Capitolo Quattro

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Harry si muove così velocemente da dimenticarsi che dietro di lui esiste Louis, o Liam, o un bambino che sta fissando la sua migliore amica con il braccio insanguinato dalla cima delle scale, questo prima che Liam lo tiri via ed Harry senta la sua stessa voce, disarticolata e fuori controllo, chiamare Niall, dato che Jude e Liam sono impalati sulla porta e Louis-

Louis lo sta aiutando a tenere Maya. Ecco perché il suo peso è bilanciato: se Harry le sta reggendo il lato della spalla ferita, Louis è al suo fianco, a tenere il fianco sano, un braccio attorno alla vita di Maya mentre la testa le crolla sul petto, ciondolante. Si guardano, i menti poggiati alle spalle della ragazza, e Louis mormora un sicuro:

''La tengo io, tu vai a prendere qualcosa per fermare il sangue. Harry?'' domanda ad alta voce e il suo parlare gli arriva in ritardo, lontano, come se Louis stesse provando a comunicare con lui mentre ha la testa immersa in un catino. Harry boccheggia, crede, mentre le parole che gli dice paiono non avere senso, questo prima che Louis lo scuota con una mano, sommariamente.

''Harry, Harry, guardami. Guardami. Sta bene, ma ha bisogno che tu prenda una cosa che io non so dov'è. Va bene? Medicine'' ricorda, e il mago scuote velocemente la testa ''Devi prendere un kit di pronto soccorso. Ci sei, sei con me?''

''Sì'' rantola, lasciandola a lui senza nemmeno pensarci, quasi inciampando sulle scale. Quando Harry passa il corridoio, un piccolo vasetto di ceramica esplode, ma ignora la cosa e prende respiri lenti, teletrasportandosi in bagno con un battito di ciglia. E' così confuso che si ritrova in vasca e, mentre sta prendendo il kit, il rubinetto si apre e lo schizza con acqua gelida.

''Concentrati'' sibila il suo riflesso, rimanendo lì anche quando Harry si allontana.

La scena è surreale: Maya, stesa sul divano con il viso pallido come un lenzuolo, il braccio insanguinato; Liam vicino alla finestra con Jude in braccio e Louis, chino vicino alla sua migliore amica, insieme a Niall.

''Si sono riaperti'' sta mormorando Maya, e Louis, come se non fosse ferita, le accarezza dolcemente viso e capelli, le dita che esitano nel sentire, probabilmente, quanto la sua pelle scotti. Sorride comunque, tranquillo:

''Sì, tesoro, è così. Ma va tutto bene. L'unica cosa importante è che tu rimanga sveglia per me, puoi? Sono Louis.''

''Hai gli occhi tanto blu'' mormora dolcemente Maya, ed Harry si schiarisce la voce prima che Louis possa dire qualsiasi cosa. Il castano volta la testa, si alza, e gli lascia il posto senza allontanarsi. Harry lo ringrazia con un'occhiata prima che ogni grammo della sua attenzione sia catturato da Maya, che lo guarda con occhi lucidi e socchiusi.

''Ciao, H.''

''Ehi, scimmietta'' non piangere, Dio, non osare nemmeno piangere ''Adesso vediamo un po' cosa è successo, va bene? E poi ti prendi qualcosa per far scendere la febbre. Facciamo così?''

''Non lasciatemi andare'' prega, e Niall le prende dolcemente la mano.

''Certo che no, tesoro. Siamo al sicuro.''

Alla fine, la ferita non si è riaperta del tutto, ma ha perso comunque del sangue che Niall ripulisce con cura mentre Harry sutura e copre quella scena con il proprio corpo. Quando ha finito, e ha dato a Maya qualche pillola per la febbre dopo aver sussurrato un incantesimo, lascia che Niall la prenda in braccio e la riporti su in mansarda, mentre Harry fissa le macchioline di sangue sul divano, un rumore che non sa catalogare nelle orecchie. Deglutisce mentre sente Liam chiedere vagamente: ''Cos'è appena-'' ma poi, una mano è sulla sua spalla.

Louis è accucciato davanti a lui, serio, la mano sicura che stringe la giacca di Harry. Sposta quel contatto fino al gomito, lo tira su e non lo lascia andare, ed Harry non lo ferma mentre sta più o meno sulle sue gambe e, delicatamente, lo porta in cucina. Cosa vuole fare, che-

Don't Cast a Spell On Me ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora