Bisogno

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<Allora, mi sento in dovere di fare le presentazioni>
Arrivati! Eravamo al completo, erano arrivati anche Blitzo, Loona, Moxxe e Mollie, che sembravano entusiasti del posto, Mollie saltellava ovunque emozionantissima, mentre gli altri si limitavano a dare sguardi ammaliati alla sala Hole dell'hotel.
Iniziai le presentazioni di tutti, fino ad arrivare a Blitzo, <Lui invece è il capo della compagnia e-> Alastor mi interruppe bruscamente con una forte risata <Oh io so chi è, come sta Stolas? E la piccola Octavia?> il caro Blitz, con fare seccato rispose, quasi obbligato dall'insistenza del cervo, <Octavia è più tranquilla, mentre Stolas sta benissimo, ti ringrazio ma non c'era bisogno di chiedere> Al aveva sul viso un fare arrogante, soddisfatto, come biasimarlo però, alla fine ciò che faceva era questo, guardare le anime produrre sentimenti di dispiacere, ci trovava gusto. Ciò non giustificava però il modo brusco con cui si era presentato, infatti gli diedi una leggera botta sulla spalla, e gli feci intendere solo dal mio sguardo che era stato scortese, infatti, subito si scusò.

Una volta finito alla Hole portai i miei compagni alle loro camere, che, a differenza di quelle dei lavoratori dell'hotel, si trovavano molto più in basso. Angel, non lavorando li, si trovava all'ultimo piano con noi perché era stato il primo ospite.
<Ora parliamo di lavoro> Blitzo si fermò bruscamente in mezzo al corridoio, dove stavo assegnando le stanze, <Y/n tu hai il prossimo caso con->

<Io abbandono>

Fui brusca e schietta, da quella risposta calò il silenzio nel lungo corridoio, l'unica cosa a sentirsi era il sottofondo proveniente dai piani inferiori, dove, probabilmente, gli altri stavano parlando, <Non puoi abbandonare così!> Blitz partì con il suo solito fare severo, mi rinfacciò gli aiuti e tutto ciò che aveva fatto per me, ma io non volevo essere prigioniera dei favori e degli aiuti, mi limitai a stare zitta, facendolo finire. <L'hai sentita, vuole smettere, basta> mi si illuminò il viso non appena sentii Loona difendermi, rispondendo a tono a Blitz, che sembrava solo un disco rotto, <Non può lasciarci così!> la sua voce divenne spezzata, davvero provava dispiacere nel lasciarmi andare? Si, lavoravamo insieme da tanto, ma non credevo avessero una visione chissà quanto importante di me... <Blitz.. ora lavoro qua, ho l'opportunità di essere una sorella migliore qua> tutti si girarono verso di me <Sorella di chi?> mi sentii chiamare da Mollie, che mi tirò dalla maglia timidamente <Giusto... devo raccontarvi una bella storia>.

Raccontai ai miei compagni tutto ciò che avrebbero dovuto sapere, cioè la mia parentela con Charlie, il mio brutto rapporto con i nostri genitori e i miei... "poteri" non avevo idea di come chiamarli effettivamente, forse più "doni". Spiegai loro che ero così brava a fare il lavoro da sola per questo, non uccidevo, facevo solo capitare dei brutti eventi naturali, come terremoti o alte maree, temporali, e tutto il resto. Mi sentivo così nuda a rivelare tutto ciò.
Abbassai il capo, aspettando un loro rimprovero, ma.. ottenni un abbraccio, un forte abbraccio da parte di tutti, mi sentivo così felice, da quel momento non sarebbero stati compagni, ma amici, amici veri e propri, che mi accettavano.

<y/n verresti un secondo?> la mia attenzione venne richiamata dal ragno in fondo al corridoio, che, probabilmente, mi stava cercando. Lasciai Blitzo e gli altri alle loro stanze e poi corsi da Angel, con cui decidemmo di andare in camera sua.

Entrammo nella sua stanza e, ad accoglierci c'era proprio lui! Il piccolo Fat Nuggets!
Mi sistemai sul letto insieme al piccolo maialino ed iniziai a coccolarlo. Il ragno invece si assicurò in tutti i modi che fossimo solo, guardando fuori dalla finestra, sotto il letto, nell'armadio, non capivo chi ci avrebbe dovuto ascoltare. <Okay. Il pappone rosso ha qualcosa che non va> alzai un sopracciglio, <Alastor. Lui è strano oggi> "pappone rosso" emh okay, cercai di analizzare i comportamenti che aveva avuto quel giorno, ed effettivamente non aveva tutti i torti, aveva dei comportamenti strani, ma avendolo conosciuto solo il giorno prima non me ne ero accorta, non ci avevo fatto particolarmente caso. <Quando sei andata via lui si è precipitato sulle scale, penso sia in camera sua ora> guardai involontariamente verso la porta, ammetto di essermi presa un attimo di ansia, Angel era così agitato da avermi come influenzata, <Pensi che dovremmo andare a controllarlo?> il ragno portò in suo sguardo verso la porta, come me, incuriosito dalla mia proposta, così decidemmo di farlo, uscimmo dalla stanza di Angel e ci ritrovammo fermi, immobili, davanti la stanza di Alastor.

Battito. {Alastor x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora