Capitolo Cinque

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"Mamma? Mamma!"

Harry non sa cosa sta succedendo: si è svegliato disorientato, i vestiti troppo caldi attaccati alla pelle, la testa che girava, le gambe molli, i capelli appiccicati dal sudore contro la fronte, le mani tremanti, la tosse sul retro della gola.

La casa in fiamme.

Harry si è tolto il maglione e l'ha lasciato nella camera irrecuperabile, il fumo che lo faceva lacrimare, uscendo poco prima che le fiamme mangiassero l'ingresso.

"Gemma? Gemma, mi senti? Gemma!"

Aveva provato a spingere la porta di sua sorella, ma non era successo niente. Aprendo i palmi contro il legno, aveva provato a usare un incantesimo, far sparire la porta, ma aveva ottenuto solo delle membra tremanti e la punta delle dita scottate. Era andato in panico: dov'erano i suoi poteri? Che fine avevano fatto? Harry li usava da quando aveva meno di sei anni, non l'hanno mai abbandonato, non l'hanno mai- Dove sono? Ne ha bisogno adesso, non sa che succede, non sa come fermare le fiamme attorno a lui, non sa chi ha appiccato il fuoco e ha bisogno di proteggere la sua famiglia, ma non sa come. In un lampo si scosta dalla porta che inizia a bruciare, tossendo nello scollo della maglietta mentre scende le scale a tentoni per trovare qualcosa e forzare la maniglia, tentando di capire- Da dove parte l'incendio? Cosa ferma i suoi poteri?

Quando apre una finestra, fa entrare aria gelida e il suo corpo diventa freddi flutti quasi congelati. Ogni casa che vede, dal piccolo spazio che dà sull'esterno, è in fiamme, un grumo di lingue che una volta erano case, dove lo scheletro è appena visibile; urla ovunque, gente che corre per le strade, pallide linee color latte in cielo. Un Confine. I suoi poteri non funzionano perché questo è un attacco.

Harry si poggia per una frazione di secondo al davanzale: gli umani li stanno attaccando. Hanno bruciato ogni casa e- Come hanno fatto i Cacciatori a trovarli? I mortali con cui sono in contatto a First Lake non hanno avvisato? A meno che loro non abbiano- Almeno che loro non abbiano concordato con loro. È successo di nuovo, i- I mortali si sono alleati ai Cacciatori per rompere la Pace? Un'altra volta, senza che loro facessero assolutamente nulla? Harry non può pensare che- Che loro- Dopo quello che ha detto sua madre-

Si volta di scatto quando il soffitto dietro di lui cede e una serie di assi cadono al pavimento: tra i ciocchi in fiamme, un corpo. Harry urla, si getta contro tua sorella, sente la scottatura sui palmi, continua a scuoterla. Fumo e lacrime e vomito stanno minacciando le sue labbra e i suoi occhi, mentre il viso irriconoscibile si inclina contro il pavimento pieno di cenere. Harry la tira fuori da quel grumo di fiamme e alza la pelle bollente mormorando tra i singhiozzi:

"G-Gemma- Gemma, ti prego, alzati, dai non- Smettila di- Gem" prega, rompendo la voce con un singulto "Gemma per favore, non- Non lasciarmi qui-"

Harry è confuso: da una parte è in quel lago di fiamme e fumo, le mani e il braccio destro bruciati, la pelle coperta di bolle e piaghe, che scoppia e brucia e sembra voler sciogliere le ossa; dall'altra ha sette anni, e sua sorella gioca a lasciarlo da solo in qualche stanza buia della congrega, piena di libri e spifferi, fredda, su cui Harry gira ed urla: "Gemma? Gemma, dove sei? Non lasciarmi qui!"

Quando iniziava a singhiozzare, sua sorella si avvicinava ridendo e spalancava le braccia, su cui Harry si gettava ispirando il suo profumo speziato dalla spalla, tirando su col naso.

"Certo che non ti lascio, ometto" sentiva sempre, mormorato, una mano che grattava sulla sua nuca arricciata.

E dove finisce il bambino e inizia Harry, ventidue anni, mentre la testa di sua sorella si reclina lentamente all'indietro, inerme in mezzo ad assi in fiamme, mentre Harry non sa se non sta respirando per il fumo che mangia l'aria o se non respirerà mai più, con la testa che gli gira e la gola arrochita?

Don't Cast a Spell On Me ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora