Nuove sensazioni

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«Ti avevo detto di non ucciderlo!» la voce di Shakai riverberò nel capanno vuoto e grande.

«Ma fino a ieri non era morto!» Bonnie si imbronciò, grattandosi nervoso la pelle sotto le fasce. Quel giorno aveva indossato solo dei pantaloni di tela (che tra l’altro, non essendo abituato, pungevano e grattavano) e aveva lasciato la pelliccia a casa, provando troppo calore nel mettersela sopra tutte quelle esagerate bende, che Shakai aveva stretto in modo che non se l'è togliesse.

Antiel incrociò le braccia al petto «Va bene, calmiamoci.» si abbassò a guardare lo sconosciuto oramai freddo «Questo è proprio andato.» sghignazzò, evitando di toccarlo. «Ci tocca bruciarlo… Quanto forte lo hai colpito?» borbottò rivolto al coniglio, intravisto il sangue sotto la nuca.

«Ma ne abbiamo un altro.» James si voltò verso il secondo ragazzo che avevano rapito lo scorso giorno.

Shakai lasciò andare un sospiro rumoroso e si avviò verso la loro cavia. Il ragazzo in questione ringhiò e nonostante avesse i polsi legati l’uno con l’altro e sostenuti da una catena di ferro a penzolare dal tetto, si lanciò in avanti sputando saliva, sfiorando con il suo naso, quasi quello di Shakai.

L’Alpha rimase fermo al suo posto e si voltò quando un altro ringhiò grottesco spezzò l’aria. Gli occhi dorati di Bonnie fissavano lo sconosciuto.

«Se non riesci a stare calmo, devo chiederti di uscire.» parlò.

Bonnie indietreggiò semplicemente, cercando di non far arricciare il naso dal fastidio. Si appoggiò ad una parete umida, senza mai distogliere lo sguardo.

«Che diavolo è quello? Non ho mai sentito un odore simile.» il ragazzo che sembrava essere più giovane di tutti, si fece sentire, senza spostarsi. «E liberatemi. Cosa volete da me?» strattonò le braccia indolenzite, mentre provava a non sentire il tanfo che arrivava dal corpo di quelli che una volta era suo fratello.

Shakai si avvicinò di un passo. Con gli occhi di lava scintillante, ignorò la prima domanda «Ho saputo che l’altro giorno eri ai confini del mio branco.» sbuffò sulla sua faccia «Cosa volevate tu e il tuo amico? »

Scelse quella tra le altre mille domande.

La vittima non sembrava collaborare neanche in minima parte, alzò un piede e calciò Shakai sullo stomaco, facendolo cadere a terra «Bastardo, lasciami andare.» ringhiò con i canini oramai allungati.

Nessuno vide Bonnie correre, ma tutti lo videro quando oramai aveva le mani sul collo del ragazzo che, ora non toccava più a terra.

Gli occhi di Bonnie erano spalancati e le unghie stavano uscendo, trafiggendo quella pelle scura. Il ragazzo boccheggiò con la testa rivolta verso l’alto e la bocca spalancata.

«Lascialo Bonnie.» James provò a parlare ma quando venne fulminato anche lui, rimase in silenzio, già pregando gli Dei di portare con sé quell’anima. Antiel non aveva battuto ciglio, provando antipatia per quel tipo, forse per via del suo sangue da tenebris.

Bonnie non vedeva altro che la preda tra gli artigli, non sentiva altro che l’odore di sangue a colargli sulle mani, non vedeva altro che Shakai cadere a qualche metro di distanza. La sua faccia dolorante e la mano sullo stomaco.

Ma qualcosa fece breccia in quei pensieri, nella sua testa annebbiata dalla rabbia. Qualcosa di caldo gli toccò la schiena e il suo braccio tremò.

Finalmente staccò gli occhi dal volto del ragazzo, ora completamente rosso e intravide intorno ai suoi fianchi, due braccia intrecciate. Le mani avevano i palmi poggiati sulla sua pancia, provocandogli scariche elettriche.

Il Lupo & Il Coniglio [Ͳℯ𝓂𝒶𝓉𝒾𝒸𝒶 𝒪𝓂ℴ𝓈ℯ𝓈𝓈𝓊𝒶𝓁ℯ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora