Capitolo Uno

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''E' il figlio della simpatizzante. Non parlargli, tesoro.''

Harry incassa la testa quando passa davanti al portico della nuova famiglia, capendo finalmente perché Second Lake li ha accettati così facilmente. Sono conservatori come chiunque altro.

Non è che ad Harry Second Lake non piaccia, insomma, è comunque il villaggio dove è cresciuto e dove vive, ma non riesce a capire la mentalità di... Be', chiunque. Forse perché è cresciuto con sua madre e con sua sorella, forse perché è superiore a quell'aria medievale, non lo sa. Forse non vuole saperlo.

Il fatto è che da una parte Harry li capisce, quelli che non vogliono avere niente a che fare con gli umani: li hanno traditi e raggirati, l'ultima volta che hanno segnato una pace con loro. Alcuni sono stupiti che non abbiano ancora infranto questa. Le streghe e gli umani non sono mai andati troppo d'accordo (diciamo pure che erano in guerra continua), quindi, a un certo punto, la pace di Babilonia era stata necessaria: voi non attaccate noi, noi non attacchiamo voi, evitando una probabile estinzione da entrambe le parti. Facilissimo.

Se non fosse che nel 1450, settantadue anni dopo Babilonia, gli umani hanno deciso che le streghe e i maghi erano troppo 'pericolosi' per rimanere sul loro stesso pianeta indisturbati. Quindi, senza avvisare, senza tensioni precedenti e senza una motivazione valida, hanno dato il via alla caccia alle streghe. Fu relativamente fatto per bene: un tribunale, una serie di uomini specializzati chiamati Cacciatori (con leggende che dicono che ancora esistano al giorno d'oggi), milioni di vittime, molto più di quanto la storia voglia portare avanti. Gli umani le definiscono diecimila in due secoli, in realtà sono stati gentili. Il loro popolo è decimato e andato avanti per miracolo, secondo gli studi più ottimistici.

Con la pace di Nairobi del 1756, due secoli e sei anni dopo a la prima caccia, la situazione si è di nuovo acquietata, anche se loro hanno dovuto implorare una fine, dato che erano stremati e praticamente estinti. Per anni c'è stata la paura che gli umani non rispettassero di nuovo la pace, ma ad oggi non è ancora successo. Certo, le interazioni avvengono solo tra gli organi ufficiali, non esistono villaggi misti, difficilmente streghe o maghi si mischiano ai mortali e i matrimoni con loro sono visti di pessimo occhio, addirittura considerati maledetti per alcune streghe particolarmente severe. Harry le capisce, davvero, capisce l'odio per gli esseri umani, la diffidenza, la paura che accada di nuovo e la reticenza nel mischiare il sangue. Ma non riesce a condividerle.

Harry è cresciuto con sua madre, Anne, una strega dolce che gli ripete in continuazione come le colpe non debbano essere tramandate da padri in figli, come se un uomo del Ventunesimo secolo avesse la stessa mentalità nei loro confronti di uno del Sedicesimo. La paura muove in maniera strana gli uomini, ma anche l'intelligenza lo fa. Harry deve solo capire la differenza e, per farlo, sua madre gli ha sempre permesso di andare a First Lake, la città oltre il fiume (e con un lago più grande di Second Lake alle spalle, da qui i nomi) abitata da mortali, un ambiente che i maghi e le streghe del suo villaggio evitano come la peste. Maya e Niall, i suoi due migliori amici dall'asilo, gli chiedono sempre di raccontargliela: non tutti sono entusiasti come loro, chiamano Anne 'la simpatizzante' e la guardano male per le vie, come se pensando in quel modo e trasmettendo quel valore ai suoi figli stesse tradendo la loro natura. Harry una volta le aveva chiesto perché era diversa dagli altri, e lei aveva risposto, mentre impastava la torta di mele:

''Amo solo le persone, Harry.''

Già. Anche ad Harry piacevano. Ad Harry piacciono i mortali, sono simpatici e innocui, semplici. Non complessi quanto loro, ovviamente, il che è adorabile. Harry è curioso della loro intelligenza, della loro scienza e delle loro scoperte, li preferisce quasi, alle streghe, ma non può dirlo ad alta voce. Sa solo che a Second Lake tutti lo guardano male, ma attraversato il fiume diventa il ragazzino riccio che studia antropologia in biblioteca.

Don't Cast a Spell On Me ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora