Epilogo

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«No»
Dice James
«Non puoi morire»

«Sono, per quanto fantastica, umana. Ed è questo che facciamo noi umani»

«Non voglio perderti. Non di nuovo»

«TU RICORDAVI!?» urlo, mentre tutti i ricordi dei miei miserabil diciannove anni di vita mi tornano a mente, come un fiume in piena. Certo che ne ho fatte di stronzate, eh. Ho davvero rubato la merenda a Peter? Che persona di merda che sono

«In parte» ammette,colpevole «Ma non ho intenzione di...»

«Me, o un paese intero» espiro lentamente, prendendolo per mano «Non voglio diecimila persone sulla coscienza. E neanche tu. Un idiota eroico come te non lo farebbe mai.»

«Ti amo» sussurro. Lo bacio, cercando di rincuorarlo. «Quando saremo fuori di qui, promettimi che avvertirai gli Avengers su qualunque cosa stia succedendo qui, e non fare mai più qualcosa del genere»

«Ed, io-»
Lo trascino verso l'auto e mi infilo al posto di guida, per mettere in moto. Mi sono sempre piaciute le macchine da corsa, e a giudicare dalle nocche sbiancate di James che stringono la cintura, ha capito il perché.
Credo di aver infranto ogni limite di velocità tutti i cinquanta stati degli stati uniti, e freno all'improvviso, lasciando dei sgni neri sullo sterrato.
La barriera, reagisce alla presenza umana. Si muove contorcendosi, creando come delle interferenze elettroniche, dal rosso al violetto.

«Confessioni dell'ultimo momento?»
Scuote la testa

«Figli segreti? Plot twist dell'ultimo minuto?»

«Ho sempre voluto figli...»

«Quando sarai fuori, trova una bella ragazza, sposati, e tutto il resto, e dai il mio nome ai tuoi figli»

«...Con te»
Riesce ad allungare la mano e stringe la mia e ricambio la stretta così forte dal fargli perdere la sensibilità
«Biondino, non ho intenzione di fare la casalinga per te. Te come te la cavi con il lavare i piatti?»
Se esiste un dio del tempo (devo chiedere a Thor), per favore, fammi rimanere in questo catorcio per il resto dell'eternità
Ride, scacciando le lacrime. «Farò i piatti per entrambi, non ti preoccupare»
Sorrido
«Sposami» rompe il silenzio. Lo fisso come se gli fosse cresciuto un terzo occhio. Poi giro lo sguardo, come se ci fosse qualcun'altro.

«Hai sbattuto la testa?»

«Volevo fare qualcosa di romantico, portarti fuori, ma a questa è l'ultima possibilità che ho... Quindi sposami ti prego»

Metto aggressivamente la retromarcia, e torno a Westwiew.
«Edith, cosa stai...»

«Vuoi sposarmi no? Ho un vestito bianco nell'armadio.»

«Non intendevo ora!»

«Ora o mai più biondino. Trova una chiesa e un testimone, in fretta»

~~~

Ricordami perché scassino la porta del municipio?»
Borbotta James
Faccio girare la torca in giro. Ho recuperato il vestito bianco, lungo fino al ginocchio, semplice, con uno spacco sulla schiena che mi sta facendo congelare, e i guanti per non lasciare impronte.

«Perché se arriva la polizia incolpo te»

«Grazie, futura moglie»

«Prego, futuro marito»
La serratura scatta e il rumore dei tacchi si trascina per i corridoi vuoti

«Smettila di far rumore!»

«E tu smettila di vestirti male! Questo vestito è di tre stagioni fa, quindi ringrazia che l'abbia messo!»

Ci infiliamo in un archivio, e troviamo tanti, ma tanti scaffali
Illumino con la torcia, e trovo la sezione "Matrimoni Civili"
Mi precipito, e lo apro.
Iniziamo a rovistare nelle carte e fogli, cercando un modulo bianco.
Dopo qualche minuto, James alza un foglio vittorioso.
Tira fuori una penna dalla giacca

«Non ci dovrebbe essere un officiante?» chiede, dopo aver firmato.

«Non ne ho idea. Mai sposata prima»

«Ne dubitavo»
Sorrido e prendo la penna che mi porge, e firmo con la mia firma, fin troppo drammaticamente grande

Il foglio inizia a muoversi, come se fosse una tv rotta, insieme a tutto il resto della stanza buia

«James»
Lo chiamo tirandolo a me, dato che è occupato a guarsare il mondo crollare

«Ed?»

«Questo non è un addio, okay?»

«Ti amo»

«Non ti libererai tanto presto di tua moglie, signor Stark»

Lo bacio per l'ultima volta, e sipario

[𝐄. 𝐃. 𝐈. 𝐓. 𝐇.] 2» 𝙄 𝘼𝙢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora