17. È MEGLIO NON FIDARSI TROPPO

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Dopo aver superato l'esame, Brandon deve ritirare la patente.
«Joanie esci con Brandon?» mi chiese Louise prendendo la borsa dall'armadio.
«Sì, tu che farai mentre io sarò fuori?»
«Forse andrò in spiaggia insieme a Jason.»
«Bene, divertitevi!»
Stavo camminando verso la porta quando poi bussarono, ed io aprii.
«Mamma.» disse Louise «ti serve qualcosa?» chiese.
«Ragazze, volevo dirvi che tra poco andremo in spiaggia.»
«Se non é un problema, viene anche Jason.»
«Bene!» rispose Jasmine «Joanie tu vieni?» aggiunse.
«Non posso, esco con Brandon, deve ritirare la patente.»
«Ah bene, allora ci vediamo stasera.»
Louise, Jasmine e Ben andarono in spiaggia, dopo un paio di minuti scesi anche io.

Io e Brandon ci dammo appuntamento in un parco (non quello in cui ci diedero appuntamento i ragazzi, anche perché non saprei come ritornarci, dato che l'ultima volta andai completamente a culo per trovarlo).
Lo vidi da lontano, e mi fece segno con la mano da lontano.
Ci avviammo insieme verso la scuola guida.
«Ma perché hai deciso di prendere la patente qui?» chiesi.
«Perché ho fatto un patto con mio padre.»
«Cioé?» gli chiesi, incuriosita.
«Qualche mese fa ho promesso a mio padre che se fossi andato bene a scuola, sarei venuto in California per le vacanze, e così fu. Mio padre mi disse che potevo fare l'esame per prendere la patente anche qui, se avessi voluto. Alla fine dell'anno quindi ho ricevuto i risultati che volevo ed eccomi qui.» mi disse molto soddisfatto.
«Complimenti!» gli dissi, alzando la voce. «Sarebbe piaciuto anche a me fare dei patti con mio padre.» dissi bisbigliando, cercando di bisbigliare, però mi sentì lo stesso.
Brandon si voltò di scatto verso di me, inarcando le sopracciglia. «In che senso?»
Io sgrano gli occhi, mi fermo di scatto e lo guardo.
«Ehm, non ti ho mai detto che vivo con i miei nonni?» in quel momento avevo anche gli occhi lucidi.
«No...»
«Oh, beh, si. Vivo con i miei nonni.»
«E come mai?» voleva saperlo, si era fermato anche lui apposta per ascoltare la mia storia.
«Beh, quando ero piccola vivevo con i miei e all'inizio eravamo la classica famiglia che si amava ed era felice. Dopo un po' cambiò tutto: i miei litigavano tutti i giorni, anche per le cose più insignificanti, così si separarono e mio padre se ne andò. Mia madre rimase con me per poco, poi un giorno mi disse: "Ehi amore, perché non andiamo a trovare la nonna?" con le nostre valigie in mano. É stata l'ultima frase che le ho sentito dire, prima che lei mi abbandonasse come un cane in autostrada.» avevo quasi le lacrime agli occhi. Ripensare a mamma mi distrugge.
«Oh mio dio.» disse.
«Non importa.»
«Invece sì, avresti potuto dirmelo, i tuoi problemi sono anche miei.»
«Lo so, mi dispiace.» risposi e mi diede la mano.

Non posso credere di avergli parlato di mia madre. Questa storia non la racconto mai a nessuno, solo la famiglia di Louise ne é a conoscenza, e nessun'altro. Parlare della mia famiglia non é il massimo, perché avrei voluto una famiglia come tutti quanti. Desidererei avere una famiglia "normale", che si amava, e che non urlasse tutti i giorni del cazzo in casa mentre io, per paura, mi rintanavo in camera mia per non sentire. Invece mia madre mi ha gettato come un sacco della spazzatura a casa di nonna, che, per fortuna, mi rende ogni giorno la persona più felice al mondo. Non ho bisogno di mamma, o di papà, o di qualsiasi altra cosa che li riguardi. Se qualcosa mi fa soffrire, vuol dire che non ne necessito.

Girammo l'angolo e ci trovammo davanti alla scuola guida.
«Buongiorno, potete accomodarvi.» disse l'istruttore, Mr. Cook, quindi entrammo nel suo ufficio. «Ecco Warlock, questa è la sua patente. Deve solo mettere una firma qui, in basso a destra. Grazie.» aggiunse porgendo il foglio a Brandon.
«Grazie a lei.» rispose «arrivederci.» rispondemmo.
Pensavo avremmo impiegato più tempo e invece è durata meno del previsto.

Usciti dall'ufficio squilla il telefono di Brandon.
«Hey Dave!»
«Spero che ci siano Louise, Jason e Joanie con te.» disse Dave, mi avvicinai al cellulare per capire qualcosa.
«C'è Joanie con me.»
«Ok, poi parli tu con gli altri.»
«Va bene.»
«Vi va bene se tra un po' andiamo al McDonald.»
«Bello, verremo sicuramente.»
«Bene, poi ti mando un messaggio per farti sapere l'orario. Ci vediamo.»
Brandon attacca e mi comunicò tutto e mandai subito un messaggio a Louise per avvisarla.
«Mi accompagni in albergo così mi preparo?» chiesi.
«Va bene, ma, perché ti devi cambiare? Voglio dire, stai bene così.» mi dice, con una faccia curiosa.
«Beh, così ci uscirei per accompagnare qualcuno a ritirare la patente.» ridemmo.

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