Capitolo Dieci

2.6K 166 100
                                    

''Quindi, Halloween?''

Harry non muove nemmeno la testa, fingendo di non aver sentito, e si sistema contro la spalla di Louis, rimanendo immobile a seguire il film. Che poi il film sia un cartone animato e lui sia una creatura sovrannaturale di ventidue anni, questo è un discorso a parte. Continua ad accarezzare il fianco di Louis, grattando con la punta delle unghie, mentre il pupazzo sullo schermo non smette di parlare e Jude, il pipistrello Morty stretto al petto, inclina la testa, curioso.

''So che mi hai sentito, streghetta'' continua la voce al suo orecchio, ma Louis sembra tranquillo e rilassato, nel recriminargli ogni suo peccato. Harry si sistema meglio su di lui e continua a rivolgerli la nuca, le gambe tra le sue, mentre dice in un mormorio:

''Le streghe e i maghi ballano sul confine tra la vita e la morte, il possibile e l'impossibile. Di solito stiamo bene, ma quelle differenze, ad Halloween, si assottigliano. Quindi diciamo che i miei freni inibitori e senso generale del decoro erano abbastanza decentrati e ho detto... Ho detto quelle cose. Ma questo perché un'emozione, la notte di Halloween, è iperamplificata. Sempre. Fine.''

''Ma le pensavi?'' continua contro il suo orecchio, premendogli un palmo sulla schiena. Harry socchiude gli occhi.

''A quanto pare, sì.''

Louis fa una piccola risata soddisfatta, mordendogli appena la spalla. ''Devo smetterla di far accadere cose importanti durante le feste, Dio.''

Harry alza la testa interrogativo, ritrovandosi il suo naso vicino, ma Louis sta già guardando la televisione quando Jude dice, senza voltare la testa:

''Boo è nato alla Viglia di Natale.''

Louis si irrigidisce sotto di lui ed Harry, collegando velocemente i punti, gli stringe appena un braccio: ''Ma è-''

''Dopodomani'' termina Louis con un piccolo sospiro, accarezzandogli la schiena ''Scusa se non- Non è tanto importante, ma volevo- Se non vuoi che stia qui al mio compleanno va bene, possiamo-''

''Tu vuoi svegliarti qui al tuo compleanno?'' interrompe a bassa voce, e Louis, il naso e le orecchie vagamente rosse, esita prima di annuire piano. Harry fa un sorriso minuscolo e gli bacia il labbro inferiore:

''Allora va bene.''

Il giorno successivo, a quanto pare, non va  più così 'bene': Maya trova Harry in cucina, davanti a un libro, mentre una boule si sciacqua da sola sotto l'acqua corrente. Il mago sembra ignorare l'intero processo, concentrato com'è nel leggere il suo testo muovendo le pagine senza nemmeno toccarle, almeno finché la ragazza non si siede davanti a lui e incrocia le braccia, inclinando la testa.

''Cosa fai?''

Maya sta meglio, adesso: cammina liberamente, anche se ancora non fa la strada a piedi fino ad Erindale, che comprenderebbe scendere la collina e addentrarsi fino al corso principale, e per quanto lei sostenga di potercela fare, sembra ancora abbastanza affaticata nello scendere fino al portico, quindi. Fuori discussione.

''Una torta'' risponde allora ''Senza usare i miei poteri. O almeno, ci provo.''

''Una- Ma Louis non arriva tra qualche ora?'' domanda, inarcandosi per guardare gli ingredienti mettersi uno dietro l'altro sul tavolo, volando dalla credenza. Il 'senza poteri' inizia dal procedimento. Ovviamente.

''E' il compleanno di Louis, domani'' sottolinea Zayn, giocando con un uovo. Harry gli lancia un'occhiata breve e sibila:

''Se lo rompi, te lo giuro-''

''Stai facendo una torta per Louis?'' Maya si risistema sullo sgabello, lentamente ''Cioè, voi vi state- Qualsiasi cosa stiate facendo, e tu gli stai- Vuoi davvero preparargli una torta?''

Don't Cast a Spell On Me ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora