~You don't need a crown to be loved~|TodoBaku|

~L'inizio della fine~

"Buongiorno fratellino!" la voce irritante di mio fratello Natsuo mi svegliò.

Solo lui poteva essere così pimpante di prima mattina.

Contando che, probabilmete, voleva uscire a caccia insieme mi rimisi a dormire.

Non mi importava più di tanto.

"Shoto muoviti. Svegliati, vestiti e raggiungici nella sala del trono,ora! Ti aspettiamo lì." questa, invece, era la voce di Touya. Sembrava abbastanza indispettito, meglio non farlo arrabbiare sul serio.

Così mi alzai e mi preparai per uscire dalla mia stanza ma prima di dirigermi dai miei fratelli decisi di passare al piano di sotto per dare il buongiorno al mio ragazzo.

Corsi verso camera sua ma non era lì, alchè andai verso in cucina per chiedere a Inko.

"Buongiorno Inko, sai dov'è Katsuki? L'ho cercato in camera sua ma non c'è."

Inko era l'unica a sapere di noi due a palazzo.

"Buongiorno Shoto. Ecco, sì...andava verso la sala del trono l'ultima volta che l'ho visto. Non preoccuparti più di tanto" disse vedendo un improvviso alone di preoccupazione apparire sul mio volto. "A meno che non vi abbia visto qualcuno, cosa al quanto improbabile, siete al sicuro."disse facendomi l'occhiolino.

La ringraziai e mi diressi a passo svelto in direzione della sala del trono.

Mentre camminavo per i corridoi del castello, le parole di Inko mi rimbombavano nella mente.

E se, invece, qualcuno ci avesse visti? E se ci separassero? Non potrei aasolutamente sopportarlo, gli ho promesso di stargli accanto per sempre e così sarà.

Quando misi piede dentro la stanza mi si fermò il cuore per un istante...credo che l'infallibile istinto femmilnile di Inko si sia sbagliato sta volta.

Katsuki era in piedi, a testa bassa, davanti ai miei genitori, seduti sui rispettivi troni. I miei fratelli erano in piedi accanto a loro e avevano uno sguardo tra il disgustato e il deluso. 

D'istinto corsi verso Kat e gli presi il braccio per cercare di calmarlo.

" Hey Kat, tranquillo...non è nulla di grave." 

"Lo spero Sho...lo spero."

Presi coraggio e finalmente parlai.

"Perchè ci avete convocati entrambi  qui?" ci fu un attimo di silenzio ma poi mio padre parlò.

"Mi sembra abbastanza ovvio."

Io e Kat ci guardammo, aveva uno sguardo spaventato...sembrava sull'orlo di piangere, il che non era da lui.

"Siete stati visti insieme a...baciarvi" disse con fare schifato. "Dovete porre fine a questo abominio ora!"

"No." presi coraggio e risposi così a mio padre.

Se perdo Kat perdo tutto.

"Come scusa? credo di non aver sentito bene."

"Hai sentito benissimo padre, non metteremo fine allanostra relazione." dissi prendendo la mano di Kat e stringendola facendo incrociare le nostre dita. Strinse la mia mano in risposta. Come potevo pensare di perdere tutto ciò.

"Mi dispiace, ma non era un opzione. Era un ordine." non gli dispiaceva affatto.

"No, non possiamo, non posso!" gli urlai contro e mi ritrovai, di conseguenza, gli occhi di tutti addosso.

"Perchè non puoi?"

"Perchè io lo amo!"

"E allora smetti e finisci di dire fesserie!"

"Non posso, non ci riesco!"

"Allora c'è un problema! Sei un egoista. Non pensi alla reputazione della famiglia? Pensa a cosa direbbe la gente. Voi due siete malati e per guarire dovete separarvi, è per questo che ho deciso che metterò delle guardie davanti alle entrate e le uscite della tua ala del castello,Shoto, così che questo...coso non possa più passare." sentenziò mio padre.

Non potevo crederci, non poteva essere vero...non poteva farmi questo.

In quel momento mi chiesi chi potesse essere stato a fare la spia, forse uno dei servi o delle guardie...dei miei fratelli mi fidavo, abbiamo sempre mantenuto i reciproci segreti.

"Mi scusi l'insolenza Maestà, ma non lo accetto. Cosa ci sarebbe di tanto sbagliato? Siamo solo due ragazzi innamorati e poi Shoto è il figlio più piccolo, non è al primo posto per il trono!" disse Kat sbottando, quando realizzò il tono di voce con cui aveva appena parlato indietreggiò un poco e mi strinse la mano.

"Oggi mi sono svegliato bene e cercherò di essere gentile sorvolando il tono impertinente con cui ti sei rivolto ad un autorità come me." 

A sentire le parole svegliato bene e gentile riferite a mio padre mi venne quasi da ridere ma ovviamente cercai di trattenermi.

"In ogni caso, non potete farmi cambiare decisione. Ormai è stato deciso...e poi lei è dovrebbe arrivare tra poco, non è vero cara?" disse rivolgendosi a mia madre.

"Lei chi?" chiesi un po' acido.

"Ma come Shoto? Non ti ricordi della contessa Momo?" disse mia madre, che fino a quel momento non aveva proferito parola.

Momo...è la ragazza del ballo. Mi ricordo di lei ma...cosa centrava ora? Perchè stava arrivando?

"Certo che mi ricordo,ma perchè viene qui?"

"Per il fidanzamento ufficiale, mi pare ovvio."

Fidanzamento?

Guardai Kat che aveva uno sguardo altamente irritato. 

Mi guardò anche lui, era deluso, arrabbiato e non lo biasimo.

I miei pensieri vennero interrotti dal suono del portone principale che si apriva.

"Sire, sono arrivati!" annunciò un servitore.

"Bene Shoto, è il momento di accogliere la tua futura moglie." disse mio padre dirigendosi verso di me.

Mi prese per un braccio e mi trascinò verso il portone.

A un certo punto si girò a guardare il biondo "Tu è meglio che rimani qui, così da non creare ulteriori problemi." disse. 

Cercai di liberarmi dalla sue presa e dopo un paio di tentativi ci riuscii. 

Corsi indietro da Kat e mi fiondai sulle sue labbra, era un semplice bacio a stampo ma la paura che potesse essere l'ultimo lo arricchì di emozioni.

"Tranquillo Kat, sistemerò tutto. Te lo prometto." dissi guardandolo negli occhi.

Lui abbassò lo sguardo e parlò

"Lo spero proprio...ti amo Shoto."

"Anche io Katsuki." e detto questo mi ricongiunsi a quella che dovrebbe essere la mia famiglia, ma che ormai non consideravo più tale.

~Spazio Autrice~

Ciao gentee!
Come va?

Oggi capitolo un po' triste...forse un po' tanto ma vabbè HAHAHA

scusate, davvero<3

Byeeeee