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Giorno 1097

"sto continuando a fare la cura anche se ultimamente ho strani attacchi di panico.

Prendo ancora lo Xanax cercando sempre di non abusarne.

Mio padre è quasi impazzito, passa giorni chiuso nel laboratorio per trovare un modo per tornare indietro.
È strano il fatto che sono passati 3 anni e noi ancora non lo abbiamo accettato, non lo accetterò mai.

Sono le 3 di notte. Sento caldo, mi giro nel letto in continuazione cercando di dormire ma invano. Respiro male, mi sento bloccata tra le coperte. La prima cosa che mi viene in mente di fare è prendere la scatoletta delle pillole e ingoiarne un mucchietto.... Mi sono drogata."

"T/n perché lo hai fatto?"

"È stato l'istinto"

"E perché non sei venuta in terapia questi mesi?"

"Non lo so"

Stavo parlando con il dottor Teller, ero in terapia, non ci andavo da tre mesi e non so neanche il motivo.

Si mi ero drogata giusto 2 giorni prima che io tornassi a chiedergli aiuto. È stata una strana sensazione, ti senti bene per circa mezz'ora e poi inizi a rivivere ogni singola cosa brutta della tua vita. Sono sicura che non mi capiterà più. Non voglio drogarmi di nuovo, essere felice per mezz'ora per poi passare ore accovacciata a terra dal dolore psicologico non ha senso, anzi cercherò di diminuire lo xanax.

Papà mi aspettava a casa, o più o meno, in laboratorio, non si fermava un secondo, gli mancava tanto Peter e non riusciva ad accettarlo.

Dopo tanto tempo avrei incontrato MJ e uscimmo un po', mamma voleva che io riprendessi la mia vita in mano e iniziare a superare quella situazione.

Mi dirigo verso il parco dove avremmo dovuto incontrarci. Quando la vidi mi saltò addosso e mi abbracciò.

"Hey ciao, come stai?"
"Bene tu?"
Le miei risposte erano tutte così fredde, non vedevo MJ da circa 3 anni quindi non mi sembrava tutto come prima.

Andammo a prendere un caffè, o più o meno, lei lo prese perché io ne avevo già bevuti 12 quel giorno.

"Allora cosa mi racconti?"
"..."
"Come stanno i tuoi"
"Bene... Insomma, mio padre ancora non lo ha superato"
"E tu lo hai superato?"
"...domanda di riserva"

Continuò così per un po' finché non tornai a casa ed è proprio dopo aver visto MJ che mi resi conto come fosse passato il tempo. Io e lei ci conoscevamo da circa 8 anni e in 5 di questi è successo di tutto.

Tornata a casa, papà stranamente non era nel laboratorio ma in cucina
"Ciao tesoro"
"Ciao papà, ti sei deciso ad uscire dal laboratorio"
"Come tesoro?"
"Niente lascia stare"
"Ok"

La situazione stava degenerando, piano piano realizzavo di aver perso tante persone; Wanda, Peter, Ned, i miei amici, gli avengers che erano la mia famiglia.
Volevo solo la pace nella mia testa, un po' di pace con me stessa.

Allo stesso tempo però non riuscivo a fare altro che rimuginare quello che successe quel giorno, ogni angolo della casa mi ricordava lui, era impossibile cercare di non pensarci.

Lui era tutto quello che mi serviva, mi ha aiutato a stare bene con me stessa, mi ha aiutato a saper vivere, mi ha aiutato a superare i grandi astocali che mi si presentavano, che non erano pochi. Lui mi aveva salvato la vita... Ma io non ero riuscita a salvare la sua...

Come potevo perdonarmelo, semplicemente non potevo, volevo sentire la sua voce, dargli un bacio e dimenticare tutti i problemi che mi circondavano.

Sentivo la sua mancanza sulla mia pelle e nell'aria.

Desideravo davvero tanto potergli dire un altra volta ti amo, oppure quanto fosse importante per me.

Potergli dire un altra volta "odio l'amore ma tu... Mi hai fatto ricredere"

Ciaoooooo
Bho un altro periodo di assenza, il mio amico blocco dello scrittore decide di andare e venire a caso.
Comunque spero vi sia piaciuto lo stesso ❤️💖💫

I hate love but he...~peter parker~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora