Mi hanno buttato fuori

42 9 64
                                    

Mi hanno davvero buttato fuori con una laurea ad honorem.
Probabilmente mi volevano solo fuori dai piedi dato che passo il novanta per cento del tempo a anticipare gli insegnanti. 
Sì decisamente

Sono tornata a New York, tutti di nuovo felici e contenti.
Non esattamente felici e contenti, dato che i miei progressi sulla nuova macchina del tempo sono stati distrutti da papà per uno dei suoi "importantissimi progetti"
E la cosa brutta è che non posso lamentarmi, perché semplicemente aggraverei la situazione
"Non puoi tornare indietro a prendere James, è andata com'è andata" mi ha detto Strange quando gliel'ho chiesto.

Va bene, i buoni non mi permettono di tornare indietro.

Vediamo un po' se i cattivi possono aiutarmi.

Organizzo la mia riunione del club "salviamo il culo a James" formato dall'altra Rogers e Peter
Diana vive con Peggy e Steve, dato che la sua versione... La sua versione piccola è morta.

Almeno c'è lei, no?

«Ho intenzione di chiedere a Loki se conosce un metodo per tornare indietro e prendere James» annuncio, dopo aver acceso la lampada al centro del tavolo in legno.

La stanza è buia, perché fa più supersegreto, e mi piace

«Loki?» chiede Peter.

«Sì, quel Loki» risponde Diana, guardandolo negli occhi. Peter arrosisce, come ogni volta che Diana è intorno.
A quanto pare MJ non gli interessa più

«Come hai intenzione di trovarlo?» continua Diana. È la prima che vuole il fratello indietro

«Ovviamente ho il numero» comento «Non ho idea di quanto possa ricevere, dato che probabilmente e ad Asgard...» aggiungo a bassa voce.
Sì, perché hanno ricostruito Asgard, tipo Asgard Asgard, con tanto di palazzoni dorati e tutto il resto.
Almeno così mi hanno detto, a quanto pare Fortnite stanca.

Meglio per gli asgardiani

Digito il numero e metto in vivavoce
Rumori di esplosioni di sottofondo, e... Acido?

«Edith?» chiede alla cornetta, cercando di sovrastrare il rumore «Ma come...»

«Thor mi ha dato il tuo numero un po'di tempo fa. Dato che sei il dio degli scherzi infantili pensavo che potessi aiutarmi a trovare un passaggio per gli anni quaranta»
Altre esplosioni
«A proposito, dove sei?»

«Edith no»

«Ma mi devi un favore da quando mi hai buttato giù dal'avenger tower. Non te l'ho perdonata»
Silenzio

«Vedrò quello che posso fare.» risponde, finalmente.
«Ma solo per la sotira della caduta»

«Sei la strega migliore che esista, zio Loki. Addio»

«Io non sono una stre-» attacco.
Sì, lo chiamo zio Loki quando devo fare la ruffiana, e in questo caso ho bisogno di aiuto.

«La riunione è sciolta» annuncio battendo le mani

«Devo andare, i miei mi vogliono a casa il prima possibile» dice Diana, alzandosi in piedi

«Peter, tu rimani a cena?»

«Anche zia May mi pretende a casa. Stasera si mangia thailandese»

Diana mi urta nell'andarsene, infilandomi qualcosa nella tasca, per poi scusarsi e uscire.
La guardo confusa, mentre Peter mette su la sua migliore faccia con gli occhi a cuore.
Gli do una pacca sulla spalla e dico «La prossima volta prendo il secchio per la bava»

«Quanto si vede?»

«Da uno a dieci? »

«Dovrei dirglielo?»

Sbuffo «Lo sa già»

«Quanto ci vuoi scommettere?»

«Un tour in ragnatela»

«Affare fatto»

Alla fine anche lui esce dalla finestra volteggiando tra i palazzi.

Apro quella cosa che mi ha dato Diana, sono una lettera, e un altro biglietto

"Leggilo da sola" dice, la scrittura del biglietto di Firenze. Diana.
L'altra invece ha una busta, sigilata, ceralacca rossa, è antica, diventata giallognola per il tempo. Carta pregiata.
E c'è scritto il mittente. James Rogers.

La apro quasi rompendo la carta, e tiro fuori il foglio, lasciando cadere la busta per terra.
Per poco non mi metto a piangere non appena leggo le prime lettere

Cara Edith

Non so quando tu leggerai queste parole, e probabilmente io sarò morto, o molto molto anziano.
Ma sono io, l'ho consegnata a mia madre, prima di separarmi da lei, dandole istruzioni in modo che possa arrivare a te.
Vorrei poter dirti quello che ho scritto di persona e con un mazzo di fiori, ma mi devo adeguare.
Mi dispiace di non essere riuscito a tornare. La verità è che non c'erano abbastanza particelle Pym per entrambi.
Ti ho dato quelle rimanenti e mi sono sacrificato per lasciarti tornare, e vivere una vita normale, gestire le Stark industries, avere una famiglia, e sì, diventare anche la nuova Iron Man.
Quindi, ti prego, non cercarmi. Non iniziare con i tuoi assurdi piani, fantastici e impossibili, non sprecare la tua vita per me, perché so che lo faresti, dato che sfortunatamente tieni più a me che a te, e questo lo sappiamo entrambi
Ed, tu sei stupidamente e incredibilmente testarda, ma ti prego, per una volta, fallo per me, lasciami andare
Io mi troverò bene qui.
Mi farò una vita, probabilmente. Troverò un lavoro, una casa, non fa nulla.
Rimani nella tua linea temporale e dimenticami.
Ma io non ti dimenticherò mai, il tuo sorriso, la tua risata, quando arricci il naso, oppure il sapore delle tue labbra sulle mie.
Me lo ricorderò per sempre, fino alla fine dei miei giorni.
Ti amo, e lo farò per sempre.

Addio.

Ho cancellato la firma con le lacrime, anche se non ho decisamente bisogno di leggerla.
Ha ragione. Devo andare avanti, devo farmi una vita.

Non appena lo riavrò qui e andremo a ballare

_Spazio me_

Indovinate chi non è morta?

Io
Per ora
Comunque, no, non ero morta o risucchiata in un buco nero. Sono viva e sono tornata.

Ho scritto questo capitolo in classe, in presenza, sotto gli occhi della prof.
Voglio degli applausi, grazie

[𝐄. 𝐃. 𝐈. 𝐓. 𝐇.] 2» 𝙄 𝘼𝙢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora