•9 la prova del nove

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Quel giorno mi svegliò Peter che cercava dei vestiti in camera mia.
"Peter?"
"Oh buongiorno, scusa tua mamma mi ha chiesto di prendere i vestiti sporchi"
"Oh tranquillo li scendo io"
"Come stai?"
"Sento ancora io sapore del vomito in bocca..."

Si sedette nel letto accanto a me e mi guardò negli occhi "t/n quando ti deve venire il ciclo?"
"...una settimana fa"
"Cosa! Una settimana fa! Non esiste proprio, oggi andiamo a comprare un test"
"Peter è poco probabile"
"T/n sai che non è vero"

Scesi i vestiti e li diedi a mia mamma
"Buongiorno tesoro"
"Buongiorno" sussurrai. So che era un gesto da niente ma mia mamma avrebbe apprezzato.
"Io e t/n usciamo tra un po' ma torniamo a pranzo"
"Ok Peter tranquillo, fate attenzione"

Il tempo di prepararmi e uscimmo, normalmente fuori era pieno di paparazzi. Uscire fù un'impresa, mi avevano assalito

"Signorina stark è vero quello che dicono i telegiornali"
"Signorina stark può dirci il nome del ragazzo"
"Come ha reagito suo padre"
"Quello è il suo ragazzo"
"Signorina Stark è fidanzata con Spiderman"

Io ero abbastanza irritata da tutto ciò, feci segno a Peter, volevo andare da lì al più presto
"Peter ti prego" gli sussurrai all'orecchio
"ORA BASTA!! LA SIGNORINA STARK NON HA NIENTE DA RIFERIRVI ADESSO FATEVI I FATTI VOSTRI E TORNATEVENE A CASA VOSTRA!!"

Riuscimmo ad uscire dalla folla, andammo in centro ed entrammo nella farmacia più vicina, quando la signora mi vide entrare la sua faccia diventò bianca, chi sa cosa aveva sentito su di me... non mi riempì di domande per educazione e meno male
"Un test di gravidanza, per favore"
"Si,arrivo subito"
Dopo aver pagato uscii senza neanche salutare e raggiunsi Peter che mi aspettava fuori.

Ci incamminammo verso casa, non avevo ancora detto a mamma e papà del test, veremente non gli avevo ancora neanche parlato...
Per fortuna quando tornammo a casa non c'era alcun paparazzo.

Al piano di sopra nel bagno della mia camera aprii la scatola, mi tremavano le mani, il mio respiro era affannato, vidi tutto appannato per via delle lacrime che erano salite
"Peter non ce la faccio"
Dissi mentre mi tremava la voce e le lacrime mi scendevano giù per il viso.

Lui entrò aprì la confezione e mi diede in mano il test "t/n ti prego si forte"
Disse con la voce altrettanto tremante.
Fatto il test diceva di aspettare finché non si sarebbero viste delle liniette.

Uscii dal bagno, Peter era seduto nel letto, poverino stava piangendo, sono sempre stata una sorella per lui e ha sempre sofferto insieme a me.
"Allora..."
"Dobbiamo aspettare..."

Quei cinque minuti furono i più lunghi di tutta la mia vita, guardavo continuamente l'orogio rendendomi conto che era passato meno di un minuto.
"Nel caso tu fosti incita cosa faresti?"
Disse sussurrando
"Non lo so..." Dissi con la mia voce spezzata
"Devi considerare che sarebbe un bambino nato da uno stupro"
"Possiamo non parlarne..."
"Si scusa"

Era il momento... Da li avrei scoperto come si sarebbe svolta la mia vita, ero ancora indecisa sul cosa fare nel caso fossi stata incinta ma invece decisi di non pensare per un momento dato che la mia testa stava scoppiando.

Presi in test in mano chiusi gli occhi, non volevo guardare, sentivo l'ansia di Peter che si faceva sempre più grande. Aprii gli occhi.....

PETER'S POV

Ero dietro t/n quando vidi che dalle mani gli cadde il test, e subito dopo cadde pure lei. Mi alzai di scatto per prenderla, scoppiò a piangere. I suoi singhiozzi diventavano sempre più pesanti finché non si trasformarono in un urlo stremato... In quell'urlo ho sentito così tante cose... Ho sentito una richiesta d'aiuto... Ho sentito la stanchezza che era dentro di lei... Ho sentito la paura... La rabbia... L'insicurezza e tante altre cose...

"LA MIA VITA ORA È ROVINATA" disse continuando ad urlare e piangere

"Porto in grembo il figlio di una persona che odio, che mi ha presa in giro, io non voglio questo bambino, ho 16 anni e non voglio questa responsabilità, ma so anche che lo ucciderei e la mia testa sta esplodendo non so più che faree" finalmente respirò e continuò a singhiozzare.

Nel frattempo Tony e Pepper sentendo le urla salirono di corsa e spalancarono la porta, eravamo tutti e due nel pavimento la mia testa era appoggiata alla sua, lei piangeva disperatamente, io invece non pensavo ad altro se non a come si fosse sentita, una lacrima scese dal mio viso mentre alzai lo sguardo e vidi Tony e Pepper entrare.

"T/n..." Disse Pepper vedendo il test a terra. Tony invece si coprì gli occhi e si sedette nel letto, era sconvolto pure lui. si sedette accanto a me, mi guardò negli occhi e iniziò a squotere la testa in segno di no, io invece gli annuii per fargli capire che purtroppo era tutto vero... Anche lui si mise a piangere e mentre Pepper abbracciava t/n, piangevano tutte e due e inaspettatamente il Signor Stark mi abbracciò.

Stavamo piangendo per uno stupido bambino quando in realtà tutti dovrebbero essere felici per la nascita di un bambino... Ma stavolta non era una cosa bella.

3 giorni dopo

Erano passati un paio di giorni da quella mattina, t/n non ha ancora detto la sua decisione, lei me ne aveva parlato, mi parlò del fatto che quello era un figlio che non voleva ed era frutto di uno stupro ma da una parte era comunque suo figlio ed era già nel suo grembo.

Eravamo seduti in cucina a fare colazione io, Pepper e il signor Stark quando lei scese.
"Buongiorno"
Ci girammo verso di lei, prese i cereali, il latte in frigo e una tazza.
Poi si sedette a tavola e disse
"Ho deciso di abortire."

I hate love but he...~peter parker~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora