14. Un anno dopo

127 4 0
                                    

"Congratulazioni, Sofia!" mi gridano i miei parenti alzando i calici per brindare in mio onore. Eccomi qui. Finalmente ci sono arrivata. Il mio diploma. Sono talmente eccitata che a stento ricordo il mio nome. Ora che farò? Vorrei tanto andare all'università per continuare i miei studi sulle lingue ma non credo che Seba ne sarebbe d'accordo perché in tal caso non ci vedremo mai. Beh c'è tempo per pensarci, ma non un'esagerazione. Dopo la lunghissima cena organizzata dai miei genitori per festeggiarmi, torniamo a casa e mio padre controlla la posta. "Sofia c'è questa lettera enorme per te" mi dice mio padre mentre rientra in casa "di che si tratta?" chiedo dubbiosa "non lo so ma è scritto in inglese quindi solo tu riesci a capire. Aprila poi vediamo" dice, la apro e... non ci posso credere! Una prestigiosa scuola linguistica di New York mi ha accettata e sono spesata di ogni cosa! Andrò a studiare a New York! Ma chi l'ha fatta la richiesta? E soprattutto... come lo dico a Seba?! Eccitata e allo stesso momento anche agitata per la reazione di Seba chiamo Zahra "Zahra! Zahra! Non crederai mai a ciò che devo dirti!" dico esaltata "oddio santo dimmi!" mi risponde agitata "mi hanno accettata alla scuola di lingue a New York!" grido per telefono "cosa?! Oddio non ci credo che bello!!" grida "ma come farai con Seba?" mi chiede preoccupata "non lo so proprio" dico agitata al massimo "dopo dovrebbe venire a casa mia per raccogliere la mia roba da portare nel suo appartamento" dico con un mezzo sorriso stampato in faccia "suo appartamento? Quando ha comprato un appartamento? E tu andrai a vivere con lui?" chiede confusa "si dovrei ma dopo questa lettera non credo ci andrò" dico cancellando il sorriso dalla faccia "vai a vivere con lui per tutta l'estate poi ad agosto gli dici della scuola" mi consiglia "giusto! Hai ragione!" grido esultante di gioia e proprio in quel momento suona il campanello "è arrivato, devo andare ci sentiamo più tardi grazie ciao" la saluto e metto giù il telefono poi mi avvio verso la porta d'ingresso per aprire Seba. È tutto sorridente e raggiante e appena mi vede corre ad abbracciarmi "congratulazioni piccola mia" mi grida baciandomi "congratulazioni anche a te amore" dico baciandolo "andiamo a prendere la tua roba, così finalmente ti avrò tutta per me ogni ora" mi dice prendendomi per mano e facendomi il suo più bel sorriso rassicurante "non vedevo l'ora" dico sorridendogli sinceramente. Andiamo in camera mia e prendiamo le valigie che avevo preparato la sera prima per poi portarle nella sua nuovissima Mito. Quando abbiamo finito era già sera, quindi decidiamo di rimanere a cena da me per poi avviarci verso il suo nuovo appartamento.
Saluto i miei genitori poi vado in macchina e partiamo.
Ha un appartamento fuori Ferrara, è in una zona tranquilla e senza traffico, perfetta per il mio sonno leggero, per essere un appartamento con una cucina, un bagno, una sala e una camera da letto è gigantesco.
Entriamo in casa e subito Seba butta le mie cose a terra e mi prende in braccio facendomi urlare per la mossa inaspettata "che stai facendo?" chiedo felice "ti sto portando in camera da letto" dice sorridendomi maliziosomente "e come mai?" chiedo capendo il suo sorriso "voglio averti tutta per me ora che siamo soli" dice baciandomi una guancia. Appena arrivati in camera mi butta sul letto aiutandomi a sdraiarmi poi si drizza in piedi, si togli la maglietta molto lentamente e in modo così sexy poi si avvicina a carponi sul letto a me. Mi si sdraia sopra e incomincia a baciarmi appassionatamente e con amore "questo è il mio regalo del diploma" mi dice continuando a baciarmi poi mi sfila l'aderente vestitino che mi ero messa per l'occasione, lasciandomi distesa mezza nuda sul letto, gli sfilo i pantaloni e incomincio a graffiargli la schiena gemendo ad ogni mio delicato tocco. Quando non resiste più mi slaccia il reggiseno e mi sfila le mutande selvaggiamente e io faccio lo stesso con lui poi mi penetra violentemente facendomi sussultare per l'incredibile senzasione di pienezza che questo ragazzo mi da. Non credo di riuscire a stare senza di lui per tutto un trimestre. Cazzo ho dimenticato di dirgli della lettera! Va beh ci penserò dopo. Senza accorgermene, presa dai miei pensieri, ho incominciato a graffirgli il collo e questo gesto lo fece spingere ancora più forte dentro di me. È incredibile come mi faccia stare così bene stare con lui. Non ero così rilassata da quando... non me lo ricordo ma non lo sono mai stata così tanto. Spinge un ultima volta poi cadiamo insieme in un violento orgasmo che ci fa accasciare uno sull'altro, lui sposta le coperte tutte sgualcite e mi avvolge in un abbraccio caloroso e pieno d'amore "era da tempo che aspettavo di trovarmi qui con te" mi dice dandomi un casto bacio sulle labbra "io da prima di te" dico arrossendo all'istante dall'imbarazzo per aver toccato un tasto forte "lo so piccola ma ora siamo qui insieme e ci rimarremo sempre" mi avvolge tra le braccia e io mi addormento in un sonno profondo.
L'indomani mattina mi ritrovo nel letto nuda e sola, dove sarà andato Seba? Dalla camera sento un odore di dolce appena sfornato così mi alzo dal letto e cerco nell'armadio di Seba in cerca di una sua camicia, me la metto e sgattaiolo in cucina. Vi ritrovo Seba alle prese con i fornelli, con un buffo grembiule con su scritto 'l'uomo di casa' e senza volere mi scappa una risatina. Seba si gira e mi fa un enorme sorriso "buongiorno amore, vuoi un po di torta?" mi chiede entusiasta del suo capolavoro appena sfornato "da quando in qua tu sai cucinare?" chiedo mentre mi siedo al tavolo e prendendo una fetta di torta "beh dovrò pur cucinare per la mia donna quando lei non ne sarà in grado" mi dice sorridendomi e baciandomi la nuca, io mi alzo e lo abbraccio "grazie" "per cosa?" chiede confuso "per essere te e per essere mio" dico stringendomelo ancora di più addosso "oh amore ci sarò sempre per te" mi dice prendendomi il mento tra le dita e dandomi un bacio. Dio quanto lo amo. L'ho sempre desiderato al mio fianco e ora non desidero altro che passare il resto della vita con lui, ma non so come la prenderà la storia della lettera. Intanto mi godo quest'estate con lui poi glielo dirò.
***
Sono sola in casa, seduta al tavolo con la lettera tra le mani, Seba tornerà a momenti dal lavoro e devo assolutamente dirgli che ho intenzione di andare a New York. Ci ho pensato a lungo quest'estate ma ora sono decisa ad andarci.
Le chiavi girano nella serratura e la porta si apre facendo entrare Seba tutto sorridente, d'istinto mi corre in contro ad abbracciarmi e io lo stringo forte senza mandarlo via, sapendo che le sue braccia non le sentirò addosso per un bel po' di tempo "come va amore?" mi chiede sfoggiandomi il suo sorriso più bello e così sexy, "ti devo parlare" dico con le lacrime agli occhi "non mi vorrai mica lasciare?" mi chiede preoccupato e senza l'accenno di quel suo meraviglioso sorriso "no, siediti per favore e rimani calmo ti prego", lui si siede preoccupato al massimo, il cuore mi batteva a mille, le mani mi sudavano e lo stomaco mi faceva malissimo , non riuscendo a parlare decisi di allungargli la lettera senza aggiungere nulla, quando lui finì di leggerla sembrava incazzato e triste "quindi hai deciso di partire?" mi chiese con un tono di voce freddo e duro "si, è un'ottima opportunità per me di studiare ció che amo da sempre" dico facendomi scivolare una lacrima dagli occhi mentre lui fece lo stesso. "Ti prego resta con me" mi implorò dopo un lungo periodo di silenzio "amore vorrei tanto ma non posso" dico scoppiando a piangere "dopo non ci vedremo più, tu sarai a migliaia di chilometri da me e non potremo vederci sempre. Ci vedremo solo per le festività, tu dimmi che cazzo di relazione è questa?!" mi grida sbattendo la lettera sul tavolo con un pugno "Seba ora calmati, troveremo una soluzione insieme" dico cercando di calmarlo "insieme? Soluzione? Quante cazzo di soluzioni vuoi trovare a migliaia di chilometri da me spiegamelo?!" mi grida mentre si tira dritto in piedi "Seba ora basta! Datti una calmata!" grido alzandomi in piedi anche io "darmi una calmata? La mia ragazza se ne vuole andare a migliaia di chilometri lontano da me e io dovrei stare calmo? non sto calmo cazzo! Io ti amo e mi avevi promesso che saremo stati sempre insieme" dice accarezzandomi una guancia "Seba lo sai che questa è un'occasione d'oro per me. ti prego sii felice" chiedo facendomi scendere una lacrima dall'occhio "essere felice?! Mi dispiace ma io non sono per niente felice" grida "smettila di gridare" gli urlo poi senza volere gli tiro uno schiaffo, lui mi guarda con gli occhi lucidi poi si avvia verso la porta, sbattendola appena usciva lasciandomi li a piangere.
Dopo due ore Seba torna in casa mentre io sono sdraiata a letto a piangere ma appena lo sento arrivare in camera faccio finta di dormire, lui fa il giro poi si sdraia accanto a me avvolgendomi le braccia attorno alla vita e attirandomi a sè "non riesco ad essere arrabbiato con te a lungo. Come farò senza di te per tutto quel tempo? Spiegamelo. Ti prometto che ti sarò sempre accanto e che un giorno ci ritroveremo e potremo stare sempre insieme amore mio" mi sussurra all'orecchio credendo che io dorma. Cosa intende? Vuole sposarmi? Verrà a New York? Che ha in mente questo ragazzo così indecifrabile?
***
Due settimane dopo, era già ora di partire. Non riesco a lasciare Seba, come farò? Come posso pensare di lasciare famiglia, amici e ragazzo per andare dall'altra parte del mondo. Ma come mi è venuto in mente di accettare la proposta? All'aeroporto sono venuti tutti a salutarmi, i miei compagni di classe, i miei migliori amici e tutti i miei parenti ma non c'è traccia di Seba. Dove sarà finito? A minuti chiameranno il mio volo per i controlli, come farò a salutarlo? È ancora arrabbiato con me? Dio mi sento così in colpa e così stupida da poterlo lasciare per andare dall'altra parte del mondo per concludere i miei studi. Mi odio. Mi detesto con tutto il cuore e ovviamente anche lui mi detesta, come biasimarlo. Ad un certo punto i miei pensieri vengono interrotti dall'altoparlante che annuncia che il mio volo è pronto ad imbarcare le persone, saluto tutti e demoralizzata per non aver salutato Seba mi dirigo verso il gate.
Quando sto per varcare la soglia d'entrata mi sento chiamare alle spalle, mi giro e vedo Seba che mi sta correndo incontro, d'istinto butto tutto per terra e gli corro addosso. Quando lo raggiungo gli salto in braccio e incomincio a piangere e a baciarlo ripetutamente "credevo non saresti venuto" gli confesso stringendolo forte "non ti avrei mai lasciata andare senza salutarti e senza averti dato il mio regalo" mi dice mettendomi giù e prendendo una piccola scatolina dalla tasca dei jeans "Ecco, così ti ricorderai di me" mi dice con le lacrime agli occhi, lo apro e... non ci posso credere! Una collanina con la sua iniziale! "Amore grazie non dovevi! E mi sarà impossibile dimenticarti" gli dico, avvicinandomi e baciandolo. In quel momento l'altoparlante chiamò di nuovo il mio volo e sapevo che dovevo separarmi all'istante da Seba altrimenti non avrei più avuto il coraggio di andarmene, così mi stacco da lui e lo bacio per un ultima volta "questo è un arrivederci e non un addio, amore. Ci rivedremo a dicembre, ti amo tanto" dico accarezzandogli una guancia "lo so, ma preferivo che rimanessi qui con me. Promettimi che mi chiamerai appena arrivi, non mi interessa che ore saranno tu chiama e basta" mi dice baciandomi "promesso, ciao Seba" dico lasciandogli la mano e digigendomi verso il gate "ciao Sofia" mi dice lui lasciandosi scendere una lacrima. In sala d'attesa tiro fuori la collana e me la metto, noto che sul retro c'è una stritta "sei la mia più bella vittoria, Seba" quella frase mi fece venire le lacrime agli occhi, anche tu amore mio, anche tu lo sei.

Voglio teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora