♪How can I say this
without breaking?
How can I say this
without taking over?
How can I put it
down into words?
When it's almost too much
for my soul alone♪
•••
Dabi's pov:Stava davvero facendo del suo meglio. Tra un respiro lento e due spezzati, dopo un paio di minuti Aki iniziò a tornare lucida.
Lentamente, seppur in modo molto confusionario, le sue spalle ripresero a muoversi ad un ritmo più regolare.
"Guarda tu che cosa mi tocca fare... Non mi pagano abbastanza per questo. Merda, in realtà non mi pagano per niente."
Pensai esasperato.In quel lasso di tempo rimasi con la fronte pressata sulla sua, mentre lei continuava a fissare le piccole fiamme che fuoriuscivano dalla mia mano, come se fosse del tutto ipnotizzata.
Forse la guardai un po' troppo insistentemente, tanto che si sentì costretta a sollevare gli occhi. Le sue iridi color ghiaccio, però, avevano assunto un aspetto vitreo. Mi diede l'impressione di una bambola di porcellana, al cui sguardo mancava del tutto l'anima; mi guardava, ma non mi vedeva. Fu terrificante.
Provai a spegnere le fiamme blu che avevo continuato a lasciar fluire, giusto per far leva a terra ed alzarmi da quella posizione scomoda, ma con una velocità impressionante la mia mano venne bloccata dalla sua, gelida.
-Non... ancora.-
Sospirai. Feci come mi aveva detto, non tanto perché ero in vena di sottomettermi alle sue richieste, ma perché volevo assolutamente evitare che ricadesse nel baratro e quindi prolungare quei momenti di disagio.Il solo pensiero mi rese così nervoso da spingermi a serrare la mascella. Quella situazione non mi piaceva, non mi piaceva per niente, e volevo svignarmela il prima possibile.
-Touya...-
Il suo viso mi mostrò una strana contrazione, e la sua voce era così flebile che se ci fosse stato il minimo rumore avrei fatto fatica a sentirla.
-Mh?-
-Guarda in basso-Perplesso, spostai i miei occhi verso il pavimento.
Non c'era niente, a parte la polvere e le mie ginocchia che avevano iniziato a fare male.Feci per spostare nuovamente l'attenzione su di lei, ma qualcosa di luminoso andò a schiantarsi contro le mie fiamme, mettendo un freno alla mia intenzione.
"Merda."
Una dopo l'altra, in un silenzio di tomba, le lacrime di quella che normalmente era una villain spavalda e sicura di sé presero a scendere come un fiume in piena, evaporando a contatto con il fuoco.
Di quell'armatura solida ed incrollabile che mostrava in ogni occasione, erano rimaste solo le briciole. Ad un palmo dal mio naso non c'era più una villain. C'erano solo una ragazza, il suo dolore ed un trauma troppo grande da portare da sola.
Mi ricordò molto qualcuno.
Istintivamente, deglutii.
Non avevo il coraggio di guardarla in faccia. Avevo paura che la sua espressione sarebbe stata troppo simile alla mia, quando mi trovavo esattamente al suo posto.Perché gli attacchi di panico li conoscevo bene. Fin da troppo tempo, dagli anni in cui di norma si dovrebbe solo vivere con spensieratezza, giocare, farsi amicizie.
Tutti termini inesistenti nel mio vocabolario."Che diamine dovrei dirle? Frasi del cazzo del tipo -Non è colpa tua. So come ti senti. Piangere non li riporterà in vita.-?"
E mentre la mia mente iniziava a sovraccaricarsi di pensieri in conflitto tra di loro, Aki ridusse ulteriormente la distanza tra di noi, facendo scivolare la sua testa nell'incavo del mio collo.
Disattivai il mio quirk prima che i suoi capelli prendessero a fuoco, irrigidendomi per la sorpresa.

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𝑺𝒖𝒑𝒓𝒆𝒎𝒂𝒄𝒚 || 𝑫𝒂𝒃𝒊 𝒙 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂𝒊𝒏 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓
Fanfiction-Dammi un solo motivo.- I suoi occhi turchesi, che per settimane mi avevano guardata in preda a vibrazioni contrastanti, adesso bruciavano in maniera totalmente diversa. Ora, erano consapevoli, liberi dalla nebbia che aveva infestato la sua mente fi...