Dopo una visita durata appena dieci minuti sapeva dove si trovavano le autorimesse, il blocco armadietti, l'infermeria, la sala mensa,la palestra, l'ufficio del capitano e il deposito.
"Questa è la stazione di Tampa, benvenuta a bordo bellezza."
Heavenly annuì e decise che era già arrivato il momento di mettere a posto il primo.
"Intanto il mio nome è Heavenly se per caso non ti è arrivato prima, ti consiglierei di usarlo. Comunque ti ringrazio per il benvenuto, potrei sapere qual è il mio armadietto? Almeno saprò dove riporre la mia roba."
K2 scoppiò a ridere.
"Bellezza hai un nome singolare e un bel po' di fegato. Quanti anni hai?"
Heavenly si stupì della domanda ma rispose comunque.
"Ho ventiquattro anni ma non vedo come questo possa cambiare il fatto che non hai capito il mio nome."
Ottenne solo un altra risata e la cosa la stava innervosendo non poco.
Incrociò le braccia e attese con impazienza che il tipo di quasi due metri che le stava davanti la smettesse di ridere.
"Ok ok. Giuro che non ridevo da tanto, sei divertente Heavenly. Vieni con me che andiamo a stampare il numero ventiquattro per il tuo armadietto. Qui usiamo numerare gli armadietti con l'età di chi lo occupa."
Tornarono al centralino e K2 si occupò di stampare il numero su carta adesiva con il suo nome scritto sotto.
"Ecco qui belle..ops scusa, Heavenly. Troverai una divisa all'interno dell'armadietto ma non so se le misure sono giuste. Nel caso ritorna qui e vedremo che posso fare. Se puoi vuoi che ti accompagni non fare complimenti."
Heavenly quasi gli strappò l'adesivo dalle mani.
"Faccio da sola. Resta pure al centralino."
Ritornò nella parte della caserma dove erano gli armadietti e ne apri uno senza alcun riferimento attaccato.
Ma scoprì essere già occupato.
Un cappellino nero con visiera, un paio di cambi di magliette, un mazzo di chiavi, una bottiglia di profumo che permeava tutto l'armadietto e sul fondo un paio di sneakers bianche.
Il profumo era molto forte ma allo stesso tempo non era fastidioso, le sarebbe piaciuto scoprire a chi apparteneva.
Chiuse l'armadietto e aprì il successivo che conteneva solo un pantalone blu scuro con due strisce su una gamba di colore rosso e giallo e una polo simile con il logo della stazione cucito sulla sinistra.
Si spogliò velocemente e indossò la divisa, l'unico problema era dato dal fatto che nell'armadietto non c'erano degli scarponcini.
Così si avviò scalza da K2 per farsi dire come risolvere il problema.
"No signorina Shepard, non è che non voglio crederle. Il problema è che non c'è nessuno in stazione. Provi a prendere una scopa magari Carlo scende."
K2 era alle prese con una telefonata e le sorrise sornione quando lei gli mostrò i piedi scalzi.
"No signorina non deve spaventarlo, deve solo spingerlo. Certo che non cadrà, Carlo ha gli artigli. Ora però devo lasciarla signorina Shepard ho una questione più urgente da risolvere. Certo che anche Carlo è urgente signorina ma io..."
"Dai dammi il telefono."
K2 le rivolse uno sguardo divertito.
Mise una mano sul ricevitore per non farsi sentire e le passò il telefono.
"Se riesci a convincerla a chiudere ti pago il pranzo."
Heavenly prese il telefono e gli puntò un dito per ammonirlo.
"Signorina Shepard, salve. Ehm si, mi chiamo Heavenly e sono appena arrivata qui in stazione. Mi dica qual è il problema?"
La donna con poco garbo le espose il suo problema, il suo gatto, Carlo, si era arrampicato sull'albero davanti casa e non riusciva a scendere perché aveva paura.
"Ascolti signorina Shepard, può provare a fare una cosa. Se Carlo non scende verrò io stessa a prenderlo sull'albero va bene?"
La donna seppur controvoglia si mostrò propensa a darle ascolto, così le consigliò di legare una fetta di prosciutto alla scopa e sventolarlo davanti al naso di Carlo, di sicuro sarebbe sceso.
In caso contrario le comunicò che restava in attesa di una nuova chiamata.
Riattaccò la cornetta e incrociò le braccia restando in attesa.
K2 scoppiò a ridere e si allontanò dalla stanza per farvi ritorno dopo qualche minuto con un paio di scarponi nuovi di zecca.
"Spero di aver azzeccato il numero Cenerentola, se non vanno bene nel deposito troverai altri numeri."
Gli tolse gli scarponcini dalle mani e prese posto sulla sedia per infilarli.
"Piantala di affibbiarmi nomignoli. Comunque mi devi un pranzo."
K2 saltò sull'attenti e le strizzò un occhio.
"Grazie per avermi liberato dalla Shepard. È una arzilla ottantenne che crede di avere ancora cinquant'anni e ogni giorno chiama perché il suo gatto Carlo sale sull'albero e dice non sappia scendere."
Heavenly infilò gli scarponcini e si mise in piedi per sentire se erano giusti.
" Fammi indovinare quando arrivate a casa sua Carlo ha vinto la paura ed è già sceso vero?"
K2 allargò le braccia e fece un sorriso compiaciuto.
"È il fascino del pompiere."
Ogni volta che diceva una fesseria le sue sopracciglia facevano su e giù e fu inevitabile per Heavenly scoppiare a ridere.
"Ok che devo fare?"
"Per il momento niente, se vuoi puoi parlarmi un po' di te e dirmi come mai hai scelto proprio questo lavoro."
Heavenly storse il naso, era proprio quello che voleva evitare.
"Non mi piace parlare di me. Ma ho studiato per diventare un paramedico per entrare qui perché mi piace. Tu invece come ci sei finito qui?"
Meglio portare il discorso su altro che non fosse la sua persona.
K2 imitò la sua smorfia.
"Sai quando si dice che la vita ti offre una seconda possibilità? Bhe io l'ho colta ed eccomi qui. Ero un primato nel free climbing, sai cos'è?"
Heavenly strinse le spalle.
"Mi pare sia arrampicata a mani libere?"
"Esatto, ero uno dei migliori. Lo facevo solo per puro divertimento e svago, quando sei su una parete a strapiombo non puoi pensare: 'cazzo ho chiuso il gas?', l'unico tuo pensiero è arrivare in cima e non sfracellarti al suolo. Un esaminatore sportivo mi notò e volle allenarmi per partecipare alle olimpiadi. Ma la competizione, il record, i trofei e una mano sudata mi misero troppa ansia e mi fecero fare un volo di quasi undici metri. Fortuna che quando inizi uno sport estremo la prima cosa che ti insegnano è come cadere. Così ci ho rimesso solo quattro costole, il braccio sinistro e la gamba fratturata in tre punti e tanta paura. Quando un paramedico dei vigili del fuoco mi ha imbragato in barella per essere tirato su mi ha detto ringrazia dio che non sei morto figliolo. Da lì ho mandato a puttane le gare, e il free climbing che non potrò più fare, e mi sono infilato qua dentro. Ora tiro giù gatti dagli alberi e salvo donzelle in calore."
Fece su e giù con le sopracciglia e Heavenly annuì e sorrise.
In quel momento un vociare provenì dal retro e K2 si passò una mano nei capelli.
"Ecco i primi colleghi, sappi bellezza che qui tutti hanno un soprannome quindi preparati che nelle settimane a seguire ti chiameremo in tutti i modi possibili prima di arrivare al tuo nome di battesimo qui in caserma."
Heavenly alzò gli occhi al cielo, lo aveva già detto che odiava i nomignoli?
"Ma è proprio necessario?"
Prima che K2 potesse rispondere un tipo con una fascia blu legata sulla fronte entrò nella stanza e le rivolse a malapena un occhiata.
"Ehi K2 quante volte ti ho detto di non portare conquiste qui? Chi è questa ora? Ieri non era rossa?"
K2 si mise a ridere mentre Heavenly era arrabbiata già dopo appena un ora in cui si trovava in caserma, nessuno la chiamava 'questa'.
Si alzò e si presentò davanti al tipo leggermente più alto di lei con i capelli appena sotto le orecchie e un aria arcigna stampata in viso.
"Questa si chiama Heavenly Davidson, sono il nuovo paramedico e con l'assurda propensione che avete qui di affibbiare nomignoli suppongo tu sia, chi, Rambo?"
L'uomo abbozzò un sorriso appena accennato e le strinse la mano.
"Il nuovo paramedico eh? Bene Heavenlynomestrano, benvenuta nel fuoco. Eh sì, io sono Rambo."
Heavenly fece una smorfia di disappunto.
"Ok Rambo ma un nome anagrafico ce l'hai?"
L'uomo la soppesò con lo sguardo per un paio di minuti.
"Quando ti troverai tra le fiamme dell'inferno a poco ti servirà pronunciare il mio nome, sarà più facile gridare Rambo aiuto, credimi, bambina."
"Attento Rambo, Cenerentola qui odia i nomignoli."
Rambo scoppiò a ridere.
"Allora temo che ci divertiremo un po'."
A Heavenly non restò che soccombere e aspettare che tra tanti nomignoli trovassero quello che più le si addiceva, sperava solo che decidessero in fretta.
"Wo wo wo, cosa vedono i miei occhi. Due piccole montagne e una collina notevole. Chi è questa visione?"
Un tipo piuttosto carino con i capelli ben sistemati sul biondo dorato e degli incredibili occhi verdi si piazzò davanti a Heavenly guardandola dall'alto in basso.
K2 si avvicinò e si mise davanti a lei.
"Vacci piano Jack, è appena arrivata cerca di non spaventarla. E tu Cenerentola stai attenta a questo tipo, ti potrà sembrare un angelo ma è un grande bastardo."
Jack spostò K2 e le rivolse un sorriso ammaliante.
"Fuori dai piedi K2, non sono come mi descrivi. Ciao splendore, io sono Jack. Sei libera stasera? "
Per Heavenly fu inevitabile scoppiare a ridere.
Risata che non passò inosservata al capitano che entrò nella sala per comunicare ai suoi uomini i nuovi turni.
Nessuno si era accorto di lui e poté osservare la ragazza da lontano.
Postura dritta, capelli lunghi, neri come il carbone, fisico asciutto con notevoli curve, secondo Jack sarebbe stata un problema una donna in caserma. Ma avevano bisogno di un paramedico e non aveva potuto non accettare l'unica candidatura.
La sua voce delicata e armoniosa gli giunse dritta al cervello, sembrava un calmante, mentre comunicava a Jack il suo nome.
"Mi chiamo Heavenly e sono il nuovo paramedico. Non sono libera stasera ne le successive. Perché tu ti chiami solo Jack?"
Jack cambiò subito espressione, da gioviale e fanfarone divenne gelido.
"Non sono stati in grado di trovarmi un nomignolo. Ci hanno provato ma nessuno mi si affibbiava a dovere e hanno rinunciato."
Le parlava con voce dura guardandola dritta negli occhi, sperando forse di intimorirla in qualche modo.
Heavenly gli sorrise e poi incrociando le braccia gli rispose con voce canzonatoria.
"Hanno provato con Casanova?"
Tutti scoppiarono a ridere mentre Jack divenne furioso.
"Ne hai di fegato ragazzina. Stai attenta che non mi piacciono molto gli spiritosi, perciò ti consiglio di non pestarmi i piedi. O ti assicuro che rimpiangerai di essere entrata qui."
Heavenly fece spallucce.
"Ok Jack, contaci."
"K2! Questo è il nuovo orario di turni. Appendilo e tenetene conto!"
La voce imperiosa che parlò fece scattare tutti sull'attenti.
Heavenly si girò di scatto per vedere a chi apparteneva la voce che le aveva procurato un brivido lungo la schiena.
Un bell'uomo, sulla trentina, barba incolta e capelli castani spettinati. Indossava la stessa divisa che avevano tutti, ma sembrava che a lui fosse stata cucita addosso.
Le rivolse a malapena un occhiata e così come era entrato se ne andò.
"Ehi K2 quando ho il turno? Spero che il capitano non mi abbia messo notte domani, devo vedere una tipa."
"Jack prima o poi resterai impigliato in una rete e addio pesciolino."
La battuta di Rambo fece ridere tutti tranne Jack che era occupato a controllare i turni.
Heavenly era rimasta colpita da quello che Jack aveva chiamato capitano, l'aura di superiorità che emanava la destabilizzava.
Ma era solo la prima volta che lo vedeva, forse si era sbagliata.
In resto della giornata passò fin troppo in fretta.
Verso sera i colleghi le dissero che doveva integrarsi con il gruppo e la invitarono a cena.
Si recarono in una tavola calda proprio di fronte alla caserma e ordinarono degli hot dog e chili piccante.
"E dimmi nomestrano, perché hai un nome così strano?"
Heavenly si strinse nelle spalle.
"Perché questo piaceva ai miei?"
Rambo annuì e ordinò il secondo hot dog.
"Si ma dovremo chiamarla in qualche modo, che ne pensate di Honey?"
La proposta arrivò da Joy Dawson, soprannominato Crypto per la sua manìa sulle criptovalute.
Heavenly ingoiò il boccone e scosse la testa.
"Non mi piace Honey. Non sono affatto dolce."
"Se non sei dolce allora potremmo chiamarti Chuchy."
Un altro collega che si era presentato come Mick Norris o signor Spock per via delle orecchie un po' a punta, la indicò agli altri mentre la soppesava con lo sguardo.
"Perché non Dolly allora?"
La proposta di Rambo fece ridere tutti.
Prima le davano della bambola assassina, poi della pecora, sperava solo che il supplizio avesse vita breve.
K2 come promesso pagò per lei e mentre stavano per congedarsi ancora una volta il capitano fece sentire la sua presenza.
"C'è un hot dog anche per me ragazzi?"
"Certo capitano, lo vuoi caldo o bollente?"
K2 rimarcò sull'ultima parola ammiccando e muovendo le sopracciglia su e giù.
"Sempre in vena di occasioni hot K2? Normale va bene."
"Capitano bisogna trovare un nome al nuovo componente della nostra squadra. Tu che proponi?"
Heavenly si sentì sotto lo sguardo indagatore di tutti i colleghi e del capitano e il disagio si impadronì della sua persona attanagliando lo stomaco.
"Al momento non mi viene in mente nulla. Quindi scegliete voi, per me è indifferente."
E per la seconda volta in poche ore così come era arrivato si dileguò.
A Heavenly sembrò che facesse fatica ad accettarla, ma poteva anche sbagliarsi. Nel corso dei suoi ventiquattro anni non era stata molto loquace con gli altri.
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Tienimi nel tuo cielo
ChickLitHeavenly ha fatto una promessa alla tenera età di sette anni, quando la vita dovrebbe darti tutto e farti vivere nella spensieratezza. Ha promesso all'uomo che ha rischiato la vita per lei che un giorno sarebbe diventata coraggiosa e forte come lui...