Capitolo Otto

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''Harry?'' domanda ancora Louis, e il mago sbatte di scatto le palpebre registrando un peso su di lui, un paio di punti pulsanti sul collo e soprattutto, in caso non l'aveste notato, il fatto che ogni cosa in quella stanza sta fottutamente volando davanti ai suoi occhi.

E davanti a quelli di Louis.

Nel momento in cui lo realizza, ogni oggetto cade: Louis sobbalza e, fortunatamente, piuttosto che allontanarsi da lui rifugia il viso nel suo collo, mentre Harry gli stringe appena la schiena. Aspetta, sente una palla di Hercule rotolare vicino al divano, cocci del vaso e di una tazza che dondolano e sfrigolano, acini di uva dal portafrutta che si rifugiano sotto i mobili con docili sobbalzi. Acqua che scorre, qualcosa che sbatte sul tavolino. Poi, silenzio.

Louis rialza la testa, si guarda in giro, si sporge a guadare il disastro attorno a loro e mormora:

''Le cose stavano... Stavano-'' esita, schiude le labbra ancora vagamente rosse, aggrotta le sopracciglia. Ha una mano sul suo zigomo, picchietta con la punta del pollice. ''Ci sono dei fantasmi, qui dentro?''

Cosa? ''Cosa?'' ripete Harry, e Louis rimane tranquillo e, pare, preoccupato per lui mentre non smette di accarezzarlo piano e inclinare la testa. Alza una spalla.

''Be', uhm- E' tipo risaputo che Coby Manor sia infestata, no? Non ve l'ho detto per non spaventarvi, ma un sacco di gente ha visto... Cose. Ma a quanto pare vi hanno lasciato stare, insomma, non avete mai accennato a- Dio, scusa'' Louis si alza piano, con accortezza, cammina per il salotto sfregandosi piano il viso ''Questo discorso è assurdo. Ti sto dicendo che casa tua è fottutamente infestata come se fosse normale.''

Ed Harry potrebbe prendere la palla al balzo, sapete? Potrebbe dire che non sapeva niente dei fantasmi e che forse avevano una sorta di simpatia per loro e li avevano lasciati stare fino a quel momento (il che non è una bugia, Zayn sta più con loro che con lo spirito della marchesina che canta in soffitta, ed Harry non può giudicarlo nemmeno volendo), ma poi, no. Lo verrebbe a sapere comunque. Via il dente via il dolore, Styles. E che cazzo.

''So che Coby Manor è infestata'' dice a bassa voce, guardandosi le ginocchia. Louis smette di camminare, forse gira il collo verso di lui ''Ma non sono i fantasmi. Li ho conosciuti, uno è a posto, gli altri sono un po'... Eh. Fuori di testa. Ma non- Non è colpa loro. Sono io. Ho tipo- Perso il controllo? Scusa.''

Pausa. ''Hai perso- Che?''

Okay, la sua calma di prima sembra aver subito un leggero tracollo, niente a cui Harry non possa lavorare. Si alza, lo guarda, si gratta un gomito mentre Louis ha gli occhi leggermente sgranati e le labbra chiuse. Inghiotte un groppo di saliva, tenta di ignorare come stessero quasi per salire al piano di sopra e continua con voce piccola, veloce: ''Io- Noi tre- Siamo venuti qui perché ci cacciano- Cacciavano, non lo so. Io-'' si gratta il collo, passa una mano tra i ricci ''Non so se siamo al sicuro, ma- E' che noi-''

Piccoli passi, Louis, pallido e con le labbra mangiucchiate dai denti, suoi o di Harry non lo sa, è vicino a lui mentre finisce a bassa voce: ''Voi cosa?''

Gli gira vagamente la testa, prova a non pensarci mentre serra gli occhi e, nel riaprirli, sta guardando il tappeto color ocra. Un rivolo di acqua del vaso è sceso fino a loro. Harry inghiotte un singulto spaventato che non sa da dove posa venire, se dal cuore o dallo stomaco, quando dice con un tono accorato, basso:

''Siamo maghi.''

Silenzio. Forse non l'ha detto sul serio, e adesso Louis gli chiederà di rispondere e lui troverà una scusa, magari l'ha solo pensato, magari niente di tutto questo è davvero successo, pensa mentre trema, magari il macigno che si sta espandendo attorno al suo stomaco è-

Don't Cast a Spell On Me ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora