CAPITOLO 3 - LE CAMERE

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SOFIA

Sembravano solo pochi minuti quando Sara mi svegliò "Sofia, siamo arrivati al porto. E poco fa ci hanno consegnato le camere..." disse con aria preoccupata e sconvolta e capii subito che qualcosa non andava. "Sara che cazzo succede?" chiesi agitandomi seduta stante, lei prese fiato poi mi guardò dritta negli occhi "siamo in camera con Sebastiano e Samuele, proprio come ti avevo detto che mi sentivo sarebbe accaduto" disse arrossendo e incominciando a tremare. Cosa?! Oh porca puttana ditemi che è uno scherzo! "Sara smettila di scherzare, non è divertente!" gridai agitatissima lei aspettò che i ragazzi dietro di noi scendessero "non sto scherzando Sofia. Siamo veramente in camera con loro" disse tutta agitata. A sentir quelle parole mi agitai anche io "cosa?! Dimmi che è uno scherzo! No no no io non ci sto in camera con loro! Vado a parlare col professore" gridai alzandomi dal sedile e correndo dietro al professore "professore, mi scusi, potrebbe cambiare stanza a Sebastiano e Samuele?" dissi agitata ma felice di avergli fatto notare il suo errore "no mi dispiace ma temo che non sia possibile" disse un po' su di giri per la mia domanda insulsa "come mai? Io sapevo che maschi e femmine non potevano stare nella stessa stanza" dissi cercando di giustificarmi "si infatti ma è successo un casino con la reception e ci hanno tolto la loro camera. Dato che a voi due avevamo dato la camera da 4 abbiamo deciso di metterli in camera con voi. Adesso scendi dal pullman e va a prendere la tua valigia che dobbiamo andare" disse il professore indicandomi l'uscita.

SEBA

Scendemmo tutti dal pullman e naturalmente Sofia scese per ultima seguita da Sara. Sembravano entrambe molto agitate e molto probabilmente lo erano proprio perché sapevano che eravamo in camera insieme "guardale! Domani sera finalmente si scoperà!" mi disse Samuele all'orecchio tutto eccitato "ehm... si... addiciamoci al tuo piano" risposi imbarazzato per essermi fatto scoprire mentre le fissavo "no no, quel piano si farà stasera" rispose con uno sguardo perverso "come stasera? io avevo capito che dovevamo scoparle domani sera" risposi confuso "allora, il piano si farà stasera e con il piano intendo quello di cui abbiamo parlato poco fa, mentre domani sera e le prossime ce le scoperemo fino a sfondarle" disse Samuele, a volte mi spaventava quando faceva così il porco ma se volevo sapere se provavo ancora dei sentimenti per Sofia dovevo fare ciò che mi diceva. Prendemmo le valigie e ci dirigemmo ai numerosi check - in del porto "maial! ma quanto cazzo ci vuole per salire su quella nave?" gridò Samuele esasperato quanto me per l'attesa e così dopo l'ultimo controllo documenti finalmente salimmo sulla nave. Era una cosa fantastica! Tutta decorata in oro e in rosso con un miliardo di lampadari di cristallo appesi al soffitto che illuminavano tutto l'ingresso della nave. Dopo essere entrati ci fermammo di nuovo alla reception per farci consegnare le chiavi delle stanze. Stanza 364, secondo piano. Ci dirigemmo verso gli ascensori seguiti da Sara e Sofia che, per l'imbarazzo, non spiaccicarono una parola ma quando arrivammo davanti alla camera Samuele si fermò e incominciò a fissarle in modo troppo malizioso poi aprì la porta "prima voi ragazze" disse continuando a sorridere in quel modo così perverso "ma non ci penso neanche ad entrare in camera prima di voi due!" sbottò Sara incazzata "beh, perché? avete paura che vi stupriamo?" intervenni ma proprio in quel momento Sofia entrò in tutta fretta in camera "ma ci voleva molto?!" gridò scocciata, io sorpreso dal suo comportamento entrai in camera prima di Sara e Samuele fiondandomi di fretta nel letto in basso proprio dall'altra parte della stanza rispetto a quello di Sofia e mi incantai a guardarla "questo è il mio letto e non si discute!" gridò Sofia "e questo è il mio e non si discute!" gridai dopo di lei poi mi guardò e alzò gli occhi al cielo irritata ma quel gesto mi fece eccitare troppo "beh, vedo che vi siete già sistemati per bene! E poi vedremo che succederà i prossimi giorni" disse Samuele in modo perverso "non ci pensate nemmeno" intervenne Sofia per zittirci "vedete di starci alla larga e di non metterci le mani addosso altrimenti..." "altrimenti cosa?" la interruppi sorridendole "io con te non voglio avere nulla a che fare, chiaro? quindi stammi lontano e cerca di rivolgermi il meno possibile la parola, ok?" disse con un tono autoritario "oh aggressiva la ragazza" disse Samuele imitando le zampe di un gatto facendomi scoppiare in una risata molto rumorosa ma a quel gesto Sofia si girò e mise la faccia sul cuscino "lasciatemi in pace deficienti" disse stanca e assonnata. Guardai Samuele e lui mi fece un cenno con il capo, era il segnale. Quella sera avrei scoperto se provava ancora dei sentimenti per me oppure no. In ogni caso io sapevo di amarla e di non aver mai smesso di farlo ma mi faceva male pensare che lei mi avesse dimenticato. Era la ragazza per me, quella che mi poteva cambiare e stravolgermi la vita e per questo dovevo agire in fretta per rivendicare ciò che è mio.

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