la torre nord

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Una settimana dopo.....

Harry non vedeva la bestia da una settimana.
Sembrava scomparsa nel nulla.
Non si presentava nemmeno per la cena alle sette dato che, a detta dei suoi amici, la bestia cenava o prima o dopo di lui.
Harry ormai aveva imparato a muoversi nel castello senza problemi e passava le sue giornate nell'immenso giardino, a chiacchierare con i suoi nuovi amici o a camminare per il castello in cerca di luoghi nuovi da scoprire.
Ogni tanto il suo sguardo si puntava sulla torre nord, che svettava imponente verso il cielo.
La torre più alta che Harry avesse mai visto.
A volte aveva la sensazione che la bestia potesse essere lì, chiuso in se stesso per chissà quale motivo.
Harry non aveva mai fatto parola a nessuno, ma la sua curiosità su cosa nascondesse la torre lo tormentava ogni singolo giorno.
E il fatto che la bestia non si facesse apparire ai suoi occhi non lo aiutava.
Sapeva che gli aveva promesso di non andare mai lì, ma non sapeva che fare.
Così una sera, approfittando dell'assenza dei suoi amici dato l'orario in cui tutti tecnicamente dovrebbero dormire, Harry, ancora vestito con gli abiti che puntualmente trovava sul manichino accanto al letto ogni mattina, uscì velocemente dalla sua stanza e iniziò a camminare in punta di piedi.
Camminò in punta di piedi finché non arrivò alla porta nascosta da un telo che portava alla torre.
Gliel'aveva mostrata Amelia qualche giorno prima, solo per ricordargli di non andarci mai.
Ma quella volta era deciso più che mai a trasgredire la regola, anche se aveva paura delle conseguenze.
Spostò il telo strappato e sfilacciato e fissò la porta.
Delicatamente la aprì abbastanza per passare e rimase stupito.
Per un attimo aveva creduto che fosse chiusa a chiave come quando l'aveva vista assieme ad Amelia.
Scrollò le spalle e richiuse la porta e vide una rampa di scale che si estendeva a mo'di chiocciola fino alla cima.
Prese un respiro di sollievo e iniziò a salire le scale un gradino alla volta finché non arrivò in cima.
Trovò una botola, delicatamente la alzò e si trovò in una stanza circolare, deserta, senza arredamenti,anch'essa circondata da piante rampicanti sulle pareti e un balcone che dava sul panorama esterno.
Harry si guardò intorno e notò su una parete un quadro che rappresentava un ragazzo bellissimo, vestito elegantemente con una giacca verde scuro.
Ma la cosa che lo colpì maggiormente furono i suoi occhi azzurri.
Limpidi e enigmatici.
Harry: sembrano.... così familiari......
Harry scosse la testa e tornò a guardarsi intorno finché non vide, proprio al centro della stanza un gigantesco rovo che saliva verso l'alto e fino a quando, sulla cima, era poggiata una rosa rossa.
Solo in quel momento Harry si accorse che ai suoi piedi c'erano almeno una quarantina di petali di rosa oramai appassionati.
Harry contò quelli rimasti.
Harry: sono dieci....
Harry allungò la mano, come attratto da una forza misteriosa che voleva che toccasse la rosa.
Ma quando stava per farlo sentì un ruggito alle sue spalle e qualcuno che lo spingeva via.
Non gli ci volle molto per capire che era la bestia, furiosa per quello che aveva fatto.
Aveva trasgredito la regola e l'aveva colto in flagrante dove non doveva essere.

Angolo autrice

Harry trasgressivo

Questo è il quadro che ha visto Harry

Questo è il quadro che ha visto Harry

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Che accadrà?

Alla prossima!

Beauty and the Beast {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora