Ansia... .
Come sono riuscita a cacciarmi in questa situazione? Persuasa da un'assurda richiesta di uno stupido cervo dai tratti affascinanti.
Stupida, stupida, stupida.
Nascosi il viso tra i cuscini del mio letto, era almeno mezz'ora che guardavo il vestito appeso all'armadio, un abito corto, leggermente pomposo, con molto tulle, era su un color bianco sporco, quasi panna, avevo quel vestito da anni, lo avevo ricevuto come regalo da parte di Stolas, era sempre stato molto premuroso nei confronti di noi tutti, nonostante si vedesse solo con Blitzo.
Ricordo perfettamente tutto ciò che era successo tra loro due, Blitzo era ceco come una talpa a non vedere quanto Stolas fosse effettivamente innamorato di lui... povero gufetto, alla fine riuscirono a mettersi insieme, non capisco ancora per quale grazia.
Riuscii ad alzarmi dal letto una volta scoccate per 19, gli ospiti sarebbero dovuti arrivare poco dopo, perciò mi sembrava il caso di iniziare a darmi anche solo una piccola sistemata.
Andai dritta verso il vestito, sfilandolo poi dalla gruccia, <penso sia giunta l'ora di sfoggiarti> slacciai i laccetti annodati sulla schiena del vestito e lo riposi sul letto, mi svestii della mia fantastica tuta e andai per indossare il vestito, avendo non pochi problemi a riannodarlo dietro, ero giusto intenta a farlo, quando sentii bussare alla mia porta.
Mi affrettai a fare un fiocco e andai allo specchio, misi giusto un filo di mascara nero e mi buttai sulla porta mettendo i tacchi neri mentre la raggiungevo.Mi sistemai un minimo e aprii la porta.
...oh mio Dio.
Esistono tanti aggettivi con cui descrivere qualcosa di bello, ma nessuno di quelli che mi venivano in mente descrivevano davvero l'Alastor che avevo davanti.
Rimasi a fissarlo ammutolita per diversi secondi, quando non mi sveglio lui.
<Andiamo?> annuii cercando di non continuare a fissarlo e guardando altrove, presi la borsetta a tracolla nera che avevo scelto per la serata e mi misi a camminare davanti a lui.<Y/n> mi voltai verso di lui fermando il passo, mi guardò divertito, sembrava trattenere le risate, e belle grosse anche. <Vieni con me, dai> mi presa da una mano, delicatamente, e mi riportò nella mia stanza, chiudendo la porta alle sue spalle, sbiancai al gesto, soprattutto perché dopo mi fece pure voltare, così da dargli le spalle. <A-Al?> sentivo il suo tocco delicato, le sue mani leggermente infreddolite sulla mia pelle, <Amo come ti sta questo vestito..> arrossii e sentii un brivido salire per tutta la mia schiena, sotto il vestito non avevo un reggiseno, avrebbe dato un brutto effetto vista la schiena completamente scoperta, che Al stava toccando in continuazione, sfilando tutti i nodi che avevo fatto, o che avevo provato a fare.
<ma... il dietro era un disastro. Ecco fatto> levò le sue mani dalla mia schiena, la sensazione mi piaceva... il suo tocco, infatti mi intristii leggermente a non averle più sul mio corpo.
CAZZO Y/N!
Distolsi i miei pensieri dal suo tocco e lo ringraziai facendogli poi una piccola risatina nervosa.
Ritornammo alle scale, che iniziammo a scendere lentamente, avevo dimenticato tutto, ero tranquilla e senza pensieri, mi sentivo bella, felice e apprezzata. Fino... <Non ci riesco.> posai lo sguardo tra la folla, non c'era molta gente, ma erano tutte persone di abbastanza valore. Mio padre era lì, non vedevo mia madre, ma lui bastava a spaventarmi, a crearmi disagio.
Ero pronta a scappare, a tornare in camera e rinchiudermici dentro, ma prima che potessi muovermi sentii Al prendermi la mano tra le sue, il suo tocco mi fece arrossire, andando a ripensare a quello stesso tocco sulla mia schiena, scossi la testa e guardai verso di lui, <Ricordati il sorriso, non sarai completamente vestita senza> con un dito mi prese un lato del labbro portandolo in alto, così da creare un sorriso, che io completai facendolo naturalmente. <Sono pronta> presi un bel respiro, e mi preparai per scendere le scale e andare incontro a tutta quella gente <Andiamo> Al mi tese il braccio così che io potessi prenderlo a braccetto, cosa che feci.
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Battito. {Alastor x Reader}
RomanceMonotonia. Ohhhh che noia! Centinaia di anni e ora non desidero altro che morire per avere un po' di brio in più. "Dai il massimo y/n" l'unica frase positiva che ricordo da parte di mio padre. A che cosa è servito se alla fine non sono andata com...