampio sorriso.

Draco sorrise a sua volta, la ragazza mise le mani davanti a lui per farsi dare i libri, ma il biondino iniziò a camminare, poi rispose: <No, non ci pensare neanche. Te li porto io fino al castello>.

Ad Ariana sembrava un miraggio, non poteva credere che il ragazzo che stava camminado a fianco del ragazzo che desiderava da quattro anni.

"E' anche molto gentile": pensò sorridendo.

Ecco che Draco si fece forza e prese la parola un pò balbettendo dall'emozione: <A-riana, e-ecco. Ehm, pensavo (si schiarì la voce) pensavo...> la sua cravatta verde non gli era mai sembrata più stretta di allora, si sentiva soffocare, le gocce d'acqua che continuavano a cadere gli sembravano come se su un barbecue rovente cadesse olio... si sentiva friggere.

Ariana lo guardava innamorata, non le importava che stesse facendo una figuraccia, per lei era già tanto che Draco Malfoy le rivolgeva la parola.

<Insomma, Ariana. Sono anni che ti guardo sempre ma... vabbè hai capito. V-v-vorresti venire al Ballo del Ceppo con me?>: Sputò finalmente il rospo Draco fermandosi.

Anche Ariana si fermò, con lo sguardo illuminato dalla felicità, un sorriso da orecchio a orecchio. Non ci pensò neanche per un secondo: <Ma certo! Draco!>


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