•13•

694 41 0
                                    

✼ ••┈๑⋅⋯ ୨ 『••✎••』୧ ⋯⋅๑┈ •• ✼

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✼ ••┈๑⋅⋯ ୨ 『••✎••』୧ ⋯⋅๑┈ •• ✼

TORNANDO AI DORMITORI tutti stiamo parlando della sfida, dello sguardo affranto sul viso di Monoma quando finalmente hanno annunciato la vittoria della nostra classe, apparentemente sta antipatico a molta più gente di quanto pensassi.

Parliamo anche delle tecniche che abbiamo usato oggi, di ogni scontro, di certi studenti della B che sono stati una spina nel fianco nel migliore dei sensi perché significa che si sono impegnati tanto da essere dei segni rivali.

Parliamo della possibile entrata di Shinso nella nostra classe, cosa che non dispiacerebbe a nessuno anzi, vedo moltissime facce entusiaste all'idea mentre entriamo nel nostro dormitorio.

Però tra quelle facce ci siamo io e Midoriya, io che sono sempre più distratta dalla curiosità della "cosa" Da fare di Bakugo, e Midoriya che sembra apparentemente talmente stanco che non dice una parola al ritorno tranne che salirà per riposarsi dopo una giornata stancante.

Io invece uso Niji come scusa e riempio una ciotola di latte prima di salire al mio piano per dare di mangiare alla mia bambina.<<Niiiiji, ti ho portato il laaaaaatte>> entro nella mia stanza spingendo la porta con la schiena mentre tengo la ciotola con il latte in mano e accendo la luce con l'altra. <<È stata una giornata pesante PERÒ il meglio per la mia gattina preferita comunque, Kat non c'è ancora però sappiamo entrambe che gli manchi>> sorrido posando la ciotola per terra e continuo il mio discorsetto al gatto mentre beve fino a quando non sento un battito sulla porta della stanza.

Mi alzo da per terra andando ad aprire la porta e mi ritrovo davanti un Midoriya visibilmente spento che mi guarda con l'aria più depressa del mondo. <<Mido, tutto bene? >>lo guardo preoccupata facendolo entrare e chiudo la porta dietro di me. <<Io...>>

Lo faccio sedere sul letto e mi siedo in ginocchio davanti a lui per vedere meglio cosa sta succedendo. <<Mi dispiace, Ame, mi dispiace davvero>>

<<Ti dispiace? Per cosa? Cos'è successo Midoriya mi stai facendo preoccupare>> gli alzo il mento con una mano e vedo le lacrime che gli stanno solcando le guance fermandomi il cuore. <<Tu sei così buona, mi aiuti sempre, mi hai salvato oggi, e io ti giro le spalle al minimo sbaglio>>

<<Non dire così->>

<<Sono stato al tuo posto oggi, scoprire un nuovo ramo del mio potere, usarlo senza averne davvero il controllo, l'unica differenza è che tu hai salvato delle persone facendolo mentre io le ho messe in pericolo, eppure non hai esitato a saltare in mezzo per parare i colpi, io invece ti ho solo giudicata, ti ho linciata facendoti sentire in colpa per il tuo quirk, ti ho spedita in un abisso di vergogna non meritata, non ho fatto nemmeno un decimo di ciò che hai fatto per me in tutti questi anni>>

<<Midoriya, abbiamo avuto esperienze diverse, e litigi, questo non ci rende meno persone di quanto siamo, sbagliamo e va bene, l'importante è rendersi conto del proprii sbaglio e rettificare il proprio giudizio per chiedere scusa, questo significa crescere, e crescere fa bene, imparare dai propri errori fa bene>> gli prendo il viso tra le mani asciugandogli le lacrime con i pollici e lui prova a sorridermi. <<Ti voglio davvero tanto bene, e mi dispiace così tanto, avrei voluto fare molto di più per te in tutti questi anni ma non sono stato forte abbastanza, però mi impegnerò, te lo prometto>>

<<Miao>> sorrido prendendo Niji, che ha finito di mangiare, e mettendola in braccio a Midoriya come consolazione. <<Se lei approva io approvo, sei più che perdonato>> lui si fa scappare una risata accarezzando la piccola palla di pelo e trattiene un singhiozzo. <<Anche io ti voglio bene, qualsiasi cosa accada ci sono>>

<<E qualsiasi cosa accadrà ci sarò, lo giuro>> mi alzo e lui fa lo stesso lasciando Niji sul letto per abbracciarmi. <<Tranquillo, adesso va a riposare ok? È stato stancante oggi, se hai bisogno sono un paio di porte più in là>>  gli sorrido caldamente accompagnandolo alla porta e quando se ne va mi appoggio ad essa strisciando lentamente fino a terra.

Non avevo mai capito quanto avessi bisogno di sentirmelo dire da lui.

MIND⁵ || bakugo katsukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora