capitolo 27

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- Cam... è stato quando mi ha violentata... Alessandro non c'entra niente, noi non abbiamo mai... - dico abbassando lo sguardo.
- Oh - si calma e si siede sul letto.
- E ora? - mi chiede.
- Ora... ora nulla - dico.
- Quindi lo terrai.
- Cameron, è comunque mio figlio, anche se non saprà chi è il padre lo terrò... è mio figlio - urlo e poi abbasso la voce.
- Marti... lo so, ma sei troppo giovane. Cosa dirai a tua nonna? A tuo nonno cosa dirai..."sai nonno mi hanno violentata"? - urla. Abbasso lo sguardo e rimango in silenzio.
- Ti darei una mano, ma non so neanche come si fa. Come ci si comporta. Siamo ragazzi... ti sei troncata la vita - dice alzandosi. - Ma cosa stai dicendo?! Credi che l'ho voluto io che mi violentasse, pensi che lo stavo aspettando a gambe aperte? Cosa cazzo dici Cameron? Ti rendi conto? Se non mi vuoi aiutare, tanto semplice, non mi aiuti! - urlo sentendo il panico montarmi dentro.
- Calmati, non urlare - mi dice.
- Finiscila -. Mi sfilo i pantaloni del pigiama e mi metto i jeans. Prendo le dr. Martens ed esco dalla camera. Prendo il giubbino al volo ed esco di casa.
CAM'S POV
- Cazzo... dove sta? - urlo e mi alzo di nuovo dal divano.
- Cameron stai calmo... ora torna.
- Porca troia... è incinta, avrà un bambino. Cazzo. Vai a capire dove sta adesso - urlo facendo avanti e indietro per la stanza.
- Cheeee? - urla Nash e si alza.
- Hai capito bene - mi metto il piumino nero e prendo le chiavi e il telefono.
- Dove vai? - mi chiede Matt alzandosi.

- A cercarla - apro la porta e me la trovo davanti, fradicia di pioggia.
- Cam... -. Non la faccio parlare, la stringo a me e lei inizia a piangere.
- Shh - le accarezzo i capelli e la stringo.
- Scusa - sussurra.
- Scusami tu -. La faccio entrare e chiudo la porta.
- Dov'eri?- le chiede Nash mentre le porta una coperta - In centro. Sono andata a dare un'occhiata. Cameron -, si gira verso di me, - io... ho deciso -, continua e si toglie il piumino. -Vieni - la porto di fuori, sotto il portico. Ci mettiamo seduti a terra.
- Ho deciso di tenerlo. E se nessuno mi aiuterà lo crescerò da sola. - mi dice.
- Devi fare ciò che senti. Non posso obbligarti a fare nulla... la madre sei tu, è tuo figlio.
- Voglio soltanto che rimanga con me, come hai detto tu è mio figlio - mi dice e si alza.
- Va bene... hai ragione -. Rientriamo e passiamo la serata a vedere film.

io e il mio fratellastro ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora