7. Supremacy

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You don't have long
I am on to you
The time,
it has come to destroy
Your supremacy ♪

•••

Your pov:

Dabi mi guardò, fermo nel buio del corridoio, mentre in lontananza sentii le voci vivaci degli altri riprendere a fare casino.

Volsi gli occhi all'insù.
-Senti, se non vuoi le magliette dalle a Spinner, ci farà altre mascherine. Ora non sono dell'umore giusto.-

Feci per chiudere la porta, ma Dabi la bloccò con un piede, e facendo forza con una mano la aprì nuovamente, entrando e chiudendola di scatto. A chiave.

-HEY!-
-Stai zitta.-
-Esci dalla mia stanza!-
-Stai. Zitta.-

Mi tirò a sé con un po' troppa violenza, stringendomi il mento tra le dita, alzandolo verso l'alto.

Non ebbi il tempo di pensare che le sue labbra erano già sulle mie, pressate in un bacio decisamente troppo passionale, di quelli che non ti lasciano nemmeno il tempo di chiudere gli occhi.

Sentii la sua lingua sciogliersi a contatto con la mia, ed emozioni contrastanti mi invasero da testa a piedi.

Odiavo il fatto che stesse ignorando del tutto le mie proteste ma ero totalmente incapace di oppormi.
Così mi abbandonai a lui, maledicendomi per quella debolezza.

Quando fu lui ad interrompere il bacio, mi mise una mano sulla bocca prima ancora che io potessi tempestarlo di insulti.

Mi spinse fino a farmi cadere di schiena sul mio letto, mentre lui torreggiava su di me con un'aria divertita.

-Sai, Dark Hope, in questi giorni ci ho pensato molto. All'inizio volevo farmi perdonare per essere stato un perfetto stronzo con te, ma poi ho iniziato a fare due conti...-

Mentre parlava, con la mano libera che gli restava mi prese per i polsi, e stringendoli mi portò entrambe le braccia sopra la testa.

-Arrivi dal nulla, scopri il mio segreto, mi imponi quel tuo quirk subdolo e mi ricatti a tuo piacimento bevendo il mio sangue. Mi togli le parole, mi impedisci di muovermi e mi fai addirittura abbaiare davanti al resto della squadra.-

I suoi occhi avevano una luce che non avevo mai visto prima, e mi trovai incatenata ad essi senza potere e volere distogliere lo sguardo.

Quella non era rabbia, non era vendetta, non era odio.
Era fame.

-Cosí mi sono chiesto: come faccio a ripagarla del suo gentile trattamento? Non posso ferirla, figuriamoci ucciderla! Ma poi, eureka!-

Si chinò su di me, leccandomi il collo solo per morderlo con forza pochi attimi dopo. Il mio gemito ostruito dalla sua mano sembrò soddisfarlo.

-Esiste un modo per poter arrivare a te senza che il tuo corpo lo percepisca come pericolo. Un modo per, citando una tua frase, farti capire chi comanda.-

Rimosse la mano dal mio viso, prendendo delle manette in pelle dalla tasca della giacca.

-Dabi, ma cos-mmh!-

Le chiuse attorno ai miei polsi e di nuovo prese a baciarmi senza darmi il tempo di respirare, alternando quel valzer con morsi decisi sulle mie labbra.

Il mio corpo era in escandescenza. Ero sicura che potesse sentire i battiti del mio cuore anche senza avvicinare l'orecchio al petto. Era come trovarsi tra le fiamme, di quelle che ti bruciavano lentamente. Ma invece di asciugare, quel calore stava avendo l'effetto opposto.
Avevo bisogno di sollievo.

𝑺𝒖𝒑𝒓𝒆𝒎𝒂𝒄𝒚 || 𝑫𝒂𝒃𝒊 𝒙 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂𝒊𝒏 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora