IL DONO PER IL DIAVOLO

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Erano d'accordo, Ariana si sarebbe presentata alla riunione dei Mangiamorte. Lucius era molto fiero di sfoggiare questa bella, coraggiosa e protigiosa ragazza, che all'indomani sarebbe diventata sua nuora.

Lucius e Narcissa si sederono vicini, come sempre. Mentre Draco era accanto a sua madre e la bella Ariana in piedi dietro di loro.

Pian piano iniziarono ad arrivare gli altri Mangiamorte: Regulus Black, Codaliscia, Alecto Carrow, Antonin Dolohov, Bellatrix Lestrange, Rodoulphos Lestrange... ma la cosa che sconvolse Ariana, era vedere il suo professore di pozioni.

Dopo non troppo tempo, calò il silenzio. Questo perchè stava entrando il Signore Oscuro. Il cuore di Ariana iniziò a palpitare velocemente e rimase senza respiro quando lo vide.

Il Signore Oscuro, dava i brividi: la sua carnagione era la cosa più bianca che lei avesse mai visto, grandi occhi lividi color rosso sangue, il suo naso è piatto come quello di un serpente, il corpo slanciato, non troppo alto. Non aveva nessun tipo di pelo, infatti era calvo.

Si sedette a capotavola,  si trovavano proprio nel salotto di Villa Malfoy, dove il giorno precedente aveva conosciuto i suoi futuri suoceri.

Prese la parola Lucius: <Mio Signore, vi ho fatto un regalo. Qui dietro di me, la ragazza che vedete, si chiama Ariana Parkinson. Tra poco diventerà una Malfoy. E' una strega molto potente>.

Il Signore Oscuro alzò lo sguardo verso Ariana e appena si guardarono, una sensazione di freddo la travolse, procurandole brividi, il cuore le batteva ancora più velocemente, da sentirlo nelle orecchie.

<Avvicinati>: Le ordinò.

La sua voce era un sussurro, ma Ariana già lo temeva. Sentiva un brutto presentimento, comunque per non deludere i suoi futuri suoceri fece come l'Oscuro le aveva ordinato.

Lasciò la sedia che stava torturando con le mani, poi fece un passo in più, guardando a terra e di nuovo il Signore Oscuro.

<Avvicinati un altro pò>: le ordinò di nuovo.

Anche il cuore di Draco era in "pericolo esplosione", correva velocissimo, questo perchè vedeva la sua Ariana spaventata e non poteva fare nulla. Ogni passo per lei verso il Signore Oscuro, era una corsa in più per il suo povero cuore.

Ariana fece altri due passi avanti, adesso era a pochi centimetri da Colui-Che-Tutti-Temevano, aveva lo sguardo basso, non ci pensava proprio a guardarlo in quei suoi occhi lividi e rossi.

Voldemort si mise in piedi, un'altra ondata gelata trafisse Ariana, cercava solamente di sembrare calma e non tremare. Invece sarebbe voluta scappare a gambe levate. Se era lì, era per amore di Draco.

Il Signore Oscuro le camminò dietro, poi disse nel suo sussurro: <Hai un odore particolare...Ariana. Sei purosangue?>

La ragazza annuì con cenno del capo e Voldemort ne era felice, dato il suo sorriso spaventoso. 

Le braccia di Ariana erano poggiate e rilassate  sui suoi stessi fianchi, quando il Signore Oscuro, le sfiorò con la sua grande e bianca mano il braccio destro.

Aveva delle lunghe unghie affilate smussate alla punta, rigorosamente bianche opache. Il suo tocco fu così gelido che lei lo sentì freddo in tutto il corpo.

Il Signore Oscuro, non desiderava accarezzarla, ma al solo sfiorarle la pelle, la percepì morbida e tremendamente calda.

Le afferrò la mano improvvisamente, mentre era dietro di Ariana. La coraggiosa ragazza, gli lasciò prendere la sua mano senza opporre resistenza, perchè temeva le sue lunghe unghie.

La mano destra di Ariana si trovava in quella di Voldemort, la teneva aperta, mentre lui aveva il suo palmo morbido. Per qualche strana ragione, la iniziò a toccare, le guardava le dita e la mano stessa.

Ariana aveva la presenza gelida di Voldemort dietro, mentre la sua mano veniva esaminata. Solo dopo qualche minuto di silenzio, vide l'altra mano più pallida di un teschio avvicinarsi al suo braccio. Aveva in mano la bacchetta.

Le posò la punta della bacchetta sull'avambraccio, mentre dietro di lei lo udiva borbottare una formula. Sul suo braccio iniziò a muoversi qualcosa di nero, come un teschio.

Dalla bocca del teschio poi uscì un serpente, formando una forma particolare, bruciava terribilmente. Ariana non emise un fiato,  contrasse i muscoli facciali dal dolore, ma non si permise di fargli notare quanto le stesse facendo male.

 Ariana non emise un fiato,  contrasse i muscoli facciali dal dolore, ma non si permise di fargli notare quanto le stesse facendo male

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Quando il Marchio Nero fu completato, Voldemort le lasciò il braccio, poi se lo ritrovò davanti. Le stava esaminando il volto, Ariana abbassò il suo sguardo ossidiana per non guardare quei suoi occhi demoniaci.

Vide però, l'ombra della mano di Voldemort posarsi sul suo viso, lui le sfiorò i lineamenti, iniziando dall'attaccatura dei suoi capelli scuri, con solo il polpastrello del dito medio, completò anche la fronte e passandole tra le sopracciglia scure, arrivò sul naso, passò il polpastrello sulla piccola curva perfetta del naso di Ariana e passò a rassegna delle labbra, quando arrivò alle labbra utilizzò anche le altre dita. Le sue unghie appuntite le fecero trattenere il respiro, dalle labbra arrivò aprendo la mano alle sue guance.

Le strinse leggermente la mandibola, lei continuò a tenere gli occhi bassi, quando le lasciò il viso. Si sedette dove era prima, a capotavola, poi annunciò vittorioso: <Abbiamo una nuova Mangiamorte!>

Lord Voldemort, mai aveva reagito così a nessuno. Si limitava a dar il loro legame, il Marchio Nero. Invece per Ariana, era come se volesse conoscere i suoi lineamenti, conoscere la sua pelle. Gli piaceva perchè era tremendamente morbida e calda, gli piacevano i lineamenti di Ariana, così perfetti e così pieni.

Lucius Malfoy aveva donato al suo padrone una ragazza coraggiosa e bellissima, però ad Ariana, aveva appena regalato la prigionia.

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