10 Capitolo

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𝛴𝑙𝜀𝜎𝜋𝜎𝑟𝛼

Speravo solo che quell'aereo non atterrasse mai, il motivo?

Facilissimo, non voglio conoscere ancora di più l'inferno.

Lo conosco già troppo e per scappare da esso ci è voluto di tempo, non ci voglio ricadere, è un cazzo di buco nero che ti succhia l'anima, e ho davvero paura di ricapitare in esso, anche se dalle ultime parole di Damiano, ho capito di essermi fatta la fossa.

Manca poco che la mia anima sarà risucchiata in quel loop buio e senza via d'uscita dove bisogna solo sperare di trovare un pizzico di luce per sfuggire.

Vanessa e Chiara scendono le scale dell'aereo correndo verso tre auto, seguite dalle urla di Nicola da madre apprensiva.

"Guai a voi se correte ancora, poi se cadete non venite a piangere da me,io vi ho avvertito"

Scuoto la testa divertita, sembra molto simpatico, almeno non è scontroso come Alessandro e Damiano, loro sono una palla al piede, mentre Dimitri è molto silenzioso e credo proprio che questo suo essere silenzioso lo accomuni un sacco a Damiano, anche se io lo faccio solo parlare, anzi credo sia più appropriato dire "incazzare".

Scendo l'ultimo gradino e vedo un'uomo allargare le braccia e urlare il suo nome con un'accento Russo molto marcato.

"Damiano, mio caro cugino, che bello vederti"

Damiano con un cenno alla testa saluta quello che sembra essere suo cugino.

"Ivan... ti vedo in forma"

Dice Damiano notando il filetto di pancia del cugino.

"Divertente"

Damiano si affianca a lui, che gli dà una pacca sulla schiena, e vanno avanti camminando, continuando a parlare dimenticandosi chi ha dietro, cioè IO.

Stronzo.

Vado verso le bambine e Chiara sì avvicina a me.

"Ele ho freddo"

"Ti avevo esplicitamente detto di metterti il giubbino pesante addosso"

Abbassa la testa dispiaciuta

"Scusa Ele"

Mi accovaccio poggiando le due stampelle a terra ,arrivo alla sua altezza e gli alzo la testa così che lei mi guardi.

"Accetto le tue scuse, però la prossima volta mi ascolti"

Annuisce e mi sorride dispiaciuta.

Mi alzo piano e mi tolgo il giubbotto e lo dono a Chiara, che con il mio aiuto lo indossa.

"Grazie sorellona"

Le sorrido e mi stringo fra le mie braccia morendo di freddo,credo proprio che diventerò un polaretto.

Prendo le stampelle da terra mi guardo attorno e noto Kyle all'interno di un'auto, mi avvicino sperando che mi faccia entrare, sto congelando e tremo come una piccola foglia.

Le possibilità di diventare un polaretto credo siano altissime.

"K-kyle si può entrare o mi farai diventare un ghiacciolo?"

Lui mi guarda e sbarra gli occhi facendo subito spazio per farmi entrare.

"Ma sei impazzita, siamo in Russia non in America"

"Lo so, lo so, e che ho dato il mio giubbino a Chiara stava nelle mie stesse condizioni,e preferisco mille volte che muoia io di freddo e non lei"

"Capito"

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐈𝐋𝐄𝐍𝐓 𝐒𝐈𝐍-Ꭰꭺꮇꮖꭺɴꮻ (𝐷𝑒 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑆𝑒𝑟𝑖𝑒, #𝟷)  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora