IL PATTO DEL DIAVOLO

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Il quarto anno passò in fretta mentre c'erano solo Ariana e Draco.

La vita era molto piacevole, nessun tipo di problema per quanto riguarda la famiglia Malfoy e la famiglia Parkinson, anzi, erano fieri dei loro figli per essersi scelti entrambi purosangue.

Ma questo non importava a Draco e ad Ariana, perchè si sentivano come in un perfetto puzzle, insieme si sentivano come se potessero conquistare il mondo.

Strano ma vero, non avevano litigato neanche una volta. Draco aveva gli occhi solo per la sua Ariana e viceversa. Mai una gelosia, mai un fraintendimento. La loro relazione era rose e fiori.

La classica relazione alla fine di un film, il loro "vissero felici e contenti", ma non c'era una "fine", questo perchè il Re dei Cattivi era resuscitato, uccidendo l'innocente Cedric Diggory. Stava recuperando i suoi Mangiamorte e si espandeva a macchia d'olio. Mai i due innamorati potevano pensare che il cattivissimo Signore Oscuro avrebbe rovinato la loro vita.

Ma procediamo una cosa alla volta, il quinto anno ad Hogwarts era agli sgoccioli, Draco non poteva essere più sicuro di ciò che stava per fare.

Si guardò l'anello che aveva in tasca più volte, sospirò, poi prese i libri che gli servivano per andare a "studiare" al Lago Nero.

Quando vide la sua Ariana le diede un grande bacio sulle labbra e prese anche i suoi libri, la ragazza sorrise, ripensando a quel giorno sotto la pioggia che si erano "conosciuti".

Si fermarono sulla sponda disabitata del Lago Nero, la ragazza fece un incantesimo e una tovaglia bianca e rossa e quadretti sfoggiò a terra, accompagnata dal classico cestino in vimini da pic-nic.

<No, piccola. Sai che non mi piace il rosso>: le sussurra dolce Draco.

Ariana fa un'altra magia senza dire nulla, ecco che la tovaglia diventò verde e bianca, il suo amato sfoggiò un grande sorriso spontaneo e le diede un altro bacio.

Stavano studiando Trasfigurazione, ognuno dal suo libro. Mentre mangiavano i sandwich, Draco era seduto e aveva le gambe stese sulla tovaglia, invece Ariana era stesa con la testa poggiata sulle gambe di Draco.

Quando il suo amato aveva terminato il panino iniziò ad accarezzarle i capelli. L'odore dello shampoo di Ariana per Draco era una droga, lo adorava, sapeva di ciliegia. Mentre facevano l'amore lui sprofondava in quel profumo.

Ariana continuava a studiare tranquilla, intanto Draco guardò ancora nella sua tasca e c'era l'anello, sospirò, doveva assolutamente chiederglielo.

<Tesoro, cos'hai in tasca? Mi da fastidio. Potresti toglierlo?>: Gli chiede Ariana mentre continua a guarda il libro.

<In realtà, devo chiederti una cosa. Riguarda la scatola che ho nella tasca>: sussurrò il biondino.

Ariana si tirò su per poi incrociare lo sguardo cenere del suo amato, alla vista dello sguardo ossidiana di lei, Draco iniziò a tremare, doveva farsi coraggio, la amava più della sua stessa vita.

Tornò a balbettare nervoso: <A-riana, e-c-ecco, volevo chiederti... (guardò in alto spaventato) volevo chiederti... se...>, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, poi gli tornarono in mente tutti i momenti felici che hanno passato durante l'anno, il sorriso di lei appena si svegliava, i suoi baci...

<Ariana, mi vuoi sposare?>: Disse tutto d'unfiato.

Poi con la mano tremante prese l'anello che riponeva in tasca e glielo fece vedere. L'anello brillava dorato sotto il sole che passava attraverso gli alberi.

Ad Ariana caddero subito due lacrime di gioia, era davvero la ragazza più felice del pianeta. Il ragazzo che tanto amava, sarebbe stato suo per sempre...oppure almeno lo credeva.

<Certo che ti sposo!>: Esclama Ariana felicissima.

Lo abbracciò così forte, che lui provò dolore, l'anello oltre che dorato e luccicante, era formato da tanti piccoli cerchi scintillanti che si incastravano tra loro, era bellissimo!

