•19 polvere

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Mi risvegliai praticamente spalmata nel letto che era vuoto. Non vedendo Peter mi alzai e andai verso la cucina, era lì, sorseggiava un caffé mentre guardava il telefono
"Buongiorno"
"Buongiorno amore, ho fatto rumore?"
"No tranquillo non ho sentito niente"

Mi avvicinai a lui per dargli un bacio e vidi che messaggiava con mio padre
"Mi devi dire qualcosa?" Gli dissi guardando il telefono
"Oh no questo non è niente, mi ha chiesto se avevo disponibilità per... un piccolo controllo della zona"
"Sospetto ma credibile"

Peter's POV

In realtà non era un semplice controllo della zona, ma il signor Stark mi aveva chiesto di non dirlo a t/n.
Mi ha parlato di un certo alieno viola che ha attaccato da poco New York e sta cercando delle gemme colorate, a sentirlo sembra una favoletta per bambini dell'asilo ma ha detto che era una cosa davvero tanto seria e che saremmo dovuti intervenire subito.

"Scusa se non ti ho preparato niente ma vorrei evitare di avvelenati"
"Apprezzo. Starbucks?"
"Questo caffè è a dir poco terribile quindi si"

Misi la tutta e in un batter d'occhio eravamo da Starbucks seduti al tavolo
"Allora ora torni a casa?"
"Si, ma tanto penso che ci vediamo pomeriggio"
"Già mi manchi"
"Ma dai saranno un paio di orette"
Ci tenevamo la mano, la amo da morire non potrei mai stare senza di lei.

Finito di mangiare la accompagnai a casa. Anche se eravamo insieme il signor Stark non avrebbe sospettato perché mi aveva chiesto di andarla a prendere da MJ così gli avremmo parlato dell'alieno viola.

T/N's POV

Entrati a casa, salutai papà e mi andai a sedere nel divano mentre arrivò mamma
"Ciao tesoro com'è andata da Peter" sussultò coprendosi la bocca notando che papà era lì.
Io e Peter ci passammo la mano in faccia mentre papà spalancò gli occhi
"Cosa amore puoi ripetere?"
"Oh no" dissi io
"T/n tu eri da MJ vero?"
Stetti in silenzio perché avrei potuto peggiorato le cose.

"T/n mi hai mentito?"
"Si"
"Eri da Peter?"
"Si"
"Ma allora le regole che ho messo non servono a niente, ti avevo detto che potevate stare insieme ma con dei limiti, lo capisci che lo faccio per te?"
"Ma cosa vuoi che succeda insomma"
"Io l'ho sempre detto che non si poteva fare, se un giorno avremo una missione davvero importante per colpa della vostra relazione vi potreste fare davvero tanto male, e poi non so più cosa aspettarmi dalle persone buone dopo che un tizio di cui mi sono fidato ha violentato mia figlia"
"Ma Peter lo conosci da sempre è come tuo figlio"
"Mai fidarsi troppo"
"Ma stai scherzando? Allora se lo vuoi sapere ieri abbiamo scopato va bene?"

Glielo dissi per farlo rodere, mio papà è molto geloso, specialmente in queste cose, sapevo già che mi aspettava una ramanzina ma invece successe di peggio.

Me ne andai spedita verso la camera ma prima di entrare mio padre disse
"E se lo vuoi sapere devo andare di nuovo a salvare il mondo "

Mi girai lentamente verso di lui
"Peter con te parliamo dopo" disse mio padre
"Cosa?"
"Hai capito bene t/n"
"Mi avevi promesso niente più alieni e robot pazzi"

Si accorse di aver fatto una cavolata. Dopo che mio padre ebbe a che fare con ultron ci eravamo promessi che niente più di questo sarebbe successo .

"T/n è necessario, Peter verrà con me"
"Non se ne parla"
"T/n..."
"O resta o vengo pure io"
"È pericoloso "
"Lo è anche per Peter, e poi anche io sono un Avengers"
"Ok d'accordo"

Mi spiegò un po' la situazione che ora io spiegherò a voi: thanos questo alieno viola vuole prendere delle pietre, chiamate le gemme dell'infinito, che hanno dei poteri molto forti, se tutte insieme, queste sei gemme si può fare tutto.
Thanos le vuole usare per uccidere metà dell'universo. In questo momento Thanos ha una gemma, quella dello spazio che a quanto pare ha preso uccidendo Loki.
Gli mancano ancora cinque gemme, anima, tempo, potere, mente e realtà.
È molto veloce a procurarsele quindi se non ci davamo una mossa poteva riuscire a prenderle.

Presi l'armatura, subito ci dirigemmo dove a quanto pare stavano attaccando.
Combattevamo da un po' e nel frattempo conoscemmo una specie di stregone che proteggeva la gemma del tempo.
Avevo un bel po' di paura dato che sembravano davvero molto forti anche se allora non avevamo ancora incontrato Thanos.

*****

Non so come di preciso ci trovammo in una navicella, una di quelle degli alleati di Thanos, papà aveva detto a me e Peter di tornare a casa ma siamo troppo testardi così lo seguimmo.
Ci trovavamo in una navicella strana con degli alieni e uno stregone che scoprimmo chiamarsi doctor strange.
Avevamo mandato via l'alieno per poi atterrare su Titano, il pianeta di Thanos. Nel frattempo avevamo incontrato un simpatico gruppo, si fanno chiamare i guardiani della galassia, cercano una tizia di nome gamora che a quanto pare è la figlia di Thanos che si è convertita e adesso è contro di lui.

*****

Scesi dalla navicella ci trovammo proprio con i piedi su Titano, ormai distrutta. Thanos arrivò, stavamo cercando in tutti i modi di levargli il guanto che gli avrebbe permesso di schioccare le dita e uccidere mezza popolazione dell'universo dato che ora aveva tutte le gemme, pure quella di doctor strange...

Non avevamo scampo, stavamo cercando di distrarlo ma niente
"Hey bel uomo viola come stai?"
"Non sei divertente ragazzina"
E mentre volavo qua e là per non farmi prendere
"Sei davvero grande, quanto pesi? Sarai alto almeno 2 metri e mezzo"
"Non sono affari tuoi e smettila di darmi fastidio"

Nel frattempo Peter gli lanciava ragatele e stava funzionando.
Mantis una dei guardiani della galassia aveva il potere di controllare la mente di Thanos e lo stava calmando. Avevamo il guanto, fin quando diede la notizia della morte della figlia gamora, la fidanzata di Peter Quill, il capo dei guardiani che diede di matto.

Thanos riuscì a liberarsi... Schiocco le dita

C'era un silenzio tombale
D'un tratto uno dei guardiani si sbriciolò nell'aria. Io e Peter ci guardammo, eravamo consapevoli che uno dei due avrebbe fatto quella fine, piano piano tutti i guardiani scomparvero e con loro anche il dottore magico.

"Signor Stark.....t/n....."
Era la voce di Peter... Era l'ultima cosa che volevo.
"Mi sento poco bene..." Si buttò addosso a mio padre, si girò a guardarmi mentre mi avvicinavo a loro
"Non voglio morire t/n..."
"Peter ti prego non andare..."

Mio padre lo teneva saldo ma c'era poco da fare
"Signor Stark... Non voglio morire la prego"

Lo appoggiò a terra... stava scomparendo. Appoggiai le mie mani sul suo petto. si girò verso mio padre "scusa" poi si girò verso di me "ti amo".
Non ebbi il tempo di dirgli "ti amo anch'io" che le mie mani toccarono la terra... Si era polverizzato nell'aria.

Ciaooo
Scusate ma dovevo, i fan se lo aspettavano sicuramente. Ho pianto un po' ricordando la scena hahaha
Spero vi sia piaciuto 💖❤️💫

I hate love but he...~peter parker~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora