Parte 1

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Ezgi si liberò dall'abbraccio nel sentire il suono del campanello. Con fare meccanico Ozgur si precipitò alla porta e si trovò di fronte Yasmin che, con il suo stile altezzoso, entrò senza aspettare che fosse invitata. Ozgur, sorpreso, gli chiese il motivo della visita e lei rispose avvicinandosi ad Ozgur, mentre entrava dalla terrazza Ezgi: "Mi fa molto piacere che ci sia anche Ezgi. Sono qui per informarti che quella splendida notte passata insieme ha dato vita ad un figlio nostro!" Ezgi al suono di quella parola FIGLIO rimase pietrificata, anzi inghiottita dal cratere. Non poteva essere vero, un attimo prima ero al settimo cielo strafelice alla proposta di matrimonio che Ozgur pronunciò, invece adesso avevo la sensazione di essere stata investita da un carro armato. Dodici ore dopo...... Mentre guardava le nuvole dal finestrino dell' aereo, ripensò alle parole , anzi alle ultime parole che pronunciò ad Ozgur rimasti soli in casa "questo cambia i nostri progetti, non sarò io quella che impedirà ad un figlio di crescere senza un padre, è un dolore che conosco molto bene, e mai potrei farlo rivivere ad un'altra persona." Anche se Ozgur cercava di spiegare che ci sarebbe stata una soluzione, Ezgi non accettò nessuna spiegazione. Ezgi ricordò a lungo il suo ultimo sguardo, la sua espressione, così indifeso incapace di agire, era davvero triste, ma per la prima volta capì che al destino non poteva sfuggire, era scritto che doveva rimanere sola, anche se aveva voglia di Amare ed essere Amata.

Quella stessa sera, in cui il sogno si fece in mille pezzi, Ezgi prenotò un aereo per l'ITALIA, quel viaggio regalato per il compleanno, dovevano farlo insieme a Ozgur, ma si era sfumato e trasformato in un incubo, come dei demoni, apparivano le parole dette da Yasmin. Mentre scendevano le lacrime, la tempia le martellava il nome di Ozgur. Tra sè pensò che forse doveva rimanere e lottare per il suo Amore, forse fu troppo impulsiva e poco razionale, ma la paura di rivivere il fallimento la portò a decidere questa volta di partire per un altro paese e ricominciare, anche se non sarebbe stato facile, ma se fosse rimasta a Istanbul, vedere Ozgur con Yasmin, mentre la pancia cresceva, sarebbe stata una tortura. Sentii che qualcuno toccò il braccio e........to be continued. 

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