𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐈𝐋𝐄𝐍𝐓 𝐒𝐈𝐍-Ꭰꭺꮇꮖꭺɴꮻ (𝐷𝑒 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑆𝑒𝑟𝑖𝑒, #𝟷)

11 Capitolo

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𝛴𝑙𝜀𝜎𝜋𝜎𝑟𝛼

Esco dalla camera e osservo il piccolo salottino, studiando per bene la piccola libreria che mi attrae particolarmente .

Appoggio le due stampelle al divano, che potrei anche non usarle più, ma comunque mi aiutano un sacco nello scendere e salire le scale, carezzo delicatamente i libri, hanno tutti i titoli scritti in russo.

Ne prendo uno, curiosa, sembrano nuovi senza nemmeno un po di polvere sulla copertina.

Sfoglio qualche pagina cercando di leggere qualche parola.

È così complicato, sbuffo e mentre lo rimetto al suo posto noto un oggetto in fondo allo scaffale, allungo la mano e lo afferro, al tatto è freddo e piccolo, entra in una mano.

Poso il libro al suo posto e guardo l'oggetto appena preso.

È una chiave,a cosa servirà mai, cavolo, vero c'è una porta in più qui che non mi hanno mostrato, sarà la chiave di essa...?

Strano, però, nascondere una chiave, chissà cosa c'è lì dentro.

La mia curiosità spinge ad andare ad aprire quella porta, ma credo sia meglio di no.

"Eleonora cosa fai?"

Sobbalzo sul posto portandomi subito le mani dietro la schiena, nascondendo la chiave nella mia tasca posteriore dei miei Jeans neri.

"Nulla stavo osservando i libri posti sullo scaffale, ero curiosa"

Damiano assottiglia gli occhi pensieroso e un pò incline a quello che ho appena detto, beh in parte è la verità, spero solo che non si noti la forma della chiave sulla mia pacca, vabbè nel caso dico che è quella della camera e poi non credo che guarderanno i miei glutei.

Annuisce non del tutto convinto, beh meglio di niente.

"Comunque rimarremo qui"

Questo momento mi sembra essere a rallentatore, no io non posso dormire con questo essere per non so quanto tempo.

"In che senso?"

"Nel senso che staremo fino a Capodanno qui, comprendi ora"

"No, io non ci rimango qui, tu sei matto"
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𝐷𝛼𝑚𝜄𝛼𝜋𝜎

Ed ecco che mi da di nuovo contro

"Io voglio andare a casa"

Beh ora che ci rifletto è inutile averla ancora a presso, è solo un'ostacolo da togliere all'istante, però... perché no... la userò a mio piacimento lei non può fare nulla, non arriverà a sovrastarmi e a darmi regole, ovviamente mai, e poi per la sera, sarà un bel giocattolino con cui giocare, ha un corpo dove tutti gli uomini pregherebbero per averlo e usarlo almeno una notte.

"Non ci andrai"

"Ma perché? cosa vuoi da me?"

Si avvicina un po di più a me e io mi sto zitto guardando attentamente tutti i suoi movimenti.

"Dammi la chiave"

Crede che io sia così fesso che non sappia che in quello scaffale si trovi una chiave messa da me, proprio dove ha preso il libro che in quel momento è posto al contrario nello scaffale.

Amo la perfezione e la precisione, non è da me mettere qualcosa non bene.

L'ordine e il controllo sono nella mia testa ogni giorno, tutto deve essere perfetto, qualsiasi cosa, che sia un inutile oggetto o qualcos'altro, ogni cosa deve essere come io ho detto di posizionare, tutto e tutti devono seguire le mie regole, posso sembrare un maniaco del controllo ma è la prima cosa che mi hanno inseganto e che ora mi è difficile levare dalla testa.