Ariana lo baciò e presi dall'enfasi del momento, fecero un incantesimo che li fece svanire agli occhi degli altri, poi facero l'amore ancora più appassionato di quello che di solito facevano.

Tornati al castello, Ariana felicissima ne parlò con Hermione e con tutte le sue amiche, erano giovani, ma innamorati.

Finito l'anno scolastico, i due decisero di dire anche alle loro famiglie la lieta notizia, come dicevo prima la famiglia Parkinson e la famiglia Malfoy, esplose dalla felicità.

Lucius Malfoy, il padre di Draco, era talmente felice da organizzare una cena, per conoscere la sua futura nuora. Oramai i ragazzi erano promessi in matrimonio, un matrimonio purosangue.

Infatti la bella Ariana si presentò alla cena, portava un vestito davvero grazioso, era stretto sul corpetto, come lei era solita a fare, largo in vita.

Il colore era verde, verde scintillante. Aveva molte balze, corto. Sul suo corpo perfetto stava d'incanto. Anche Draco si era vestito elegante.

Arrivati a Villa Malfoy, Ariana non sapeva davvero dove posare lo sguardo, era tutto favoloso, così "ricchesco".

Un uomo dai lunghi capelli biondo chiaro e occhi grigi, era all'ingresso, le avvicinò la sua mano per presentarsi, Ariana l'accolse, poi disse: <Mi chiamo Lucius Malfoy, molto piacere di conoscerti>.

<Il piacere è tutto mio signor Malfoy, io mi chiamo Ariana Parkinson>: risposè la bella ragazza.

<Parkinson è una famiglia di purosangue che discende da Perseus Parkinson, un ministro della magia, interessante. Molto piacere, mi chiamo Narcissa Malfoy, sono la madre di Draco>: si presentò anche una donna, dai capelli tra il chiaro e lo scuro.

Ariana strinse la mano anche a Narcissa, mentre lo faceva però, notò il Marchio Nero. 

Draco le aveva mentito dicendo che era un tatuaggio di famiglia, quello non era menzogna, perchè adesso tutta la famiglia Malfoy appoggiava Voi-Sapete-Chi.

La cena fu davvero gustosa, servita dai loro elfi domestici. Il salone era davvero grande, total black con dettagli verdi, davvero elegante e maestoso.

Purtroppo arrivarono al tasto dolente, la Guerra Magica che stava arrivando, Draco non era d'accordo, ma Lucius parlò alla sua fidanzata del Signore Oscuro. Questo perchè la vedeva molto potente e capace con la magia. Il signor Malfoy vedeva in Ariana, una "figlia" forte che non si spaventava spesso come faceva il suo vero figlio.

Il povero Draco non volendo ha fatto fare spesso a Lucius e Narcissa una figuraccia, insomma, non è riuscito ad uccidere Silente. L'unica cosa che era riuscito a fare era sistemare l'Armadio Svanitore. Non era il massimo però per Casa Malfoy.

<Sai, Ariana. Adesso che diventerai una Malfoy, una di famiglia. Ci piacerebbe tanto che tu venissi alle riunioni del Signore Oscuro. So che sei bravissima con la magia, magari ti farà diventare una di noi>: le propose Lucius.

Soltanto adesso Ariana capiva, quel tatuaggio, non c'entrava nulla con la famiglia Malfoy, sì, loro lo servivano, ma era lo stemma dei Mangiamorte.

<Padre, per favore. Ariana non vuole fare queste cose>: Draco cercò di proteggere la sua amata.

La ragazza però, scelse la strada senza ritorno, il lato oscuro. Togliendosi dalla strada Grifondoro che si era creata: <Perchè no tesoro? In fondo ne fai parte anche tu. Se il signor Mlafoy dice che ne sono in grado perchè dovrei rifiutare?>

A Lucius comparì un bel sorrisone, finalmente c'era qualcuno capace di cui ventarsene.

<Ho detto no, Ariana>: continuò Draco già inalberato.

Anche alla ragazza però arrivò l'ira, guardò il suo amato e disse prepotente: <Draco, saremo marito e moglie. Devi appoggiarmi in ogni cosa che desidero fare. Non voglio ripeterlo>.

Draco annuì leggermente spaventato, aveva solo paura che lei lo lasciasse. Perchè non sapeva vivere senza Ariana.

Il sorriso di Lucius si ampliò ancora di più.

<Benvenuta nel lato oscuro>.

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