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<QUINDI HAI PARLATO CON CAPELLI DI MERDA>> sussulto sentendo la voce di Bakugo fuori dalla doccia e mi lascio scappare un urlo mentre faccio uscire la testa per vedere se le mie orecchie mi ingannano o meno. <<Cosa? Bakugo? Esiste la privacy sai>> dico mentre apro la porta di vetro offuscato però Bakugo mi sovrasta entrando nella doccia. <<Avete parlato della miei sogni>> mi guarda dall'alto in basso e deglutisco cercando di mantenere un contatto visivo ininterrotto mentre io cerco di sprofondare nella mia ombra per scappare da questa situazione, ma non ci riesco, e posso solo sperare che la terra sotto i miei piedi si apra e mi inghiottisca.

Ma neanche quello succede.

Invece lui viene verso di me mentre deglutisco visibilmente appena entro a contatto con il muro della doccia, cosa che prima o poi, più prima, sarebbe successa dato che siamo in un angolo di doccia non una villa, non ho spazio per indietreggiare, e rimango a fissarlo mentre passa sotto l'acqua e i capelli gli si appiattiscono sulla fronte senza fermarlo minimamente.

Quando è vicino a me finalmente si abbassa leggermente fino ad arrivare direttamente davanti al mio viso, respiriamo l'uno l'aria dell'altro e improvvisamente ho ancora più caldo quando sento la sua mano sfiorarmi il braccio a malapena scendendo fino al mio fianco scoperto. <<Kat->>

<<Vuoi sapere cosa sognavo? >> lo guardo sentendomi ancora più inerme, mi tremano le gambe e non pensavo che potesse mai accadere una situazione del genere in un universo come questo.

Separo leggermente le labbra per rispondegli ma sinceramente non ho il coraggio di parlare, è come se sapessi che se provassi a parlare uscirebbe un sussurro in confronto a quanto forte batte il mio cuore, quindi annuisco leggermente guidata dall'istinto. <<Sei curiosa eh? Ti conosco>> le punta delle sue dita mi accarezza il fianco mentre risale verso le costole e sento un brivido che sale sulla spina, annuisco di nuovo cominciando a sentire il bisogno di più, più di tutto questo, più delle sue mani. <<Se vuoi saperlo, pregami>> sento come i miei occhi si spalancano quando la sua altra mano si appoggia alla mia guancia e lo dice. <<C...cosa? >>

<<Pregami>> passa il pollice sulle mie labbra e mi sento quasi le gambe cedere guardandolo. <<Ti prego>>

<<Ti prego cosa? >>

<<Ti prego voglio sapere cosa sognavi>> sussurro e le sue mani cambiano posizione trascinandosi sul mio corpo arrivando al fondoschiena e nei miei capelli. <<Sapere o subire? >> è l'ultima goccia, provo ad avvicinarmi nel penoso tentativo di baciarlo perché tutto questo stuzzicare mi sta facendo perdere la pazienza ma stringe la presa con entrambe le mani, specialmente quella nei miei capelli impedendomi di riuscire a gustare le labbra che continuano a provocarmi da ormai un'infinità di tempo. <<Ti ho fatto una domanda>>

<<Subire, ti prego, Kat>> lui ghigna finalmente soddisfando il mio bisogno e mi bacia premendo completamente il suo corpo contro il mio, sento la sua erezione contro la mia pancia e mi lascio scappare un gemito per la sorpresa del contatto.

Metto istintivamente le mani nei suoi capelli spingendolo più verso di me e lui finalmente sposa le mani sotto le mie cosce prendendomi in braccio e mi lascia scivolare lentamente contro il muro e sopra di lui, facendomi sentire lentamente ogni centimetro che entra e chiudo gli occhi tappandomi la bocca da sola, dopotutto siamo in un dormitorio scolastico. <<No, gli altri sono a lezione, togli la mano>> mi prende il polso e lo attacca al muro impedendomi di nascondere i gemiti che mi provocava. <<Voglio sentirti, tu senti l'effetto che mi fai, io voglio sentire che effetto ti faccio io>> continua a parlare mentre mi bacia il collo mentre rimane fermo dentro di me e quando arriva alla clavicola finalmente comincia a muoversi ad una velocità talmente lenta da torturarmi, però non sono mai stato così felice di saltare le lezioni perché almeno nessuno sente i versi che questo ragazzo riesce a farmi fare.<<Brava la mia Niji>>

Inarco la schiena staccandomi per un secondo dal muro freddo e bagnato e quando mi ci riappoggio ed è sorprendentemente morbido, apro gli occhi e al posto di vedere i capelli bagnati di Bakugo mentre mi riempie il collo di baci vedo il soffitto della mia stanza dipinto insieme al diretto interessato. <<Cazzo>>

Mi giro su un fianco per cancellare il ricordo della superficie contro la mia schiena e mi ritrovo davanti al muro su cui proprio ieri ho scritto la frase che adesso sembra una penosa ironia della sorte.

"I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor"

MIND⁵ || bakugo katsukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora