Umano

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Correva a per di fiato Shakai, poteva sentire le none del mese correre dietro di lui, doveva essere più veloce di così, non poteva essere acciuffato, doveva trovare il coniglio prima che quel giorno imprigionasse nuovamente lui e il suo villaggio,...

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Correva a per di fiato Shakai, poteva sentire le none del mese correre dietro di lui, doveva essere più veloce di così, non poteva essere acciuffato, doveva trovare il coniglio prima che quel giorno imprigionasse nuovamente lui e il suo villaggio, doveva trovare il coniglio prima che lo trovassero Molkov e i Tenebris, con il loro viaggio di entrata al Magna Coetus.
Non poteva credere che il batuffolo fosse scappato da lui, il suo cervello rifiutava di crederci e il cuore doleva crepato.

Il coniglio aveva approfittato della sua evidente debolezza nei suoi confronti, si era nutrito riacquistando forze e poi non appena aveva avuto un attimo di svista, era scappato come un codardo da lui.
Come foglia al vento era uscito dal suo raggio visivo volando chissà dove.

Gli occhi del lupo grigio erano stati completamente mangiati dal nero, angoscia, sofferenza e rabbia.
Era stato tradito.
Correva forte mantenendo il respiro al ritmo dei passi, in quel momento avrebbe potuto uccidere persino la sua Anima, nessuno gli aveva insegnato a tenere a freno i suoi sentimenti e sapeva che in quel momento ne avrebbe avuto incredibilmente bisogno.
Scivolò su un pendio fangoso, si alzò subito lasciandosi scappare dalla bocca alcuni gemiti di tristezza, vibranti nel bosco.

_Poco prima_

L'Alpha stava aiutando a sistemare i punti in cui sarebbero state portate le donne per le cure dopo l'atto, fin quando aveva sentito il tanto amato particolare odore mandorlato scomparire dal villaggio e da intorno a lui, subito aveva arricciato il naso recandosi nella sua tana, timoroso di scoprire cosa stesse davvero accadendo.

Successivamente tutti i presenti lo avevano visto schizzare verso il bosco, lasciandosi dietro, l'odore amaro della delusione.

Zacary aveva sospirato alzando una cassa di unguento, spesso aveva visto gli occhi del coniglio perdersi e inumidirsi oltre il fiume durante gli allenamenti, sul viso aveva l'evidente voglia di fare ritorno a casa sua, e Shakai per ora, non era nessuno per impedirgli di andare dove voleva.

Gli occhi di ghiaccio si posarono sulla schiena della sua Anima, chinato sulle brande di supporto, sorrise.
Doveva capire da solo che la fiducia andava presa poco per volta, non era un oggetto come le sue pellicce che tanto amava possedere

La corsa si interruppe e con lei i giorni futuri, il movimento del resto degli animali e lo scorrere del tempo,  l'aria cessò di circolare e Shakai con lei smise di respirare.
Il presente smise per un attimo di esistere, Shakai smise di pensare, la rabbia e tutti i sentimenti negativi erano corsi via dal suo corpo, raggiungendo il fiume davanti a lui, venendo trascinati chissà dove.

Aveva raggiunto il posto d'addestramento di Zacary, aveva seguito senza volerlo la scia alla mandorla, dolce ma preziosa.
Ora, era lui il codardo, tornato umano aveva fatto fatica a mettersi in piedi, complici le gambe terribilmente molli per quel momento magico, aveva raggiunto a stento un albero e sostenuto da questo guardava di nascosto il coniglio, che più coniglio non era.

Il Lupo & Il Coniglio [Ͳℯ𝓂𝒶𝓉𝒾𝒸𝒶 𝒪𝓂ℴ𝓈ℯ𝓈𝓈𝓊𝒶𝓁ℯ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora