Capitolo 27.

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5 Seconds of Summer - Amnesia

-Mi mancherai-. Affermai abbracciando Isabelle sull'uscio della porta. Mi sarebbe mancato avere una ragazza come amica, mi sarebbe mancato parlare di tutto con qualcuno che mi poteva un po' capire. Ricambiò l'abbraccio e sentii calore alla spalla.

-Ehi, non piangere. Ci rivedremo-. Le dissi sorridendo per poi riabbracciarla.

-Si, hai ragione-. Disse tirando su con il naso. Era bellissima anche con il trucco sbavato. Poi si avvicinò Alec. Era un po' giù di morale, cosa di ogni giorno per uno come lui. Sembrava avercela sempre col mondo,non sapevo mai come comportarmi. Dovevo mostrarmi gentile, solo così forse potevamo instaurare un qualcosa.

-Questo è per te. Lo so che porta male darlo prima di Natale, ma meglio prima che dopo-. Gli consegnai una bustina blu di cartone con un piccolo sorriso e ne rimase stupito.

-Questa invece è per te-. Diedi invece ad Isabelle un'altra piccola bustina violetta. Alec mi fissava davvero preso di sorpresa, e improvvisamente mi abbracciò. Rimasi di sasso, ma poi anch'io ricambiai.

-Grazie,e ... scusa-. Mi sussurrò prima di staccarsi. Gli sorrisi.

-Tranquillo-. Stavolta fu lui a sorridermi. Avevo conquistato finalmente la sua fiducia.

Presero i loro borsoni e mentre uscivano notai che a terra ce n'era un altro. Com'era possibile?

-Isabelle, hai dimenticato quest'altro borsone-. Dissi raggiungendola. In questi giorni eravamo uscite a fare un po' di spese, dato che si era portata quasi niente. Si girò, sorridendomi tristemente.

-Oh no, non è mio. È di Jace-. Affermò guardandomi con compassione. Abbassò lo sguardo e continuò a camminare verso il taxi.

... Cosa?

Stava per partire con loro? Forse doveva solamente andare a cambiare i suoi vestiti per prenderne altri e io mi stavo complessando l'esistenza. Salutai il taxi finché non girò l'angolo, e mi incamminai verso l'entrata di casa. Mentre stavo aprendo la porta, vidi Jace prendere il borsone rimasto. Mi guardò indifferente e rigido. Ci fissammo, o almeno io lo fissai sconcertata, fin quando non prese parola.

-Dovevi essere a pranzo con tua madre-. Disse soppesando il peso da un piede all'altro. Se ne stava davvero andando.

Mi cadde il mondo addosso.

Non potevo credere che non mi avesse detto nulla. Non era uno scherzo, era la cruda realtà. Stava per partire.. E non aveva avuto l'intenzione di dirmelo.

-... come hai potuto?-. Sussurrai sapendo che ormai avevo le guance tutte bagnate.

-No Clary, non rendere tutto più difficile..-. Disse avvicinandosi per asciugarmi le lacrime con il dorso della mano.

-Non ti avvicinare-. Ringhiai ferita allontanandomi. Davvero aveva pensato di cavarsela con un 'non rendere tutto più difficile'? Abbassò la mano sospesa. Si incamminò verso la porta e la aprì. Prima di uscire si girò baciandomi improvvisamente per poi scappare via senza voltarsi. Assomigliava tanto ad un bacio d'addio.

Tirai un calcio alla porta chiudendola.

Non pensavo che si poteva provare tutto questo dolore per una persona. Una persona di cui ero irremovibilmente innamorata. Quando si dice "si capisce di tenere ad una cosa quando la si perde" è la fottuta verità. Mi guardai intorno notando poi sopra il tavolo della cucina una lettera con un fiore sopra.

Mi avvicinai prendendo il bocciolo di rosa verde, il mio colore preferito, per poi annusare quel dolce profumo. Apparteneva a Jace, e sarebbe stata l'unica cosa materiale che avevo di lui. Presi la lettera e lessi :"per Clary". Era la scrittura elegante di Jace, e questo mi fece solamente piangere ancora di più. Stropicciai la lettera buttandola a terra.

Mi appoggiai al lavello di schiena, per poi scivolare lentamente a terra. Mi abbracciai le gambe e piansi singhiozzando.

Perché ? Perché a me?

Perché mi ero innamorata proprio di Jace?

Jace... Guardai in alto, cercando di smettere di piangere. Ci vollero minuti, forse ore, per riacquistare un respiro regolare. Volevo sapere perché era scappato, forse c'era scritto in quel pezzo di carta. Troppi forse.

Allungai la mano e aprii la lettera con mani tremanti.

"Ciao tesoro,

Già mi manchi e..Non è proprio da me scrivere 'tesoro', quindi ricominciamo.


Cara Clary,

Immagino in questo momento tu sia arrabbiata a morte con me. Lo so che ci vorrà un po', ma ti prego di perdonarmi. A Brooklyn ci sono state delle anomalie e si pensa che uno shandowhunter stia reclutando un esercito. Non mi sembrava il caso di farti preoccupare, ma ho l'impressione che tu lo sia ancora di più in questo momento. Spero di tornare per Natale, così potrò finalmente dirti che hai perso la scommessa.

Mi manchi, vorrei abbracciarti e baciarti e fare altre cose che non posso scrivere". Le mie guance si tinsero di rosso, e nelle lacrime, sorrisi.

"Lo so che sei diventata tutta rossa, adoro quando lo fai. È stato un sacrificio enorme andarmene senza salutarti, ma avrei, avremmo, sofferto di più. Mi manchi, mi manchi e farei di tutti per averti qui.

Non riesco a tenerlo più dentro, te lo devo dire. Non è  il massimo tramite una lettera, ma ti amo, Clary. Ti amo come si ama una giornata di primavera o come il canto di un uccello. Ti amo come se non ci fosse un domani, perché per me, sei l'unica cosa che conta. Non importa ora la tua risposta, ma dovevi saperlo.

Tuo sinceramente

Jace".

Presi un lungo respiro e strinsi la lettera al petto. Poggiai la testa allo sportello e sorrisi.

Anche io, Jace. Anche io.




Fine


Non so se questo sarà veramente il finale o no, perché mi erano venuti in mente altri capitoli. Comunque potete stare tranquille perché ho deciso di scrivere un trilogia! Vi piace come idea? Ma sopratutto,  vi piace il finale?  A me da un parte si, d'altra ne ho un'altro in mente ahahah

Baci

Ila xx

Cademon's fell.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora