Fai sì che la tua risata sia più forte di tutto il casino che hai dentro di te.
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Questo è ciò che mi ripeteva mio padre. Mi chiamo Martina, ho diciassette anni. Ho gli occhi come mia madre: color ghiaccio. I capelli mossi, che mi arrivano fino a metà schiena, castano chiaro. Oggi è l'otto settembre. Sono quattro anni che mio padre non c'è più. Mi alzo dal mio comodissimo letto. La mia stanza è piena di scatoloni di qualsiasi dimensione. Guardo il calendario attaccato sull'armadio. Oggi ci trasferiamo dalla mia amata Roma all'altra parte del mondo: Los Angeles. Indosso i vestiti che ho lasciato sulla sedia vicino alla scrivania: un jeans, una canotta a righe orizzontali larghe, lilla e bianche, e un paio di converse, bianche. Lascio i lunghi capelli sciolti e mi trucco semplicemente: matita e mascara. Prendo lo zaino lilla e ci metto dentro le cuffie, il caricabatterie, l'mp3, ed altre cianfrusaglie. Me lo metto in spalla e scendo al piano di sotto.
- Buongiorno - saluto mio fratello. Lui è il più grande. Siamo in tre: Halisia, Justin e io. E poi il figlio del compagno di mia madre: Cameron. Loro sono già a Los Angeles, sono partiti ieri sera; siamo rimasti solo io e Justin. Halisia è la più piccola. Ha sette anni, gli occhioni ghiaccio e i lunghi capelli castani. Justin ha ventitré anni, gli occhi grandi di un castano scuro. I capelli a spazzola, sempre castani. Cameron ha diciannove anni, anche lui ha gli occhi grandi e castani ed i capelli tirati su, anch'essi castani. È alto, muscoloso.
Guardo l'orologio attaccato al muro della cucina: 5:12. -Andiamo, siamo in ritardo - dico a Justin che è seduto sullo sgabello.
-Andiamo - fa di rimando; si alza. Il mio cellulare emette un Bloop, nuovo messaggio. Prendo il telefono e leggo: "Sono all'aeroporto, vi aspetto. Josh". Josh è il compagno di mia madre.
11Fa il pilota di aerei e ne possiede uno tutto suo. Salgo di sopra e prendo le mie valigie. Justin carica tutti gli scatoloni rimasti nella sua jeep nera, la sua "bambina". Saluto la mia bellissima casa e salgo in macchina. Mi allaccio la cintura di sicurezza e metto gli auricolari. Poco dopo siamo in aeroporto. Scendo dalla macchina e aiuto mio fratello a sistemare i bagagli sull'aereo di Josh.
- Ehi - Cameron sbuca dalla scaletta. - Ciao - rispondo fredda.
- Tutto okay?
- Sì.
- Ragazzi andiamo? - dice Josh.
- Sì -. Justin si affretta a salire sull'aereo mentre io... io non me ne vorrei andare.
- Vieni - Cameron mi porge la mano per aiutarmi a salire.
Io e lui non siamo molto legati, ma quando c'è bisogno di affetto c'è sempre. Prendo la sua mano e salgo. L'aereo è pieno di scatoloni e, sinceramente, non so dove mettermi a sedere. Cam scivola contro una parete dell'aereo fino ad arrivare a terra. Mi metto a fianco a lui ed appoggio la testa sulla sua spalla. Mi addormento.ciao a tuttiiiiii!!!
Il capitolo non é uno dei migliori, ma man mano che si va avanti diventa più interessante!!! Grazie a chi lo segue e fatemi sapere cosa ne pensate
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io e il mio fratellastro ♡
FanfictionREVISIONATO Mi chiamo Martina, in molti pensano che questa sia la mia biografia, ho sempre risposto che non lo è del tutto, su alcuni punti la storia è simile alla mia vita, ma per fortuna no, è di totale fantasia. Mi chiamo Martina ed ho 13 anni...