-Ciao-. Sorrisi a Simon dopo averlo abbracciato. Mi appoggiai con il busto sull’angolo della porta mentre si girò per andare via. Un po’ mi dispiaceva, non l’avrei rivisto per almeno 4 giorni. La cosa positiva era che sarebbe tornato. Chiusi la porta senza far rumore e andai dritta in salotto per piegare la coperta del divano dove avevo riposato. Stranamente non avevo sentito alcun grido di disperazione o cose del genere. Si erano comportati bene. Mi ricordai che ero arrabbiata con Jace perché mi aveva detto che era venuto per me. In un certo senso preferivo che non me lo avesse detto perché ora sapevo che non era del tutto indifferente.
-Hai dormito bene?-. Mi chiese sull’uscio della cucina. Ero girata di spalle e non vedevo la sua espressione. Sapevo che dovevo rimanere ferma e sicura, almeno per quella frazione di secondo.
-Si, ho dormito bene-. Risposi indifferente.
-E… non si fanno i complimenti?-. Disse riferendosi al comportamento avuto con Simon. Sentivo che si stava avvicinando, immaginavo fosse con le mani in tasca.
-Certo, i complimenti-. Ripetei scuotendo la testa. Mi abbassai per posare la coperta vicino al divano. Non sentendo altri passi, capii che si era fermato. Appena mi alzai trovai le sue morbide mani togliermi i capelli dal collo. Il suo respiro era sulla mia pelle e io stavo per svenire.
-Si, i complimenti-. Affermò a bassa voce e chiusi gli occhi alla sua voce rauca. Mi lasciò un piccolo bacio sull’incavo del collo. La sensazione che provai fu unica e piacevole. Qualcosa di diverso dal bacio datomi di fronte camera sua. Qualcosa di più prezioso.
-Jace… -. Lo richiamai, sapevo che io di fronte a lui non mi sarei fermata perché era così travolgente. Non potevo baciarlo di nuovo, non volevo. Dovevo rimanere ferma e sicura, mi ripetevo.
-Mmh..-. Fu tutto quello che disse per mandarmi in tilt. Mi girai per guardarlo negli occhi e notai quel suo bel sorriso incorniciargli il volto. Mi attirò a se e premette le labbra morbide sulle mie. Gli circondai il collo con le braccia rispondendo al sensazionale bacio. Stavo sbagliando, ma in quel momento non mi importava nulla. Quando si staccò sentii un vuoto, tutto più freddo, che cercai di nuovo le sue labbra in un piccolo, casto bacio. Ero caduta nella sua trappola, di nuovo. Ero arrabbiata con lui e cosa avevo fatto? Lo avevo baciato. Non volevo immaginare se fossi stata felice e avessi avuto lui d’avanti, allora.
Poggiai due dita sulle sue labbra e la fronte sulla sua. Sapevo che lo avrei baciato una, due, tre, quattro e più volte, se fosse rimasto lì.
-No…-. Dissi allontandomi camminando all’indentro per poi scapparedi sopra. Salii le scale velocemente per poi arrivare di fronte camera mia. Il mio corpo fu tirato e misi le mani d’avanti andando a parare sul petto di Jace. Potevo sentirlo alzarsi e abbassarsi, potevo sentire la forma dei suoi muscoli ben scolpiti, potevo sentire il suo cuore.
-Guardami-. Ordinò, ed io lo feci. Erano così belli i suoi occhi. Volevo baciarlo ancora.
-Non puoi scapparmi-. Sorrise per poi baciarmi di nuovo e di nuovo e di nuovo. Ed io era la ragazza più felice di questo burbero mondo. La mia schiena toccò il muro freddo facendomi salire un brivido verso tutta la spina dorsale. Le mie mani vagavano sul suo petto mentre le sue mi stringevano a sè, come se non mi volesse perdere. E per me era così: non volevo perderlo perché era diventata una fetta molto importante della mia vita, soprattutto in quel momento. Aprii il pomello della porta freneticamente, al contrario del nostro contatto, passionale e dolce. Entrati in camera mi prese in braccio come una sposa e non potei che ridere.
-Jace!-. Lo richiamai ridendo, cosa che stava facendo pure lui. Mi posizionò sul letto e lui si stese accanto a me avvicinandomi a lui con un braccio sul mio fianco. Ero così piccola accanto a lui, ma questo mi bastava per sentirmi protetta ancora una volta. Guardarlo negli occhi era come guardare l’orizzonte chiedendosi dove avesse fine quella pura bellezza naturale.
-Ho rovinato tutto?-. Chiese serio e mi ricordai della nostra conversazione del giorno precedente.
-No-. Disse. –Non hai rovinato un bel niente-. Aggiunsi baciandolo ancora una volta, per poi cadere in un sonno profondo fra le sue braccia. Dovevo ammetterlo, ci avevo preso gusto a baciare quelle morbide labbra e non mi interessava affatto se quella sera non avrei mangiato, mi bastava sapere che sarei rimasta qui accanto a Jace.
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Cademon's fell.
Fiksi Remaja-Non puoi andartene-. Disse esasperato. -Ah no? Beh, vuoi vedere invece come me ne vado?-.La rabbia incominciò ad uscir fuori e,perforandolo con lo sguardo, mi lasciò il polso. -Clary...-. -Tu non capisci. io non...-. Sbuffai. Perchè mi riusciva cos...