•24 the end.

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Ormai erano passati anni dalla morte di papà.
Peter si era iscritto al college mentre io finita la scuola inizia a trascurare la mia vita e decisi di non iscrivermi .

Io e Peter nonostante tutto ci amavamo ancora e avevamo anche preso un appartamento in centro. Ci divertivamo a viaggiare un pochino nel fine settimana e a scopare in nuovi posti.

La mia vita era diventata monotona, alzati, mangia e vai a dormire.

Le confezioni di xanax aumentavano nei miei cassetti, senza contare le nuove cose che mi procuravo.

Peter cercava di farmi smettere ma la sua assenza mi dava l'opportunità di ricomprare quello che mi buttava nel cesso. Quanti soldi ho buttato in pasticche che sono finite a buttane.

Quel giorno io e Peter stavamo litigando, ormai era diventata una routine, aveva trovato le nuove pillole che avevo comprato il giorno stesso.

"cazzo t/n ti rendi conto di come sei diventata"
"stai zitto" dissi con le mani che cercavano di fermare io forte mal di testa.
"questa non è la t/n di cui mi sono innamorato"
"stai zitto"
"guardati, con gli occhi enormi e rossi, la bava che ti scende dalla bocca. Come sei arrivata a questo punto"
"STAI ZITTO CAZZO!"

La mia testa non riusciva più a pensare e riuscii solo ad avete l'impulso di alzarmi e lanciarmi su di Peter con le mani che andavano a raffica con pugni e spintoni.

Peter nonostante tutto rimase impassibile, mi abbraccio e mi guardò negli occhi
"vai fuori da questa casa"
"cosa?" le lacrime cominciarono a scendere velocemente sul viso, Peter mi stava respingendo.
"vai fuori di casa t/n"
"no... non puoi fare questo"
"t/n lo faccio per il tuo bene"
"no se tu volessi veramente io mio bene mi aiuteresti"
"CERTO COME SE NON CI AVESSI PROVATO! MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE DICI"

Era vero... Peter aveva cercato in tutti di aiutarmi ma c'era così tanta confusione nella mia testa che l'unica cosa che mi uscì dalla bocca era una cazzata enorme.

"vattene" continuò lui.

Presi il cellulare e mi avvicinai alla porta. Mi girai verso di lui sperando che si pentisse ma purtroppo non fu così.

"torna solo quando sarai convinta a levare quella merda dalla tua vita"

uscii di casa senza sapere dove andare.
Piano piano avevo rovinato la mia vita e nonostante Peter dentro di me sentivo di non essere pronta per smettere di assumere droghe.

Mi facevano sentire meglio.

È vero che le droghe ti fanno smettere di pensare ma dopo un po' iniziano a distruggerti.

Io non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto...

Attraversai la strada con la testa che ancora mi girava.

Caddi a terra.

Il rumore delle sirene mi rimbombava in testa, le macchine si erano fermate e il cielo improvvisamente mi sembrava girare. Qualcuno mi chiamava, era Peter che mi aveva seguito.

Sentivo gente che si affollava vicino a me e delle persone che mi prendevano per farmi sdraiare nella barella.

Morte per overdose.

Quel giorno pur di non sprecare la roba che Peter avrebbe buttato, l'avevo presa tutta.

Mi sento ancora in colpa per come ho fatto stare tutti. Tutto quello che ho passato nella mia breve vita è sempre ricaduto su gli altri, che cercando di non farmi crollare arrivavano all'esaurimento.

Forse la verità è che non sono mai stata abbastanza forte per questo mondo, per questa vita.

Non sono riuscita ad avere il mio lieto fine, ma a me sta bene così. Di certo mi sarebbe piaciuto avere una vita normare con quasi tutte le persone del mondo, ma la sorte ha deciso questo per me.

Forse un giorno riuscirò a scusarmi, devo solo aspettare che qualcuno mi venga a trovare qua su.

Ciaoooo
io non so come abbia fatto a finire questa storia. Veramente per me è stato in parto.
L'ho iniziata per gioco ma mi sono accorta che era più dura del previsto.
Mi sarebbe piaciuto farla continuare e portarla ad un lieto fine ma veramente è stato tanto stancante.
Spero comunque che vi sia piaciuta e che il finale non sia stato così di m***a ahahahah❤️

I hate love but he...~peter parker~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora