«Rindo Haitani»

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~𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞~

[diciamo un grazie collettivo a deku-sei-un-broccolo che mi ha aiutato a finirla :D]

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"hai una foto?"

"si, ma non sperarci nemmeno"

"ufff, almeno è figa?" domandò in modo sempre più invadente il suo collega

"Sanzu - richiamò severamente Ran dalla poltrona affianco attirando tutta l'attenzione su di lui - ...lo è"

"RAN!!"

Rindo si strofinò le tempie con gli indici alla ricerca di un po' di solievo ma ritrovò solo ancora più fastidio sentendo le forti risate dei due ormai ubriachi fradici.

"mi vuoi spiegare perché Sanzu è qui?" domandò al fratello

"aveva detto che aveva del vino - scrollò le spalle mostrando la bottiglia tra le sue mani - e in più dovevamo pur festeggiare la tua splendida notizia"

"uh? Di che diavolo stai parlando ora?" borbottò frustrato

"Rindo-kun non essere timido!! Non mi avevi mai detto di essere sposato~" rise il ragazzo dai capelli rosa

Il minore degli Haitani non poté non lanciare un occhiataccia al fratello che nel frattempo stava cercando di contenere le risate mentre rischiava di strozzarsi per via del liquido che aveva ancora in bocca.
Con ormai una vena pulsante sulla fronte appoggiò il calice sul tavolino in centro al salone e prendendo la sua giacca dall'attaccapanni uscì dall'appartamento sbattendo la porta, guadagnandosi altre risate dai due ragazzi all'interno dell'abitazione.

"perché diavolo perdo tempo con loro" borbottò sospirando un ultima volta

Controllò l'ora sul suo orologio, erano ancora le 16 di pomeriggio.
Avrebbe avuto il resto della giornata libera. Iniziò a incamminarsi verso l'uscita del palazzo in cui lui e suo fratello abitavano.
Era quasi una settimana in cui Rindo usciva di casa solo per lavoro, in quei giorni aveva altro per la testa. Ed era proprio per quell' 'altro' che era andato da Ran in cerca di aiuto, ritrovandosi però in un salotto con due ubriachi.
Si grattò nervosamente il collo entrando nella sua auto.

Sposato, eh? Beh ci ha pensato. Fin troppo. Ma non ha mai trovato il momento giusto per chiedertelo e non ha neanche idea di cosa risponderesti.
Sa che probabilmente ne saresti felice ma non sa quale sarebbe la tua scelta finale.
Anche se a grandi linee, ti ha raccontato del suo lavoro e dei rischi che corre ma nonostante ciò non lo hai mai lasciato.
Vivi da sola nel tuo appartamento a quindici minuti dal suo, dove lo accogli ogni volta che viene a trovarti per passate serate o giornate intere insieme.
In realtà non sa a cosa potrebbe comportare questo matrimonio. Vivere insieme non sarebbe una cattiva idea. Riuscire a trascorrere una vita più tranquilla, lui con il suo lavoro durante le ore necessarie e con te il resto della giornata, avere un figlio...ma forse l'idea del figlio era ancora troppo presto.
Sospirò fra se e se fermando l'auto nel parcheggio del tuo condominio.
Una cosa che sicuramente avrebbe voluto fare era farti andare via da questo posto.
Era un posto bellissimo, non lo negava, ma odiava i tuoi vicini.
Ogni volta che arrivava, come ora, si ritrovava la coppia che viveva sopra di te a guardarlo malamente dalla finestra, e per non parlare dei bambini invadenti che ogni tanto provavano a parlargli.

𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨卍𝐑𝐞𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora