6. La delusione

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Suonó la sveglia e mi svegliai di soprassalto, ero completamente nuda e avevo un dolore atroce che mi ronzava in tutto il corpo. Il letto era tutto disfatto e in camera non c'era nessuno. Cos'era successo la sera prima? E perchè ero nuda? Mi alzai dal letto con molta fatica per via del dolore atroce alle cosce e controllai l'ora sul cellulare. Cazzo! Erano le 9 e alle 8.30 avevamo la colazione. Balzai subito in piedi e cominciai a prepararmi alla svelta per raggiungere gli altri sul ponte. Quando finalmente fui pronta, uscii dalla porta di corsa ma mi scontrai con Seba a pochi passi dalla camera "oh vedo che la bella addormentata si è finalmente svegliata" disse lui con un sorrisetto stampato in faccia "perchè non mi avete svegliato?" domandai ma lui non mi rispose, mi prese per mano e mi trascinó verso la camera "perchè non mi avete svegliato?" domandai nuovamente ma senza ottenere alcuna risposta "devo fare colazione andiamo sul ponte" dissi con piú decisione ma lui sembrava non sentire neanche una parola di quello che gli dicevo così rimasi in silenzio finché non entrammo in camera. Appena chiuse la porta mi sbattè al muro e mi bació appassionatamente, perché lo stava facendo? le sue mani andavano su e giù per i miei fianchi finché non trovó l'orlo della mia maglietta e pian piano incominció a togliermela ma non appena ebbi il controllo delle mie azioni lo fermai e lo allontanai con uno spintone "cosa stai facendo?" chiesi scioccata dall'accaduto "stanotte eri ubriaca e abbiamo fatto sesso. Ora pensavo ora di fare un remember della sera prima" disse sorridendomi maliziosamente. Ero scioccata. Avevo fatto sesso per la prima volta e l'avevo fatto proprio con Seba. La persona più orribile è disgustosa di questo pianeta. E peggio ancora, lo avevamo fatto mentre ero ubriaca così non mi sarei ricordata nulla. Geniale! Non riuscivo a capire cosa provavo. Forse disgusto o forse sollievo. Oppure entrambe le cose. Ma sapevo che dentro di me, il cuore aveva ripreso a battere forte come la prima volta che ci siamo incontrati. E temevo di non sentirlo mai più battere dopo che ci siamo lasciati tutto alle spalle "c-cosa? Abbiamo fatto sesso? Ma... ma perché?" domandai scioccata, lui mi si avvicinò ma io lo respinsi "non mi toccare porco schifoso!" gridai in preda alla collera "tanto lo so che mi vuoi" disse sorridendomi. Quel maledetto sorriso mi fece arrossire perché sapevo come stavano le cose. Lo amavo e persino lui sapeva che provavo ancora qualcosa per lui. Ma la sua arroganza mi fece infuriare ancora di più. Neanche morta mi starei fatta trattare come tutte le troiette che si scopava il sabato sera da ubriaco negli sgabuzzini delle discoteche. Non ero la tipa che si faceva sedurre facilmente e non mi sarei di certo fatta prendere in giro da una persona rivoltante come lui. Così mi voltai e corsi verso la porta ma mentre la aprivo, Seba mi prese le mani e mi sbatte contro la porta facendola sbattere. Mi girò in modo da guardarlo dritto negli occhi "dove cerchi di andare?" mi disse avvicinandosi per baciarmi ma io girai la testa per evitarlo "lasciami subito!" gridai dimenandomi ma lui mi prese la testa con una mano, me la girò e mi baciò. Era un bacio dolce e appassionante, pieno di emozioni ma lui non sentiva tutto questo. Lui voleva solo scopare e farmi soffrire ancora poi si staccò e mi guardò intensamente negli occhi "stammi lontano Seba!" dissi con un filo di voce "so come stanno le cose e so anche che non vuoi che lo faccia" mi disse accarezzandomi il viso "ma devo" dissi con gli occhi pieni di lacrime, lui mi guardò dritta negli occhi poi mi abbracciò. Seba che mi abbracciava? Doveva stare molto male per abbracciarmi. Poi non capisco, prova qualcosa per me? In quel momento prese a baciarmi il collo, dio quanto era bravo, non dovevo cedere alle sue tentazioni "Seba?" lo chiamai "si?" mi disse continuando a baciarmi il collo "provi ancora qualcosa per me?" gli chiesi con le lacrime agli occhi ripensando all'anno appena trascorso "cosa te lo fa credere che provi qualcosa per te?" disse fermandosi per guardarmi in faccia "quindi è un no?" chiesi con un filo di voce, lui mi guardò negli occhi poi mi baciò. Era un si o un no? Si staccò e mi accarezzò la faccia "non hai risposto alla mia domanda" precisai con una punta di rabbia nella mia voce "dovresti sapere come sono io con le ragazze" disse con aria triste, perché era triste? "Perché sei triste?" chiesi curiosa "fatti miei" disse spostando lo sguardo da un altra parte "va bene" dissi poi cercai di liberarmi dalla sua presa "che stai facendo?" chiese sorpreso "me ne vado" gridai mentre mi dimenavo "perché?" chiese "che cazzo ci sto a fare qui con te? Non voglio scopare di nuovo" gridai arrabbiata "tu non uscirai da quella porta!" gridò tenendomi ben salda "lasciami maniaco!" urlai mentre mi dimenavo "sei mia! Non ti lascio andare!" gridò infuriato. Mi fermai, sconvolta da quelle parole "c-cosa hai detto?" dissi ancora sotto shock "Seba cos'hai appena detto?" chiesi ma senza ottenere nessuna risposta. Ricominciai a dimenarmi ma Seba non mi lasciava "devo andare a fare colazione" gridai innervosita "dopo staresti con quel coglione di Mattia" gridò frustrato "e allora? non ti deve importare quello che faccio io!" risposi su di giri "non voglio che stai con lui" disse "io faccio quello che voglio" risposi e lui sorrise "che cazzo ridi?" urlai "ieri sera avevi detto la stessa cosa prima di..." disse scoppiando a ridere, era la mia occasione. Gli tirai un calcio lì sotto e lui gridò per il dolore. Mi lasciò andare e io scappai fuori raggiungendo Erika, Sara e Elena in sala da pranzo. Era già ora di pranzare, ma quanto cazzo sono stata in camera con Seba? A pranzo mi sedetti vicino a Mattia sotto lo sguardo fulminante di Seba , sembrava incazzato e allo stesso tempo menefreghista ma non smise un secondo di fissarci. Mattia, si era accorto che Seba ci fissava in modo strano perciò mi mise un braccio attorno alle spalle facendo cambiare la faccia di Seba da irritato a incazzato seriamente. Se non mi amava e mi usava solo per i suoi giochetti pornografici allora perchè si incazzava se Mattia mi metteva un braccio attorno alle spalle? Appena finimmo di pranzare Mattia mi chiese di stare un po' con lui quel pomeriggio e io accettai senza esitazioni. Andammo in sala proiezioni a vederci un film, in sala giochi e poi in camera sua. In camera sua parlammo di tutto e di più, mi raccontó dei suoi genitori, dei suoi hobby, degli sport ecc. e io feci altrettanto. Poi arrivó l'ora di cena, arrivammo a cena mano nella mano e tutti cominciarono a bisbigliare qualcosa, tutti eccetto Seba che ci fissava con fare geloso. Ma perchè si comporta così? Mi ama? No, quindi ho il diritto di fare ció che mi pare. Ho fatto sesso con lui, contro la mia volontá, ma l'avevo fatto ció non vuol dire che gli appartengo. Ci sedemmo vicini e cenammo in mezzo agli schiamazzi di Ivan e i suoi amici su di noi. Finita la cena ci mettemmo d'accordo per la serata discoteca e decisi andare in camera prima per prepararmi siccome ero ancora molto arrabbiata con Seba per quello che aveva detto quella mattina. Appena finito di cenare salutai Mattia con un bacio sulla guancia e corsi dritta in camera per farmi una doccia e prepararmi senza trovarmi Seba in mezzo, ma arrivó proprio mentre mi stavo truccando "stasera non avrai mica intenzione di startene con quell'deficiente di Mattia, vero?" mi chiese dalla camera con un tono parecchio irritato e contrariato "certo, con chi dovrei stare sentiamo l'enorme cazzata che stai per dire?" sbottai seccata "con me, ovvio!" rispose con fare egocentrico "solo perchè abbiamo fatto sesso, che oltretutto l'abbiamo fatto contro la mia volontá, non vuol dire che ti appartengo e faccio tutto ció che mi dici. E poi che senso ha stare con te stasera se non provi assolutamente niente per me? Spiegamelo" gridai incazzata ma non appena finì di parlare sentì aprire la porta del bagno, mi girai e Seba mi saltó addosso baciandomi ma io lo respinsi subito "stammi lontano! Ma si può sapere che cazzo vuoi da me?" gridai infuriata per il suo atteggiamento "voglio te cazzo! Non l'hai ancora capito?! E poi ti avevo detto che eri mia se non sbaglio" gridó infuriato "si l'avevi detto ma non me l'hai dimostrato. E poi non avevi risposto alla mia domanda e ancora adesso aspetto una risposta" risposi incrociando le braccia al petto e non appena abbassò la testa mi girai verso lo specchio ma lui mi prese per un braccio e mi costrinse a girarmi "intanto stanotte è stata la notte più bella della mia vita, abbiamo fatto il miglior sesso di sempre e si forse provo qualcosa per te" disse in tono calmo e sincero come quando mi aveva detto tempo fa che esistevo solo io per lui. No non voglio ripensare a quei tempi "oh ma certo! il sesso sistema tutto! Vaffanculo Seba! Tu mi vuoi solo per scopare e basta! Oh ma perché sono stata così stupida da cascarci? Ah si, ero ubriaca!" gridai innervosita "Dio, Sofia! lo vuoi capire che provo qualcosa per te! e non è solo perchè abbiamo fatto sesso! Io ho sempre provato qualcosa per te fin da quando ci siamo conosciuti" rispose esasperato "tutte balle! tu non sai come si ama qualcuno! tu non sai nemmeno cosa sia l'amore! Vai in giro a baciare e scopare ragazze a caso e nemmeno sai i loro nomi! Come posso credere che un ragazzo così sappia cosa sia l'amore? ora devo prepararmi e non ho tempo da perdere con te" risposi incazzata mentre mi voltavo per finire di truccarmi ma lui mi prese nuovamente il braccio e mi giró con forza per guardarmi dritto negli occhi mentre si avvicinava, inchiodandomi al mobile del bagno "non provo qualcosa per te da stanotte ma credo da quando ti ho conosciuta. Cazzo Sofia ti sei dimenticata tutto? Tutte le cose che ti dicevo? Credevi che scherzassi? Ecco... Io... Dopo che abbiamo deciso di non vederci più... Io non ho più voluto saperne di relazioni. Per questo andavo con la prima che mi capitava" mi confessò disperato "vorrei dimenticarmi tutto, ma non ci riesco. Mi ricordo tutto! Tutto di quei fottuti giorni! Dal primo messaggio all'ultima parola che ci siamo detti! Non volevo finisse così Seba. Ho sofferto tanto il nostro distacco e le ho provate tutte per far cessare il vuoto che avevi lasciato ma niente sembrava funzionare. Io non ho mai voluto nessuno come volevo te. E tu te ne sei andato. Per salvaguardare la tua dignità" risposi con una punta di veleno nella voce ma a quel ricordo mi scese una lacrima dagli occhi "sono un cretino" disse mentre si protese verso di me per abbracciarmi ma stavolta non opposi resistenza. Avevo bisogno di un suo abbraccio e non volevo respingerlo. Mi aggrappai a lui come se, staccandomi, potessi cadere in un burrone da un momento all'altro. Poi lui mi baciò la testa e mi strinse a se ancora più forte "ma quindi tu... provi davvero qualcosa per me? O lo dici solo perché ti faccio pena?" chiesi con la voce che tremava insieme al resto del mio corpo "io cre..." incominciò a dire ma venne interrotto da qualcuno che bussò alla porta "chi è?!" gridò Seba seccato da quell'interruzione "Mattia. C'è Sofia?" chiese Mattia teneramente dall'altra parte della porta, io guardai Seba negli occhi "ti prego non andartene" mi implorò prendendomi il viso fra le mani "gliel'avevo promesso" risposi con le lacrime agli occhi "chissene importa! dopo tutto, le promesse sono fatte per non essere mantenute" disse lui disperato, mi avvicinai a lui e lo baciai castamente "stasera rimorchierai molte ragazze vestito così" gli dissi allentando la presa su di lui e dirigendomi verso la porta per andarmene, lasciandolo in bagno da solo a rimuginare sulla nostra conversazione. Uscii dalla camera senza salutarlo e Mattia mi salutó con un bacio sulla guancia poi mi prese per mano e ci avviammo verso la discoteca che era quasi vuota quindi ci mettemmo a ballare in mezzo alla pista abbracciati. Incominciammo a baciarci e proprio sui divantetti c'era Seba che ci fissava con fare geloso. Verso le 23.30 uscimmo dalla discoteca e Mattia mi riaccompagnó in camera "è stata una bellissima serata, grazie" mi disse poi si avvicinó e mi bació. Ma proprio in quel momento Seba sbucó improvvisamente, e volutamente, da dietro di noi e con fare arrogante ci spinse via per entrare in camera "Sofia vieni subito in camera!" gridò incazzato "datti una calmata. Non sono affatto la tua serva!" sbottai irritata dal suo tono. Diedi un altro bacio a Mattia ed entrai in camera. Mi diressi verso il mio letto e non appena mi sedetti, lui mi si avvicinò e si sedette sulle mie ginocchia costringendomi a sdraiarmi sulla schiena, immobilizzata "ti avevo detto di stare lontana da lui!" sbottò "non sono di tua proprietà Seba, piantala!" gridai sorpresa dal suo tono di voce "devi stare lontana da lui e basta!" gridò "No! Non sto lontana da lui. E poi perché insisti tanto!" gridai incazzata "perchè lo conosco bene e devi starci lontano!" gridò nuovamente "lasciami andare!" gridai ma lui fece finta di non sentirmi "porco schifoso lasciami subito andare! Oh... O chiamo Mattia!" gridai in preda al panico. Lui scoppiò a ridere e quella fu la mia occasione. Mi alzai con uno scatto, facendolo cadere per terra e cercai di raggiungere la porta ma mi prese per le gambe facendomi cadere. Mi si sdraiò sopra e incominciai a divincolarmi ma fu inutile perché lui era il doppio più forte di me. "Seba ti prego. Lasciami andare! Si può sapere che cosa vuoi da me?" chiesi con voce tremante "te" mi rispose avvicinandosi per baciarmi. Quel bacio mi trasmise un calore in tutto il corpo che mi riusci impossibile tentare di liberarmi. Lo amavo davvero e lo sapevo perché sentivo una scarica attraversarmi il corpo ogni volta che le sue labbra toccavano le mie ed era una sensazione piacevole ma sapevo che non era il ragazzo per me e che mi avrebbe fatto soffrire ma... no. Non potevo cadere nella sua trappola ancora. Si staccò e mi guardò dritto negli occhi "con un bacio credevi di sistemare tutto?" chiesi lui mi accarezzó il viso senza mai smettere di guardarmi negli occhi. Dio! Quegli occhi così dolci e... sinceri. Non lo avevo mai visto così "speravo di sistemarle almeno in parte" mi disse sinceramente e con un barlume di speranza negli occhi. Mi bació di nuovo ma stavolta molto appassionatamente. Incominciò a muoversi avanti e indietro, facendomi gemere per via della sua erezione che sfiorava le mie parti intime. Rimasi come pietrificata da quel gesto ma appena ripresi il controllo delle mie azioni lo spinsi via e mi rialzai in tutta fretta facendo alzare anche lui "perchè ti sei alzata?" mi chiese confuso "Credevi di sistemare tutto così? Con un bacio e un altra scopata, tanto per peggiorare la situazione? Tu non hai capito, io ti amavo. Ho provato dei sentimenti molto forti per te mentre tu? Tu te ne fregavi altamente andando con la prima ragazza che ti faceva alzare il tuo amichetto. Ora dimmi, come posso amarti ancora? Come posso soltanto desiderarti? Tu non mi ami, vuoi solo scopare! Io non voglio fare sesso santo cielo! Io voglio solo la persona che amo starmi vicino" gridai mentre scoppiai a piangere e lui mi guardò, sconvolto "è vero. Hai ragione. In questa gita ti volevo solo per far sesso ma quando ieri sera lo abbiamo fatto io mi sono sentito... bene. Non mi ero mai sentito così. E come ti ostini sempre a ripetere, io ho avuto parecchi rapporti con altre ragazze. Ma con te è stato diverso. Ho provato qualcosa. Dei sentimenti che non avevo mai provato con nessun altra. Per esempio, io non avevo mai baciato nessuna mentre lo facevamo. Non ho mai toccato nessuna come toccavo te. Ieri sera quando ti ho vista, mi si è annebbiato il cervello. Eri bellissima e volevo solo averti. Come l'anno scorso in quel parco. Ti volevo e non mi pentirò mai di volerti" disse lui con calma e sincerità "Seba, non fare il lecca culo! Santo cielo! Tu non vuoi nient'altro a parte il sesso da me ammettilo per una volta cazzo! Fai l'uomo!" gridai sorpresa ma lui si avvicinó a me incazzato, mi prese il viso fra le mani e mi bació. Cercavo di spingerlo via ma non ci riuscivo "amo Mattia. Ho smesso di amarti molto tempo fa" dissi quando si staccò ma lui si arrabbió e mi buttó sul letto, mi strinse le mani ai polsi e si sedette su di me "tu sei mia!" gridò "Lasciami andare idiota!" urlai dimenandomi con tutte le mie forze ma era inutile "smettila di dimenarti cazzo!" gridò "allora lasciami andare!" gridai "no! Tu sei mia! Non ti lascio andare cazzo! No. Ti amo ok? Volevi sentirtelo dire? Ecco. Te l'ho detto e te lo ripeto, va bene? Ti amo e ti ho sempre amato fin da quando ci siamo conosciuti. Ho sempre saputo che tu eri la ragazza per me ma non l'ho mai ammesso. Ti prego non andartene" mi gridò abbassando il tono della voce per addolcire un po' la sua confessione. Rimasi scioccata. Non mi aspettavo che mi amasse e che non aveva mai smesso di farlo. "dì qualcosa ti prego. Non restare in silenzio" disse disperato "perché mi hai lasciata andare allora?" chiesi balbettando con tono di voce molto basso "sono solo un coglione ecco tutto. Mi ripetevo che non era vero ma invece lo è. Ti amo e non riesco a vederti con quello" disse sospirando. Quando si avvicinó per baciarmi lo spinsi via e corsi fuori dalla porta, corsi fino ad un altro corridoio, svoltai a destra e poi a sinistra e mi scontrai con Mattia. Gli caddi addosso "oddio Mattia stai bene?" chiesi preoccupata che si fosse fatto del male "Si sto bene e sono felice di vederti" disse rialzandosi da terra "ti prego nascondimi!" lo implorai e lui fece una faccia confusa "portami in camera tua poi ti spiego" gli dissi agitata e lui senza esitare mi portó in camera sua. C'erano soltanto due letti, era una camera molto grande e spaziosa, mi sedetti sul letto e gli raccontai di Seba e gli chiesi anche se per quella notte potevo rimanere a dormire da lui perché non volevo vedere Seba almeno per una notte, volevo riflettere sulle sue parole "certo credo che a Enrico vada bene. Ti lasceró il mio letto" disse gentilmente "come lasciarmi il tuo letto? E tu dove dormi?" chiesi confusa "Per terra" rispose sorridendomi "nono tu dormi con me" risposi sorridendogli e lui ricambiò poi si avvicinó all'armadio e tiró fuori una maglietta da basket enorme "questa ti puó andare come pigiama?" mi chiese ancora sorridente, mi avvicinai e la presi fra le mani "è perfetta grazie" risposi felice, mi cambiai insieme a lui poi ci adagiammo sul letto abbracciati. Gli davo le spalle e non appena spensi la luce mi mise una mano intorno alla vita e mi attiró a sè, rimanemmo così per un po' poi mi girai e misi la mia fronte sulla sua, gli circondai le ganbe con le mie e gli misi una mano sul fianco. Rimanemmo così per altro tempo poi lo baciai, ci baciammo intensamente. Ma niente. Non c'era quella scossa che sentivo quando Seba mi aveva baciata. Niente sentimento. Non provavo niente. Così capii. Capii che Seba era perfetto per me. Litigavamo sempre, era geloso e tanti altri difetti ma sono i difetti che rendono le coppie felici, giusto? Con Mattia c'era poca intesa e troppe diversità ma con Seba c'era passione e vita. Mattia era un ragazzo perfetto in tutto, ma non era il mio tipo di ragazzo. Amavo ancora Seba e niente o nessuno poteva farmelo dimenticare. Mi addormentai tra i miei pensieri e tra le braccia di Mattia convinta di essere tra le braccia di Seba.

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