Capitolo 11.

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Jace

Avevo deciso di dirglielo. Avevo deciso che sarebbe stata la cosa giusta, la scelta giusta. Ma evidentemente ho fallito. Quando mai, io, Jace Wayland, ho fallito qualcosa? Con l’arrivo di Clary tutto era cambiato. Non dormivo la notte, ero distratto, mi capitava di pensarla e ora si era aggiunta alla lista anche il fallimento. Quella mattina all’Istituto mi aveva detto che non voleva fare parte del mio mondo.

È stata la cosa più brutta che una persona mi potesse dire. Che Clary mi potesse dire. Mi aveva colpito dritto al cuore. Ero così sicuro che si stesse convincendo che l’avevo persa per strada.  

Così sono partito alla cieca per cercarla, e sono arrivato a Cademon’s fell. Se lei non voleva far parte del mio mondo, allora io avrei provato a far parte del suo. Anche se i mondani non mi andavano a genio.

Ed era questo il problema, avrei fatto di tutto per Clary, ma non capivo il perché. La conoscevo da sì e no una settimana e mi ero legato così tanto come non mi era mai accaduto. Lei voleva un’amicizia, sorrisi per questo. Io per poco esplodevo dalla voglia di sbatterla al muro e baciarla, e lei voleva solo un’amicizia.

Stavo tornando a casa, era notte fonda. Avevo bevuto qualche birra dopo che Clary se n’era andata. Arrivata a casa sua, aprii la porta per cercarla. Volevo dirle che avevo deciso di andarmene. Non stavo scappando, stavo facendo la cosa giusta. Aperta la sua stanza, la trovai sul letto con un diario in mano.

–Clary..-. La chiamai ma capii che stava dormendo quando vidi i suoi bellissimi occhi chiusi. Sarei rimasto ore a guardarla dormire. Sarei rimasto ore a guardarla fare qualsiasi cosa.  Presi in mano quel diario girandomelo tra le dita e incominciai a sfogliarlo. La curiosità mi stava mangiando.

Raccontava di tutto: del trasferimento, di avermi ritrovato in cucina dal nulla, o che ero senza maglietta. Sorrisi, perché lei spruzzava innocenza da tutti i pori, perché scriveva tutto su un foglio di carta. Sfogliando le ultime pagine lessi… cosa aveva provato quando io l’avevo baciata. E devo dire che ero rimasto perplesso, pensavo volesse solo una stupida amicizia.

“Penso di essermi permessa il lusso di entrare in paradiso con un solo bacio, ricevuto dalla persona perfetta”.

Rilessi quella frase tante volte quanto bastava per imprimerle in mente. Non era tutto perso. Mi aveva fatto sorridere, mi aveva fatto sorridere dal cuore. Chiusi il diario e lo riposai tra le braccia di Clary. Mi avvicinai per baciarle dolcemente la fronte. Avevo deciso che non sarei più partito per poi ubriacarmi e piangermi addosso, ma sarei rimasto qui.

Sarei rimasto qui per far uscire allo scoperto i suoi sentimenti.

scusate se è troppo corto, ma è un capitolo di passaggio per far capire alcuni comportamenti di Jace nel prossimo capitolo. La domanda è sempre quella: Cosa pensate?

Un bacio

ila xx

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