Sogno

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L'artiglio del vecchio sciamano affondò troppo ferocemente nel petto gonfio dell'alpha, toccò quasi il cuore, Bonnie poté sentire il rumore del muscolo tenero tagliarsi. L'atmosfera intorno a loro era tetra, opaca. Coperta da fumo grigio.

Con gli occhi, seguì il sangue scuro e odoroso di ruggine sgorgare a fiotti lungo la ferita, lo sciamano rideva in modo grottesco mentre il corpo si sporcava di rosso. All'improvviso il coniglio si tappò le orecchie, rotte dal forte ruggito uscito dalle labbra dell'altro, era stato così improvviso che non si accorse di essersi inginocchiato e aver piegato la testa esponendo il collo. Neanche si rese conto di essere un umano. Neanche si vide.

'Che succede? Perché mi sto sottomettendo?'

Lo scenario adesso era cambiato, non era macabro come prima, il cielo scuro aveva lasciato spazio all'alba, colorandolo artisticamente. Si trovava nella radura dell'erba alta, il posto in cui era avvenuto il loro primo incontro.

Niente sembrava cambiato, gli alberi alti coprivano il cielo, possenti come sempre, qualche fiore era sparpagliato qua e là ed il terriccio secco si era trasformato in soffice erba verde brillante.

Shakai avanzava mezzo trasformato verso Bonnie, il suo petto nudo era ancora sporco ma la ferita era scomparsa, la pella caramello che rispecchiava il suo odore risplendeva contro i raggi solari. Gli occhi sembravano minacciosi mentre avanzava attentamente a piedi nudi, il pezzo di pelle copriva a mala pena l'eccitazione che stava provando nel guardare l'altro inginocchiato dinnanzi a lui che teneva le mani a stringersi forte le cosce, semiaperte per la posizione.
«Penso tu abbia finalmente capito chi sono io.»

Bonnie ascoltò senza guardarlo, era intimorito da quella figura troppo grande e tonica, non si rese davvero conto quando annuì, soggiogato dalla sua presenza.

«Sono contento di averti trovato, mia Anima.»
La testa scattò in avanti tornando dritta, dopo quelle parole, un lembo del suo collo pulsò vivacemente mandandolo a fuoco. Capelli grigi coprirono un po' della sua visuale, improvvisamente scura.

«Cosa?»
No, non aveva davvero capito.

Gli occhi nocciola si scontrarono con quelli rossi ed elettrici, solo lì si accorse che non erano minacciosi ma nascondevano ben altro.
Bonnie poté leggerci la lussuria e l'amore, caldo come il sole d'estate e fresco come il vento che ti scompiglia i capelli.

' Cos'è questo? il mio cuore, il mio cuore trema'

La mano lasciò la coscia per premersi il petto all'altezza del cuore, tamburellava con ferocia, sembrava voler raggiungere il petto dell'altro e ricongiungersi con il muscolo che lo teneva in vita.

Seguì con attenzione i movimenti di Shakai a cui le ginocchia cedettero verso il basso, Bonnie nel mentre era immobilizzato, i sentimenti lo ancoravano là, senza consenso.
Inginocchiati uno davanti all'altro si fissavano, come per imprimere in mente quei ricordi che sembravano tanto realistici.

E quando le emozioni diventarono troppe sentì un sonoro click e si ritrovò in piedi. Ora era Shakai ad essere inginocchiato, lo sguardo puntato verso di lui dal basso, mostrava un velo di paura.

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Le orecchie si rizzarono facendolo alzare di scatto.
Era tornato nella sua tana, nulla di strano. Niente radure, niente cerimonie e specialmente, niente Lupo.
Il sogno lo aveva destabilizzato. Era solo un sogno, vivido come la realtà, ma un sogno. Sentiva ancora certe sensazioni impresse addosso.

'Cosa c'entra quel lupo con me?'

Era molto presto quando Bonnie uscì dalla tana, l'arietta notturna era ancora pungente e c'era odore di rugiada, la quale sporcava la superficie dell'erba e le punte delle foglie.

Il Lupo & Il Coniglio [Ͳℯ𝓂𝒶𝓉𝒾𝒸𝒶 𝒪𝓂ℴ𝓈ℯ𝓈𝓈𝓊𝒶𝓁ℯ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora