capitolo 14

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ALE'S POV
Forse non dovrei salire, ma io salgo lo stesso. Nella sua camera non c'è, la porta del bagno è aperta quindi non è neanche lì. Entro nello sgabuzzino e la trovo seduta sulla poltrona rossa, vicino alla finestra, le gambe strette al petto e la testa appoggiata sopra. Mi avvicino e le accarezzo i capelli.
-Vuoi parlare? - le chiedo inginocchiandomi davanti a lei. Scuote la testa e chiude gli occhi mentre una lacrima le riga la guancia. - Ne sei sicura? - le sussurro.
-Sì... puoi lasciarmi un po' da sola? - mi chiede.
-Okay.. .- mi alzo ed esco dalla stanza chiudendo la porta. Ne sono sicuro è quel Cameron, quello con cui dovrebbe stare insieme. Scendo e mi metto sul divano. - Oddio la doccia - dico a me stesso. Entro in bagno, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia. Mi lavo i capelli e il corpo. Esco e mi avvolgo l'asciugamano sulla vita. Vado in camera e mi metto i boxer, un pantalone della tuta grigio con l'elastico sulle caviglie, una maglietta bianca e i calzini grigi. Mi asciugo i capelli e me li ritrovo tutti dritti. Sbuffo e esco dalla stanza. Mi arrendo. Entro nella camera dove l'ho lasciata e la trovo nella stessa posizione. - Marti vieni con me di sotto...? - le chiedo avvicinandomi, ha una fasciatura sul polso, l'altra mano insanguinata, gli occhi gonfi e una lametta vicino. - Che cazzo hai fatto?- le chiedo prendendole la mano e togliendole la fasciatura. Non riesco a dire altro, non riesco a muovermi.
- Fermo, non mi toccare - grida con voce roca mentre ritira il braccio.
- Che hai fatto? Da quanto lo fai?
- Non sono affari tuoi - mi dice rifasciandosi il polso.
- Perché fai questo? - le chiedo in un sussurro.
- Lasciami stare -, si alza e scappa via. Mi metto seduto sulla poltrona e mi rigiro tra le mani la lametta.
- Vaffanculo - la getto a terra ed esco dalla stanza. Esco di fuori e la vedo piangere sulla panca vicino ai cavalli, nella stessa

posizione raccolta di prima: gambe al petto e testa appoggiata sulle ginocchia. Mi avvicino e mi siedo accanto a lei, mi guarda e si chiude a riccio.
- Lo faccio da quando Cameron mi trattava male, da quando aveva la ragazza, lo faccio quando sto male e ho bisogno di farmi del male -. Le accarezzo la guancia. Sento qualcosa dentro che si stringe forte, come se mi avessero messo il cuore in una morsa.
- So che anche se ti dirò di non farlo più tu lo farai, quindi fai come vuoi, ma quando ti viene voglia di rifarlo pensa solo un momento che io ti voglio bene, capito?
- Okay... anch'io ti voglio bene Ale - si alza e mi abbraccia. La sollevo prendendola in braccio e cammino verso la porta. La metto a terra e lei mi bacia la guancia prima di entrare con Jack che la segue.
MARTI'S POV
- Eccoci a casa! - esclama il nonno. Halisia mi corre in braccio. Anche la nonna è rientrata con loro.
- Ciao piccola - l'abbraccio.
- Che ti è successo? - mi chiede.
- Nulla, tranquilla - le bacio la fronte.
- Halisia vai a lavarti che c'è la pizza - le dice nonna e lei sale veloce le scale.
- E Alessandro?- mi chiede nonno.
- Sta cavalcando. Vado a chiamarlo - dico mettendomi la felpa e le scarpe. Esco e vado verso il recinto dei cavalli. Lui è lì, tranquillo, che cavalca Flash. Mi avvicino e mi appoggio alla staccionata.
- Ehi - mi saluta continuando a cavalcare.
- Scendi, c'è la pizza.
- Arrivo -, ferma Flash e scende. - Vieni - lo seguo e entriamo nella stalla per mettere Flash nel suo box. Gli toglie la sella e le brighe, esce e chiude la porticina. - Andiamo - mi dice mettendo la sella sulla staccionata. Entriamo in casa e mi tolgo le scarpe, lui

fa la stessa cosa. Halisia scende e di corsa e entra in cucina insieme a noi: ci mettiamo subito a mangiare.
- Ragazzi il Natale si avvicina - ci dice la nonna tagliando la sua pizza.
- Che bello, non vedo l'ora! - esclama Ale.
- Tu rimani qui? - gli chiedo.
- Sì... .
- Saremo solo noi... e una mia amica con i due nipoti - dice la nonna.
- Okay - rispondo io.
- Bene ragazzi ora andate di sopra e andate al letto, domani mi serve il vostro aiuto. Halisia anche tu, subito a nanna altrimenti domattina non ti svegli e farai tardi a scuola - dice il nonno togliendo il cartone della sua pizza per buttarlo via.
- Giusto, sbrigatevi - continua la nonna. Lei toglie il cartone della sua pizza e quello di Halisia e li getta via. Anch'io e Ale finiamo la nostra pizza e buttiamo il cartone nel grande cesto nero. Salgo di sopra e mi butto sul letto. Le collanine le regalerò a Natale, insieme a qualcos'altro. Chiudo gli occhi e mi addormento, sento che qualcuno mi copre e mi lascia un bacio sulla guancia.

eilà ciao bellissime!
Come va?
Volevo dirvi che internet funziona di nuovoooooooooo!!!
♥♥♥♥

io e il mio fratellastro ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora