1. La nuova arrivata

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Your pov:

7 Novembre 20XX.
Erano passate alcune settimane da quando avevo sentito di un'organizzazione criminale che stava cercando nuovi membri.

Una criminale. Io.
Non avrei mai pensato di diventarlo, ma il quirk con il quale ero nata non mi aveva lasciato altra scelta.

Se solo quella notte di dodici anni fa lui non avesse rovinato i miei piani
adesso sarei stata libera da tutte le mie catene.

Mentre la mia mente trovava nuovi insulti ed imprecazioni da dedicare a quella persona, mi addentrai in una piccola via poco illuminata, una di quelle in cui si consumavano quegli omicidi che di tanto in tanto passavano in TV.

Il mio contatto sarebbe arrivato di lì a poco, e mi avrebbe introdotta alla
banda di supercattivi. Non poi così super, dato che l'unica volta in cui li
sentii nominare fu grazie al loro attacco alla USJ, con l'obbiettivo di uccidere niente di meno che il number one hero, All Might.

La notizia si era sparsa tra i villains a macchia d'olio, e nel giro di poco tempo sempre più persone li stavano cercando per entrare tra le loro fila.

Avevano sfruttato uno di quegli odiosi allenamenti da hero di alcuni studenti
della Yuuei per tendergli un'imboscata, ma alla fine dovettero battere in ritirata.

Dopo l'incidente con l'anti-hero Stain, invece, acquisirono visibilità e iniziarono a farsi chiamare Unione dei Villains.

"Che nome idiota", pensai.

Mi strinsi nel largo poncho nero dal collo alto fino a coprirmi il naso, per
ripararmi dal freddo che si fece strada fin dentro ai miei vestiti decisamente
molto poco invernali.

I primi fiocchi di neve caddero sui vicoli bui di Yokohama City, pungendo la pelle che restava scoperta al solo contatto.

-Ah, eccoti qua, signorina -

Una figura losca si avvicinò a me, e quasi subito mi pizzicó il naso.
Nel buio brillava la fiamma di una sigaretta. L'uomo di mezza età che la teneva aveva capelli grigi ed un'aria di chi la sapeva lunga su come trovare ciò che si stava cercando.

Nel suo completo viola fece un piccolo inchino, e da dietro la sua sciarpa lo intravidi sorridere alla luce fioca del lampione mal funzionante sopra la nostra testa.

-Tu devi essere Giran. L'odore della tua sigaretta è impregnato nella carta
con il tuo numero sopra-, dissi ricambiando il sorriso.

-AH AH! Impressionante! Avevo sentito delle tue capacità, ma questo va ben
oltre le mie aspettative. Il capo sarà felice di averti.-

-Sempre che al "capo" vadano bene le mie condizioni.-

Mi guardó, e buttando il fumo dell'ultimo tiro della sigaretta si mise a ridere.
-Hai anche carattere! Sì, questa voglio vedermela. Da questa parte, Ojou-chan-

Il broker iniziò ad incamminarsi veloce tra i vicoli stretti, allontanandosi sempre di più dalle strade principali.
Dopo circa mezz'ora di camminata e altre tre sigarette, sul terreno aveva
cominciato ad accumularsi un piccolo strato di neve.

"Mh. Dunque il loro covo era a Kamino Ward."

Arrivammo davanti ad un edificio apparentemente in disuso, con alla base di esso delle insegne al neon di un bar dall'aria poco raccomandabile.

Giran afferrò la maniglia della porta, e nell'esatto istante in cui aprì uno spiraglio mi si bloccò il cuore nel petto.

Un odore, quell'odore, mi colpì in faccia come uno schiaffo e mi irrigidii di colpo, prendendo a respirare pesantemente.

𝑺𝒖𝒑𝒓𝒆𝒎𝒂𝒄𝒚 || 𝑫𝒂𝒃𝒊 𝒙 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂𝒊𝒏 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora